Chiesa e ’ndrangheta: c’è chi dice basta a silenzio e paure

Inchini e infiltrazioni nelle processioni, e non solo al noto santuario di Polsi. A lungo la criminalità organizzata calabrese ha sfruttato i riti religiosi per affermare il proprio potere. Ma dopo la scomunica del Papa, qualcosa sta cambiando, a partire dai decaloghi per le processioni “pulite”

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30/01/2017 Silvana Pepe

Tra dicembre e febbraio al santuario della Madonna di Polsi, nel cuore dell’Aspromonte, è difficile incontrare anima viva. Il freddo e la neve ad altezze che raggiungono quasi 2 mila metri non sono condizioni favorevoli. Eppure a Polsi, uno dei più popolari santuari del Sud Italia, quando dal 30 agosto al 2 settembre si celebra la festa della Madonna della montagna, arrivano migliaia di persone in pellegrinaggio dal Reggino ma anche dalla Sicilia.

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