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L'uomo è stato bloccato dai militari mentre usciva dalla sua abitazione dove si era recato per gustare le zeppole di San Martino preparategli dalla moglie


Lo Piccolo in carcere dopo 24 anni di latitanza. Ora si studiano i suoi 'pizzini'
Per il boss Salvatore Lo Piccolo, indicato da molti come il nuovo capo di Cosa Nostra palermitana dopo la cattura di Bernardo Provenzano, questa è la prima serata in carcere dopo 24 anni di latitanza. Già mercoledì Lo Piccolo potrebbe essere in aula per l'udienza del processo "Grande mandamento" in cui è imputato. Unanime la soddisfazione del mondo politico siciliano per la cattura dei boss. Il mondo politico ha fatto i complimenti a magistrati e polizia; dal premier Romano Prodi al presidente della Regione, Salvatore Cuffaro.
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SAN LUCA, SONO DA BONIFICARE I LUOGHI DELLA “MAFIOCRAZIA”

Ora che si sono, quasi totalmente, spenti i riflettori sulla strage consumata a Ferragosto, a Duisburg e quando sembrano anche esauriti i postumi mediatici di quella efferata e tracotante manifestazione di violenza che ha stroncato sei giovani vite calabresi in terra di Germania, nel contesto, come dicono, di una faida, o, che sarebbe meglio dire, di una lotta di potere, tra alcune famiglie di San Luca, val, forse, la pena di tentare una riflessione pacata e ragionata, per cercare di capire le ragioni vere e le cause reali di tanta violenza sanguinaria.
Un tentativo, per cercare di andare oltre le apparenze, sulla condizione di San Luca e dei sanluchesi, che ripetiamo, a distanza di quasi vent’anni, dopo il primo, datato ai primi mesi del 1990, a ridosso della liberazione , dopo quasi due anni dal suo sequestro, del giovane, Cesare Casella.


La vittima, 33 anni di Crotone, stava frequentando un corso all'università
Lo hanno violentemente percosso poi gli sono passati sopra con la sua Peugeot
Barista ucciso nel Reggino: arrestato l'omicida
53enne con precedenti penali ha ucciso per futili motivi
| (ANSA)- CONDOFURI (REGGIO CALABRIA), 21 OTT – Arrestato l'omicida di Leonardo Modafferi,il barista il cui cadavere e' stato trovato all'alba all'interno del suo bar. E' Giuseppe Roda', 53 anni, gia' noto alle forze dell'ordine. L'uomo ha confessato: 'L'ho ucciso perche' ieri, dopo che lo avevo insultato, mi ha sputato'. A Roda' i carabinieri sono risaliti grazie al comandante della caserma che conosce bene gli avventori del bar. Roda' esercitava prepotenze psicologiche sugli altri 'grazie' ai suoi precedenti penali. |
Barista di 36 anni ucciso a fucilate
| Nel Reggino, fratello scopre il corpo poco dopo apertura bar |
| (ANSA) – CONDOFURI (REGGIO CALABRIA), 21 OTT – Un barista di 36 anni e' stato ucciso a fucilate, all'alba, nella frazione San Carlo di Condofuri, nel Reggino. A scoprire il cadavere di Leonardo Modafferi e' stato il fratello poco dopo l'apertura del bar. L'uomo, che e' stato raggiunto da due colpi di fucile calibro 12, era incensurato. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo. |
