Di Angela Panzera
Il boss Tommaso Costa ha ucciso Pasquale Simari e per lui adesso il carcere a vita é una certezza.
Di Angela Panzera
Il boss Tommaso Costa ha ucciso Pasquale Simari e per lui adesso il carcere a vita é una certezza.
Ha avvertito un malore mentre stava raggiungendo il sito riservato e il servizio di protezione centrale ha dovuto richiedere assistenza ad un’autoambulanza.
Dopo l’indagine della Procura nissena che ha investito il Tribunale di Palermo, tante le reazioni da parte delle organizzazioni impegnate in prima fila contro la mafia. Per il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, il quadro che sta emergendo è «allarmante e occorre una rivoluzione dell’intero sistema». A fargli eco, il numero uno del centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco: «Serve un albo specifico degli amministratori giudiziari»
Nella foto: Mimmo Lucano-Mario Congiusta- Rocco Mangiardi
In questi anni la Calabria, ma ancora non l’Italia, ha imparato a conoscere un “cittadino responsabile”, come ama definirsi Rocco Mangiardi, piccolo imprenditore che a a Lamezia Terme ha detto no alla ‘ndrangheta e puntato il dito contro i boss. Ora con la determinazione e la chiarezza che lo ha sempre contraddistinto spiega il perché del suo no al premio “Il pacchero d’argento”. Ecco il suo scritto integrale.
di Angela Panzera – Ha lasciato il carcere Paolo Rosario De Stefano. Ha finito di scontare la sua condanna per associazione mafiosa e da qualche giorno è rientrato a Reggio Calabria.
Gli uomini della famiglia De Stefano verranno scarcerati a breve. Sono la ’ndrina più potente dello Stretto, e godono di altissime protezioni.
È polemica a distanza tra il sindaco di Monza e presidente dell’Anci Lombardia Roberto Scanagatti e l’omologo di Locri, il primo cittadino Giovanni Calabrese dopo la decisione della giunta calabrese di rifiutare l’installazione di cartelli che dicono no alla ‘ndrangheta. Scanagatti nei giorni scorsi si era detto: «Stupito e amareggiato». «Lo dico da Sindaco, oltre che da presidente di Anci Lombardia. Per sconfiggere e mettere nell’angolo la criminalità i gesti simbolici, lungi dall’essere inutili e ridicoli, servono eccome». Scanagatti ha citato l’albero di Falcone e Borsellino, a Palermo.
Per volontà del vescovo di Locri, Monsignor Francesco Oliva e del sindaco di Siderno, senatore Fuda, domani sera alle ore 20,30 un corteo di condanna al vile atto perpetrato giovedì notte ai danni dello stabilimento balneare dell’UILDM, partirà da piazza municipio e approderà davanti al lido della solidarietà del Signor Giuseppe Congiusta e dell’Unione Italiana contro la Distrofia Muscolare.
di Angela Panzera – Regge in appello il troncone ordinario del maxi-processo “Il Crimine”. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Reggio Calabria che ha confermato le 23 condanne emesse il 19 luglio del 2013 dal Tribunale di Locri, presieduto da Alberto Sicuro.
La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha in parte confermato è in parte rivisto le condanne scaturite dall’operazione ”Circolo formato” contro presunti vertici e affiliati alla cosca Mazzaferro di Marina di Gioiosa Ionica accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa e di reati in materia di droga. Tra i condannati figurano l’ex sindaco Rocco Femia, due ex assessori e il presunto boss Ernesto Mazzaferro.