Gianluca Congiusta
L’avrebbe scritta la nipote sotto la pressione dello zio Tommaso: avrebbe dovuto dire che la moglie di Giuseppe andava a mare con altri uomini
Ha minacciato di farla sparire nel giro di 24 ore. A lei e al figlio di 10 anni.
Sito Ufficiale Associazione Gianluca Congiusta onlus
Ha avvertito un malore mentre stava raggiungendo il sito riservato e il servizio di protezione centrale ha dovuto richiedere assistenza ad un’autoambulanza.
Nella foto sopra Tommaso e Giuseppe Costa
Di Angela Panzera
Annunziata Di Cosola ha paura. Lei, moglie dell’ex boss di Siderno Giuseppe Costa, ora collaboratore di giustizia, teme che il cognato Tommaso possa essere capace di fare qualsiasi cosa e teme soprattutto per la vita di sua figlia Lucia.
Gianluca Congiusta
di GIOVANNI VERDUCI
REGGIO CALABRIA – La moglie di Giuseppe Costa, pentito dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta di Siderno, sarà sentita nell’ambito del processo d’appello bis sulla morte di Gianluca Congiusta.
Giuseppe e Tommaso Costa
di Simona Musco
«Tommaso sta perdendo il cervello, quelli ammazzano anche persone che non c’entrano nulla».
Giuseppe e Tommaso Costa
di Simona Musco
«Potrebbe anche essere stato mio fratello Tommaso ad uccidere Gianluca Congiusta».
Antonio De Bernardo
di Simona Musco
«Il pm ha esagerato….». Prima di dare il via al confronto tra i pentiti Vincenzo Curato, Giuseppe Costa e Michele Armigero, l’imputato Tommaso Costa, accusato di aver ucciso Gianluca Congiusta, l’imprenditore di Siderno freddato il 24 maggio 2005, ha voluto prendere la parola.
Giuseppe Costa
di ANGELA PANZERA
Due ore di colloquio. Dalle 9,09 del 5 settembre del 2014 alle 11,09. Tutto intercettato.
di Angela Panzera
Per tutto il colloquio Costa ribadisce ai figli di fare attenzione, anche quando parlano al telefono.
Gianluca Congiusta
di Simona Musco
«Ha denunciato i suoi usurai?». La domanda del pm Antonio De Bernardo e il sì pronunciato dal teste Nicola Furci durante l’appello bis del processo per la morte dell’imprenditore sidernese Gianluca Congiusta è la chiave di lettura di un’intera udienza, durante la quale sono saliti sul banco dei testimoni parte di coloro i quali aveva versato assegni a Congiusta, proprietario di un negozio di telefonia.