Angelo Vassallo e le lezioni dei borghi

Mosaico dei giorni
Angelo Vassallo e le lezioni dei borghi
5 settembre 2016 – Tonio Dell’Olio
angelo vassallo
Stradine di borgo marinaro in un mondo globalizzato. Odore di mare e di pesce. Odore di sudore di fatica.
Poi la scommessa del turismo che rispetta e non stravolge. Che entra in punta di piedi come gli ospiti e non con l’arroganza del predatore. Preservazione dell’anima di una terra e del suo mare. Tutto questo è Acciaroli e questo è stato il sogno di Angelo Vassallo passato alla storia come il “sindaco pescatore”. Ma il suo progetto sapeva scrutare orizzonti più lontani come solo gli uomini di mare imparano a fare sin da bambini. Era un sogno per l’ambiente da rispettare, preservare e vivere come dono da condividere. Un sogno che diventa progetto con la sua elezione e la sua guida. Perché anche in questa Italia zeppa di contraddizioni, di banditori, di illusionisti e profittatori, forse bisogna andare a scuola di chi amministra i piccoli borghi dalla Sicilia al Trentino. Per imparare l’arte di custodire comunità, di riprendere la lentezza del cammino che porta lontano perché lontano è anche il passato da cui provengono.
A sei anni dalla sua uccisione, Angelo Vassallo continua a indicarci la strada. E il mare.
http://www.mosaicodipace.it/mosaico/i/3053.html

 

Salvatore Fuda ce l’ha fatta: è consigliere della Città Metropolitana

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Salvatore Fuda, sindaco di Gioiosa Jonica e candidato dell’Unione dei Comuni della Valle del Torbido, ce l’ha fatta: è diventato consigliere della neonata Città Metropolitana di Reggio Calabria (sono 14 in tutto), il nuovo ente locale in sostituzione della disciolta Provincia, superando di poco – all’interno della propria lista – il Presidente del Consiglio Comunale di Locri, Michele Maio.

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Perché è importante far conoscere Marcinelle ai ragazzi di oggi

L’8 agosto 1956 in quella miniera belga morirono 262 giovani di 12 nazionalità, 136 erano italiani. Una tragedia europea anche perché il carbone serviva a risollevare le sorti del nostro Paese e del Continente. Chi ignora questa storia non capirà i migranti

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Oggi, 8 agosto, ricorre il 60° anniversario della tragedia di Marcinelle. Che cosa ne sappiamo di quel che accadde quel giorno? Che cosa sappiamo di quel che avvenne prima e di quel che avvenne dopo? Nulla.

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“Così i migranti hanno salvato il borgo destinato a scomparire”

Nella Locride l’integrazione ha rilanciato l’economia locale, tra borghi ristrutturati, nuovi nati e la moneta complementare con Marx, Che Guevara e le vittime di mafia

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nadia ferrigo
inviata a gioiosa jonica

L’ultima nata a Camini, poco più di duecento anime abbarbicate nella Locride a mezz’ora di curve, erba bruciata e fichi d’india dalla statale, si chiama Giusy. Nomignolo assai comune al Sud, molto meno in Nigeria. Mamma e papà sono tra i centoventi migranti che in Calabria hanno trovato una nuova vita, il nome invece è un ringraziamento a Rosario Zurzolo e Giusy Carnà, marito e moglie a capo del progetto di accoglienza diffusa capace di ripopolare un borgo altrimenti destinato a scomparire.

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Sprar Gioiosa: una banconota con l’immagine di Gianluca Congiusta

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Gianluca Congiusta per la liberazione degli esseri umani

La Rete dei Comuni Solidali, associazione di Promozione Sociale nata dall’esigenza di coinvolgere e far cooperare concretamente i Comuni “ricchi” con quelli “poveri”, è dal gennaio 2014 Ente Gestore del progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di cui è titolare il Comune di Gioiosa Jonica, guidato dal sindaco Salvatore Fuda.

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RIACEINFESTIVAL-DOMENICA LA CHIUSURA DEL FESTIVAL CON ROBERTO VECCHIONI

Termina con Vecchioni e con la Consegna del premio Gianluca Congiusta la VI edizione del festival

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Una sorpresa e un cambiamento al programma del Festival per la giornata conclusiva del 31 Luglio. Al termine della cerimonia di premiazione dei corti e della consegna del premio Gianluca Congiusta ci sarà il concerto/incontro di Roberto Vecchioni

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GIANLUCA CONGIUSTA. Una strada per ricordare che la ‘ndrangheta ha perso

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di Simona Musco

«Se pensavate di ucciderli vi siete sbagliati. Loro, le vittime, continuano a volare. Voi ‘ndranghetisti avete perso. Questo luogo, che volevate luogo di morte, sta diventando luogo di vita. Noi non vi odiamo, perché non siamo come voi. Salvate i vostri figli, non fate fare loro la vostra vita di latitanza e carcere. Se decidete di farlo troverete il nostro aiuto. Oggi non è un giorno di lutto, è un giorno di festa perché la ‘ndrangheta ha perso e noi abbiamo vinto».

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