FAVARA Tre strade intitolate a vittime di mafia

FAVARA Tre strade intitolate a vittime di mafia

 

Tre strade di Favara, da oggi saranno intitolate ad altrettante vittime della mafia. Si tratta di Emanuela Loi, caduta nell’agguato al giudice Borsellino, di Filippo Gebbia, coinvolto nella prima strage di Porto Empedocle, e del favarese Antonio Valenti, assassinato nel 1984 in un impianto di calcestruzzi in territorio empedoclino. Con le autorità, saranno presenti i familiari delle Vittime.

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Tre strade di Favara, da oggi saranno intitolate ad altrettante vittime della mafia.

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Libera-Intitolazione strada a Gianluca Congiusta

Libera-Intitolazione strada a Gianluca Congiusta

Bandiera libera

Il coordinamento Libera Locride e l’associazione Cambi@menti, in tutte le sue componenti, esprimono viva soddisfazione per la recente delibera della Prefettura di Reggio Calabria che ha autorizzato l’intitolazione di una strada di Siderno a Gianluca Congiusta, il giovane imprenditore ucciso dalla ‘ndrangheta il 24 maggio del 2005.

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Omicidio Congiusta: Cosa succede a Siderno? – Ciavula

Omicidio Congiusta: Cosa succede a Siderno? – Ciavula

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Autore: giovanni maiolo

Notizia tratta da: http://ciavula.it/2016/05/omicidio-congiusta-cosa-succede-siderno/

Tra due giorni saranno undici anni da quando la giovane vita di Gianluca Congiusta venne spezzata dalla barbara e infame violenza mafiosa. Le battaglie di Mario Congiusta per ottenere verità e giustizia hanno portato il caso sulle pagine dei giornali e all’attenzione dell’opinione pubblica. Questa testata sta, senza se e senza ma, dalla parte di Mario e delle sue richieste. E ci sorprende che oggi, nel luogo in cui undici anni fa venne consumato il terribile omicidio, sia comparso uno striscione dalle lettere che grondano sangue e che recita: ” Qui il 24 maggio 2005 non è successo niente”. Che succede? Forse Mario deciderà di riferircelo ma qualcosa puzza. Conoscendo il profondo senso di responsabilità di Mario Congiusta e l’attenzione che ripone in ogni suo gesto pubblico, è facile intuire che qualcosa non quadra. Che deve esserci una motivazione dietro un gesto del genere. Noi siamo qui per sostenerlo.

Notizia tratta da: http://ciavula.it/2016/05/omicidio-congiusta-cosa-succede-siderno/

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L’addio (o arrivederci?) di Gratteri alla Procura di Reggio

L’addio (o arrivederci?) di Gratteri alla Procura di Reggio

Il saluto del magistrato ai colleghi prima dell’insediamento a Catanzaro. De Raho: «Vive sotto scorta per garantire la libertà di tutti». Di Landro: «Un fuoriclasse». Gli aneddoti del giudice Tarzia e un pizzico di commozione per tutti

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REGGIO CALABRIA Da lunedì, gli uomini della scorta del nuovo procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri avranno da fare. E parecchio.

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Indagato anche Don Pino Strangio, parroco di San Luca

Indagato anche Don Pino Strangio, parroco di San Luca

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REGGIO CALABRIA, – L’ex procuratore della Repubblica di Palmi Giuseppe Tuccio, il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, di Forza Italia, ed il sacerdote Giuseppe “don Pino” Strangio, di San Luca in Aspromonte, canonico del Santuario Mariano della Madonna della Montagna di Polsi, figurano tra gli indagati in stato di liberà dell’inchiesta “Fata Morgana”.

Sono indagati, tra gli altri, anche il cancelliere capo della Corte d’Appello Aldo Inuso, l’ex presidente della Reggina Calcio Pino Benedetto, l’avvocato Rocco Zoccali, il consigliere provinciale di Reggio Demetrio Cara che sostiene la maggioranza di centrodestra ed un impiegato del Consiglio regionale, Giovanni Pontari. Stamani i finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno perquisito le loro abitazioni ed i loro uffici. Secondo l’accusa, il cartello di “colletti bianchi” avrebbe “condizionato” molte attività economiche “manipolando” la gestione, soprattutto per quel che riguarda la grande distribuzione. Tutto ciò avveniva con la complicità di funzionari pubblici. (ANSA).

Notizia tratta da: http://ciavula.it/2016/05/indagato-don-pino-strangio-parroco-san-luca/

 

Diario della Memoria- A Siderno il 24 maggio 2005 hanno spento il sorriso di Gianluca Congiusta

Diario della Memoria- A Siderno il 24 maggio 2005 hanno spento il sorriso di Gianluca Congiusta

Il padre Mario e la sorella Roberta raccontano il loro ragazzo

Copia di GIAN

“Era Lui il punto di riferimento della nostra famiglia”

di Luciana De Luca

«Abbiamo chiesto ai medici se aveva sofferto. E loro ci hanno risposto di no. È morto sul colpo». Mario Congiusta, padre di Gianluca, il giovane ucciso a Siderno, il 24 maggio del 2005, nel racconto della tragica perdita del figlio, cerca di trovare qualche elemento che alleggerisca la sua pena. Piccoli particolari che diventano essenziali quando bisogna fare i conti con il dolore ingiusto,  incomprensibile e incontenibile.

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‘Ndrangheta, arrestato il nipote del boss “Tiradritto”. Era ricercato dal 2011

‘Ndrangheta, arrestato il nipote del boss “Tiradritto”. Era ricercato dal 2011

Domenico Morabito fuggì alla cattura nell’ambito di una vasta operazione finalizzata all’arresto di numerosi appartenenti ad un’organizzazione dedita al narcotraffico internazionale di eroina, cocaina ed hashish, tra le regioni della ex Jugoslavia e l’Italia

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E’ un nipote di Giuseppe Morabito, 82 anni, detto “Tiradritto”, il latitante arrestato stamane dai Carabinieri nella Locride.

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