‘ndrangheta
LIBERA RICORDA VINCENZO GRASSO.
Vincenzo Grasso era un commerciante di Locri che aveva costruito la sua attività diventando titolare di una officina e rivendita di auto motori marini e barche partendo dal niente, affidandosi alla sua forte volontà e alla sua determinazione.
Il Senato approva il 21 marzo giornata memoria vittima delle mafie
Il riconoscimento istituzionale del 21 marzo come “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” è un importante segno di attenzione sia verso chi è stato ucciso dalla violenza mafiosa per averla contrastata o per esserne stato incolpevolmente vittima, sia verso i familiari.
21 Marzo- Giornata della Memoria in ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie
Si svolgerà a Messina e in contemporanea in tanti luoghi in tutta Italia la XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie “Ponti di memoria, Luoghi di impegno”.
NDRANGHETA NELLA LOCRIDE: I NOMI DEGLI ARRESTATI E I BENI SEQUESTRATI
Locride: vasta operazione anticrimine eseguita da Guardia di Finanza e Carabinieri.
Alle prime luci dell’alba, in provincia di Reggio Calabria, è scattata una vasta operazione anticrimine condotta congiuntamente dalle Fiamme Gialle e dai Carabinieri nei confronti di un gruppo di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, usura ed esercizio abusivo del credito, con l’aggravante del metodo mafioso, operanti nella Locride ed, in particolare, nei Comuni di Siderno, Gioiosa Jonica e Marina di Gioiosa Jonica.
‘Ndrangheta – Pm De Bernardo: “Non solo repressione, occorre un programma dello Stato”
«Lo Stato dopo che è intervenuto non può abbandonare gli amministratore degli enti, l’impresa e gli amministratori giudiziari del bene sequestrato al loro destino.
Da Mario Congiusta a Giuseppe Valentino (CGIL)
Mario Congiusta*
Caro Giuseppe,
ho appena letto sulla stampa il tuo appello rivolto a me ed a Tiberio Bentivoglio a non lasciare questa terra.
Da Valentino (Cgil) appello a Congiusta e Bentivoglio
“Ho letto con molta sofferenza la “provocazione” di Mario Congiusta dopo l’ennesimo atto criminale ai danni di Tiberio Bentivoglio.
BENTIVOGLIO, un’antimafia sociale senza colore politico. CANNIZZARO (cdl)
di FRANCESCO CANNIZZARO – (rep) L’ennesimo attentato all’imprenditore Tiberio Bentivoglio dimostra, ancora una volta, come non esista lo Stato per chi denuncia, per chi si oppone alla ‘ndrangheta e crede in quella legalità per la quale tutti insieme dovremmo lottare affinché venga rispettata.
Durante la riunione di ieri pomeriggio del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocata dal prefetto Claudio Sammartino, è stato ribadito che lo Stato non arretra ma rilancia con maggiore determinazione e forza, è presente ed è vicino alla comunità.
Ma al cittadino non sembra così.Lo Stato in che misura e con quali scelte sta sostenendo l’imprenditore reggino Bentivoglio, un uomo che non si è piegato al racket e che hanno pure tentato di ammazzarlo, che doveva, anzi dovrebbe, essere da esempio ad altri commercianti, professionisti, imprenditori, tutti vittime ancora oggi della continua pressione da parte della criminalità organizzata.
Ieri sera, la comunità civile si è stretta attorno al commerciante, avviando anche una raccolta fondi. Un’iniziativa di straordinario significato voluta da Noi, dalla gente perbene, da quella comunità locale sana, viva, solidale che vuole lanciare un messaggio positivo di “rinascita” e di ripartenza.
Ma mi chiedo: perché bisogna ricorrere a questa raccolta e non debba rispondere quello Stato che non è stato capace di tutelarlo? La ‘ndrangheta si combatte in tutt’altro modo: la si contrasta facendo squadra, avendo sempre la forza dello Stato sul territorio, parlandone ma anche mobilitando una grande antimafia sociale.
L’anti ‘ndrangheta non ha colore politico. Le mafie si rafforzano su quel “silenzio complice” che noi tutti dobbiamo eliminare. E per farlo serve una grande antimafia sociale seguita da una buona informazione con messaggi chiari che eliminano gli stereotipi di una criminalità in continua espansione ed evoluzione che necessita urgentemente di sistematicità degli interventi. Sono vicino all’imprenditore Bentivoglio e a tutti coloro che dicono “no alla ‘ndrangheta” e malgrado la tentazione di mollare tutto, dico a Tiberio di non farlo, di non fermarsi perché se lo facesse, vorrebbe dire al mondo che ha vinto, ancora una volta, la ‘ndrangheta. Una sconfitta ed una resa sociale che Reggio e la Calabria dovranno impedire.
Francesco Cannizzaro, Capogruppo Cdl, Consiglio regionale Calabria
L’Antimafia milanese arresta il direttore delle Poste di Siderno
La farmacia di piazza Caiazzo comprata coi soldi della ‘ndrangheta
Giuseppe Strangio sarebbe stato una sorta di «banchiere» a disposizione della ‘ndrangheta. I pm di Ilda Boccassini: «Reimpiego di capitali di provenienza illecita»
di Luigi Ferrarella
Chi ha un direttore di banca per amico ha un tesoro, ma in fondo anche chi «tiene» un direttore delle Poste, visto che ormai le Poste fanno la banca come le banche.