Per indicare il cammino. Per segnare una presenza. Per ridare vita alla vita. Questo significa intitolare una strada a Gianluca Congiusta un giovane ucciso dalla ‘Ndrangheta a Siderno (RC).
vittime
GIANLUCA CONGIUSTA. Una strada per ricordare che la ‘ndrangheta ha perso
di Simona Musco
«Se pensavate di ucciderli vi siete sbagliati. Loro, le vittime, continuano a volare. Voi ‘ndranghetisti avete perso. Questo luogo, che volevate luogo di morte, sta diventando luogo di vita. Noi non vi odiamo, perché non siamo come voi. Salvate i vostri figli, non fate fare loro la vostra vita di latitanza e carcere. Se decidete di farlo troverete il nostro aiuto. Oggi non è un giorno di lutto, è un giorno di festa perché la ‘ndrangheta ha perso e noi abbiamo vinto».
Giovani da tutta Italia per Gianluca Congiusta.
Siderno: Domenica 24 Luglio intitolazione della piazza e concerto dei Marvanza
Sono arrivati da tutta Italia i giovani volontari di Libera, alloggiati presso un bene confiscato, gestito dal Centro Don Milani di Marina di Gioiosa. Belli, ribelli, ma soprattutto con una gran voglia di partecipazione.
“I sentieri della memoria”
Si sta avvicinando il tredicesimo 22 luglio, data simbolo in cui l’Associazione Libera promuove “I Sentieri della Memoria”, una marcia fino a Pietra Cappa, nel cuore dell’Aspromonte e nel comune di San Luca, per ricordare Lollò Cartisano e tutte le vittime innocenti della ‘ndrangheta. Dal 2003 il sentiero traccia il percorso di chi non vuole dimenticare, ripercorrendo i passi che un pentito descrisse nei dettagli per permettere alle forze dell’ordine di trovare le spoglie del fotografo di Bovalino, sequestrato il 22 luglio 1993.
LA SANTA | «Ecco chi sono i “riservati” di Reggio Calabria»
Avvocati, professionisti, politici, insospettabili: tutti inseriti tra i massoni “invisibili” dai collaboratori di giustizia.
C’è un mare di nomi nei verbali dei pentiti Lo Giudice e Virgliglio. E la Dda va a caccia di riscontri e approfondimenti.
REGGIO CALABRIA Le fonti di conoscenza dei due collaboratori sono diverse, come diversa è la caratura, ma per il giudice entrambi sono assolutamente attendibili e le loro dichiarazioni sono da ritenersi credibili e genuine. I pentiti Nino Lo Giudice e Cosimo Virgiglio, nel corso di interrogatori recentissimi su cui gli approfondimenti sono già in corso, hanno svelato al pm Giuseppe Lombardo i nomi di alcuni degli appartenenti a quella terra di mezzo in cui ‘ndrangheta e massoneria si mischiano per aiutarsi mutuamente.
La morte di Provenzano, la vittoria delle vittime ci impone di insistere
E tutto l’anno scuole, associazioni, parrocchie accolgono e ascoltano le storie delle vittime attraverso le parole dei loro cari. «Noi non siamo come loro, tenetelo a mente: noi non siamo come loro», diceva Paolo Borsellino. È proprio vero. La conferma è in vite che non si sono fermate nel giorno del piombo e delle bombe come volevano Provenzano e gli altri boss. «Convertitevi. Lo chiedo in ginocchio, è per il vostro bene. Questa vita che vivete adesso non vi darà piacere, non vi darà gioia, non vi darà felicità», ha scandito papa Francesco il 19 marzo 2014 rivolgendosi ai mafiosi e incontrando proprio i familiari delle vittime.
E ha acceso negli occhi di questi ultimi la commozione e la felicità. Sì, la felicità di chi ha trasformato il dolore in impegno. Come i giovani delle cooperative che a Corleone e nei paesi un tempo ‘regno’ di Provenzano portano i nomi delle vittime – Placido Rizzotto, Pio La Torre… –, creano lavoro e coltivano buoni frutti sui terreni strappati ai mafiosi. Corleone che, grazie all’impegno di sindaci come Pippo Cipriani e Nino Iannazzo, politicamente lontani ma spinti da analoghi valori, sta utilizzando tutti i beni confiscati.
Certo la strada del cambiamento è ancora lunga, come dimostrano recenti arresti e inchieste che toccano anche l’attuale amministrazione comunale. Ma tanto resta. Come l’area commerciale intitolata a Libero Grassi, imprenditore coraggioso anche lui vittima di Provenzano. E resta un cartello stradale, lassù in contrada Montagna dei cavalli. «Via 11 aprile 2006, cattura di B.Provenzano, mafioso». Mafioso e catturato. Tutto qui. Sì, lui ha perso, i mafiosi hanno perso. E le vittime sono i veri vincitori. Ma dopo ogni vittoria bisogna continuare a ricostruire conm buona politica, buona economia, trasparenza e intransigenza per non ricadere nel baratro della violenza mafiosa. La malapianta, non è più infestante come un tempo, ma è sempre in agguato.
Comunità Progetto Sud, incendiato terreno coltivato da donne in difficoltà
Stanotte ignoti hanno dato alle fiamme le terre della cooperativa “Le Agricole” a Lamezia Terme. In passato la comunità ha subito atti intimidatori. Il presidente don Panizza: “Una cosa è certa, noi non ci fermiamo”
LAMEZIA. Ammontano a circa 5 mila euro i danni causati dall’incendio doloso ai terreni coltivati dalla cooperativa “Le Agricole”, appartenente al gruppo della comunità Progetto Sud di Lamezia Terme.
Undici tonnellate di coca sequestrate fra la Colombia e la Locride ( con video degli arresti)
di Roberto Galullo
Tre miliardi in fumo per il narcotraffico internazionale sull’asse Colombia-Locride. Una maxi operazione antidroga condotta in sinergia tra la Guardia di finanza, la polizia nazionale colombiana e la Dea (l’Agenzia antidroga statunitense) ha permesso in queste ore di sgominare un’organizzazione internazionale di narcotrafficanti, arrestare 33 soggetti e sequestrare oltre 11 tonnellate di cocaina, con un valore al dettaglio di oltre tre miliardi.
Impronte e Ombre incontra Mario Congiusta
Il 14 maggio arriviamo a Bovalino ed è un sabato di sole. L’appuntamento con il Signor Congiusta è fuori della stazione. Appena lo vediamo arrivare, alle 10.00 in punto, pensiamo inevitabilmente che se i treni da quelle parti avessero la sua puntualità, ci sentiremmo in Svizzera. Il suo stile impeccabile, quando scende dall’auto, fa pensare invece a un gentleman inglese, discreto e presente, asciutto e attento.
Cinquefrondi: Quadrangolare di calcio dedicato alle vittime di mafia
Il 23 giugno, alle ore 17.30 presso il campo comunale “C. Cimino” di Cinquefrondi (RC), si svolgerà il Quadrangolare di calcio dedicato alle vittime di mafia, a cui parteciperanno le squadre di Avviso Pubblico, Libera contro le mafie, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato.