OMICIDIO CONGIUSTA | “Gianluca ucciso perchè contrario ad un’estorsione”

L’imprenditore sidernese ucciso nel 2005. L’Appello-bis ha confermato l’ergastolo per Costa. Ecco le motivazioni della sentenza

Gianluca con giacca a righe

di Ilario  Balì

Ucciso perché si oppose ad una richiesta estorsiva ai danni del suocero. Questo il succo delle motivazioni con cui i giudici della Corte d’Appello di Reggio Calabria hanno condannato all’ergastolo Tommaso Costa per l’omicidio dell’imprenditore sidernese Gianluca Congiusta, confermando la sentenza di primo grado.

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L’inferno vuoto delle donne in fuga dalla ’ndrangheta

Non hanno mai commesso reati, non possono essere pentite e nemmeno testimoni di giustizia. Una di loro si racconta: «Vivo nel limbo: niente auto, gite per i figli, viaggi»

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Dopo la stagione dei pentiti ora un spunta un nuovo fenomeno: quello delle donne che abbandonano le famiglie per risparmiare ai figli maschi il carcere o la bara

niccolò zancan
inviato a bologna

«La mia colpa è di essere nata in quel luogo».

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Sprar: «A Riace l’accoglienza non è a rischio»

“Sono stati fatti dei rilievi gestionali su cui il Comune può lavorare per sistemare le cose”, spiega il Servizio centrale del Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati. “

donne riace

di Daniele Biella

I nostri controlli puntano a migliorare qualitativamente l’offerta e la segnalazione di eventuali irregolarità va in quella direzione”. Ridimensionati quindi i timori del sindaco del paesino calabrese che accoglie migranti dalla fine del secolo scorso.

“Al modello di accoglienza del Comune di Riace sono stati contestati dei rilievi su cui l’amministrazione comunale può operare per sistemare le cose. Non c’è alcuna intenzione da parte del ministero di fare terminare l’esperienza in atto, che tra l’altro è una delle più longeve d’Italia”. E’ una risposta importante quella che il Servizio centrale dello Sprar (Sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati, organo facente capo al ministero dell’Interno) fornisce tramite Vita.it proprio nei giorni in cui si sta diffondendo ampiamente un appello, sottoscritto da varie personalità e migliaia di cittadini, che chiede di salvaguardare il “modello Riace” – le specificità del progetto di accoglienza del comune calabrese – su cui anche Papa Francesco aveva speso parole di apprezzamento.

“Il problema quindi è tecnico”, fa sapere il Servizio centrale. Potrà tirare un sospiro di sollievo Domenico Lucano, sindaco di Riace che aveva preannunciato le dimissioni in caso di chiusura dell’esperienza. Quello che lo Sprar gli chiede è, quindi, di tenere conto dei rilievi fatti e porre le necessarie modifiche per continuare nella direzione intrapresa.

Il Servizio centrale “come per ciascuna amministrazione comunale aderente allo Sprar, intende fornire il massimo supporto al progetto di Riace, condividendo il percorso avviato da anni. Quelli in atto sono rilievi ordinari, nell’ottica di un servizio sempre migliore a livello qualitativo”.

fonte: VITA.it

‘Ndrangheta, disposto sequestro casa e barca dell’ex agente “Faccia da mostro”

Giuseppe Lombardo durante il convegno "Mio padre non è un eroe", organizzato dal deputato Rosanna Scopelliti in ricordo della figura del padre, il magistrato Antonino Scopelliti, in occasione della commemorazione del Giudice che viene ricordato nella sala Aldo Moro a 25 anni dalla scomparsa sala Aldo Moro, Roma, 20 gennaio 2016.  ANSA/FABIO CAMPANA

REGGIO CALABRIA – La Procura antimafia di Reggio Calabria ha disposto il sequestro probatorio della casa, della barca e del telefono cellulare di Giovanni Aiello, l’ex poliziotto della Mobile di Palermo conosciuto come “Faccia da mostro”, deceduto ieri mattina sulla spiaggia di Montauro.

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Io sto con Riace- Appello al Governo Italiano-Raccolta firme

recosol-alta

Al Governo Italiano/ Ministero dell’Interno e la Prefettura di Reggio Calabria.

L’anno 2017 non verrà ricordato solo come un anno dove il meteo ha toccato temperature massime, sarà ricordato (dalle tante persone, associazioni, cooperative ecc che hanno potuto conoscere in questi anni l’esperienza di Riace), anche come un anno di passaggio importante per la possibile continuità del progetto di accoglienza.

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Al via oggi il campo di E!state Liberi a Gioiosa, campo di volontariato e formazione sui beni confiscati alle mafie.

Da anni l’associazione Don Milani – Onlus in collaborazione con Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, offre la possibilità a ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia di essere protagonisti del cambiamento che vorremmo vivere sui nostri territori e testimoni del riscatto sociale per il quale fortemente ci battiamo.

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Calabria, il vescovo di Locri-Gerace: “Qui pezzi di Chiesa a braccetto con la ‘ndrangheta”

Alla presenza di Marco Minniti, il monsignore ha aperto così un incontro sul santuario della Madonna di Polsi, che in più inchieste viene indicato come luogo d’incontro dei boss. “E la società civile non è stata attenta”. Il ministro dell’Interno: “Parole potenti. Qui occorre separare Dio dalla ‘ndrangheta”

Mons-OLIVA

REGGIO CALABRIA – Il santuario della Madonna di Polsi, alle pendici dell’Aspromonte, viene indicato in diverse inchieste della magistratura come luogo d’incontro dei boss di ‘ndrangheta, in concomitanza con la festa dell’1 e 2 settembre che richiama migliaia di fedeli.

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