Mosaico dei giorni- La Chiesa parte civile

Mosaico dei giorni-La Chiesa parte civile

di Tonio Dell’Olio
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La costituzione di parte civile nei processi penali è uno strumento di grande civiltà giuridica

Oltre alle vittime dirette, chiunque ritenga di essere stato leso in qualche modo dal reato commesso, può richiedere di essere riconosciuto in quel ruolo, condurre indagini e produrre prove fino alla richiesta di un risarcimento. Nei reati di abusi sessuali e di pedofilia (termine quanto mai inadeguato a definire quel tipo di reato!) commessi da preti è l’intera comunità cristiana a subire danni gravissimi non tanto alla propria immagine quanto alla stessa missione e alla credibilità dell’annuncio evangelico che intende proporre. Per questa ragione le diocesi in cui si verificano questo tipo di crimini o atti di violenza da parte di ecclesiastici, devono costituirsi parte civile. Sarebbe un segno esplicito e inequivocabile da parte della comunità cristiana di volersi schierare decisamente dalla parte delle vittime. Non so se finora si sia mai verificato un caso di questo tipo, ma ritengo che possa diventare quello più efficace ed eloquente. Poi ci sarà tutto il tempo per usare misericordia nell’accompagnamento fraterno delle vittime stesse compreso lo stesso prete, a suo modo anche lui vittima, ma intanto la Chiesa faccia capire a tutti da che parte sta. La violenza, da chiunque sia commessa, non può trovare giustificazioni, compromessi, silenzi e men che meno complicità. Prima che il codice penale, lo insegna il Vangelo.

http://www.mosaicodipace.it/mosaico/i/3053.html

 

 

 

Chiesa e ’ndrangheta: c’è chi dice basta a silenzio e paure

Inchini e infiltrazioni nelle processioni, e non solo al noto santuario di Polsi. A lungo la criminalità organizzata calabrese ha sfruttato i riti religiosi per affermare il proprio potere. Ma dopo la scomunica del Papa, qualcosa sta cambiando, a partire dai decaloghi per le processioni “pulite”

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30/01/2017 Silvana Pepe

Tra dicembre e febbraio al santuario della Madonna di Polsi, nel cuore dell’Aspromonte, è difficile incontrare anima viva. Il freddo e la neve ad altezze che raggiungono quasi 2 mila metri non sono condizioni favorevoli. Eppure a Polsi, uno dei più popolari santuari del Sud Italia, quando dal 30 agosto al 2 settembre si celebra la festa della Madonna della montagna, arrivano migliaia di persone in pellegrinaggio dal Reggino ma anche dalla Sicilia.

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‘Ndrangheta, finita la latitanza del boss Antonino Pesce. Catturato dai carabinieri

È il reggente della cosca. Sfuggito al blitz “Vulcano” del luglio scorso, si nascondeva in un’abitazione della frazione marina di Gioia Tauro. A lui il compito di curare i contatti con i Bellocco e i Molè

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Nelle prime ore di oggi, 29 gennaio 2017, a Gioia Tauro, i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria unitamente a quelli della locale Compagnia Carabinieri, collaborati da militari dello Squadrone Cacciatori Calabria, hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, Antonino Pesce, 34 anni, per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso e traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

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Sotto indagine per ‘ndrangheta: sostituito il rettore del santuario di Polsi Don Pino Strangio

Don Pino Strangio guidava il luogo simbolo dell’Aspromonte attorno al quale avvenivano i summit delle cosche. Ora è accusato di associazione mafiosa e violazione della legge Anselmi. Il vescovo di Locri scrive al successore: “Vangelo rifiuta il compromesso con l’arroganza criminale”

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di ALESSIA CANDITO
REGGIO CALABRIA – Cambio al vertice al santuario di Polsi, luogo simbolo per gli uomini della ‘ndrangheta, attorno al quale, ogni settembre nei giorni della festa della Madonna, si danno appuntamento i rappresentanti dell’ala militare delle cosche più potenti.

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Papa Francesco-Il Vangelo incompatibile con le mafie

Mosaico dei giorni
Il Vangelo incompatibile con le mafie
24 gennaio 2017 – Tonio Dell’Olio

Vangelodelgiorno

Le parole pronunciate da Papa Francesco ieri ai componenti della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo costituiscono un ulteriore pietra miliare verso quel rigetto più che auspicabile delle mafie da ogni possibile collusione, copertura, connivenza, contiguità, o semplicemente incomprensione (ignoranza) da parte delle comunità cristiane.

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Massimo Scura indagato per omissione

Omessa esecuzione della sentenza del consiglio di Stato, per questo motivo il commissario della Sanità calabrese sembra finito nel mirino della Procura della Repubblica. L’indagine condotta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro e coordinata dal pm Vincenzo Luberto

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Omessa esecuzione della sentenza del consiglio di Stato, per questo motivo Massimo Scura è finito nel mirino della Procura della Repubblica.

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A processo la dottoressa del caso De Grazia

Del Vecchio è stata rinviata a giudizio ad Imperia accusata di aver falsificato decine di visite necroscopiche. Era la consulente della Procura di Nocera e Reggio che definì «naturale» la morte del capitano che indagava sulle navi dei veleni

natale de grazia

REGGIO CALABRIA C’è un’imputata che lega il suo nome indissolubilmente a uno dei misteri più fitti che interessano la Calabria nell’inchiesta per presunte irregolarità nella stesura di relazioni necroscopiche ad Imperia: Simona Del Vecchio.

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