Perchè il 21 Marzo a Messina- XXI giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

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“Essere costruttori di ponti è un abito mentale, un atteggiamento etico, un percorso culturale ed educativo: dunque riguarda la coscienza di ognuno e i valori dei singoli individui. Ma è anche un’opera sociale e corale, chiede e presuppone reciprocità. Se il ponte viene costruito contemporaneamente da entrambe le estremità, l’incontro sarà più vicino e più sicuro, l’opera più stabile e duratura”.

 

Don Luigi Ciotti

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Processo “Congiusta” Si andrà davanti alla Consulta

Utilizzabilità delle missive di Costa, i Giudici dovranno pronunciarsi sulla violazione di due articoli costituzionali

gianluca da corriere della locride

di Angela Panzera

«Questa Corte ritiene sussistenti nel caso di specie i requisiti di non manifesta infodatezza e di rilevanza richiesti perchè sia sollevata questione di legittimità costituzionale».

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Processo Congiusta- Interrogazione dell’On. Giorgia Meloni al Ministro della Giustizia

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Atti Parlamentari —33729 Camera dei Deputati
XVII LEGISLATURA ALLEGATO B RESOCONTI – SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016
Consiglio dei Ministri.
(4-11997)
* * *
GIUSTIZIA
Interrogazione a risposta scritta:
GIORGIA MELONI. – Al Ministro della giustizia. – Per sapere – premesso che:

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Sospeso il processo Congiusta. La parola alla Corte Costituzionale. Soddisfatta la famiglia Congiusta.

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…sospende il giudizio in corso e dispone l’immediata trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale.
Ordina che la presente ordinanza sia notificata al Presidente del Consiglio dei Ministri e sia comunicata ai presidenti delle due Camere del Parlamento della Repubblica.
Questo quanto deciso oggi dalla corte d’Assise D’Appello di Reggio Calabria.
Per quanto potrebbe, ad una prima analisi sembrare strano, questa Ordinamza trova la famiglia Congiusta soddisfatta, nonostante i tempi per avere Giustizia saranno più lunghi.
Quanto successo oggi, dimostra ancora una volta, l’inefficienza del Parlamento Italiano e quindi della politica, che nonostante il richiamo della Corte D’Assise, non ha inteso colmare il vuoto legislativo.
Dimostra ancora una volta, ove ce ne fosse bisogno, la scarsa considerazione che certa politica ha dei cittadini italiani. Quella Politica che da me sollecitata, è rimasta sorda e muta, costringendo prima me e poi l’intera famiglia Congiusta, a privarsi, per protesta, al diritto di voto.
Voglio ricordare, che ho segnalato il vuoto legislativo, tra gli altri, al Presidente del Consiglio Renzi, al Ministro Alfano, alla Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi.
Dico tra gli altri, perchè uguale segnalazione è stata fatta a 102 parlamentari di tutti gli schieramenti politici, compresi vari elementi la Commissione Giustizia e la Commissione Antimafia.
Ancora una volta, la Magistratura è costretta a colmare le deficienze dei parlamentari, il cui unico compito sarebbe quello di legiferare e che per questo sono pagati.
Io e la mia famiglia siamo soddisfatti ma molto amareggiati.
Gianluca è stato ucciso da un criminale che si trovava libero grazie ad una legge dello stato, l’indultino. Come non considerare complice chi ha votato quella legge? Come non considerare inadeguato ed incompetente il Ministro della Giustizia Orlando chiamato, per meriti di partito, a ricoprire questo delicato incarico, pur in mancanza di una laurea in legge? Come non considerare inadeguati i componenti delle commissioni Giustizia ed Antimafia? Come non considerare inadeguato, incompetente ed inaffidabile Il sig. Ernesto Magorno, membro della Commissione Giustizia, che a Siderno, davanti ad un’assemblea di centinaia di persone, prese impegno, lo scorso anno, a discutere il problema dalla Commissione Giustizia di cui fà parte?
Nonostante tutto, siamo soddisfatti e fiduciosi nella Magistratura come lo siamo sempre stati. Soddisfatti perchè se la Corte Costituzionale si pronuncerà, accogliendo la richiesta di Incostituzionalità, tante Vittime Innocenti avranno una possibilità in più di avere Giustizia e tanti criminali assicurati alle patrie galere.
Mario Congiusta, papà di Gianluca, Vittima innocente della ‘ndrangheta e delle leggi dello stato.
P.S. Voglio ringraziare ancora una volta l’On. Dalila Nesci e Barbara Benedettelli del Partito Fratelli d’Italia, per essere stati gli unici a darci ascolto. Un grazie particolare all’ On.Franco Laratta che per primo prese a cuore la triste storia di Gianluca.

Incendio distrugge 15 autobus “Federico” a Locri

Rogo nella notte alla “Federico”, che gestisce diverse autolinee. Trovata una tanica bruciata, gli inquirenti seguono la pista della minaccia. La ditta già vittima di altri attentati negli anni passati. L’amministratore in lacrime: “Rischiamo di fermarci”. La solidarietà del sindaco.

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di Lucio Musolino |
Quattordici autobus distrutti dalle fiamme. Sembra inarrestabile l’escalation di intimidazioni che sta interessando la Calabria e, in particolare, la provincia di Reggio.

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‘Ndrangheta, arrestati superlatitanti Ferraro e Crea: erano nascosti in un bunker

Il covo, costruito con strutture in metallo in un costone nel territorio tra Melicucco e Rizziconi, era dotato di ogni confort. All’interno un arsenale di armi con pistole, fucili mitragliatori e a pompa

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di ALESSIA CANDITO
REGGIO CALABRIA – Si nascondevano nel cuore di una delle colline che dalla Piana di Gioia Tauro si arrampicano verso l’Aspromonte, i due superlatitanti della ‘ndrangheta Giuseppe Ferraro e Giuseppe Crea, catturati questa mattina all’alba dagli uomini della Squadra Mobile di Reggio Calabria, agli ordini di Francesco Rattà, con il supporto della prima sezione dello Sco, guidata da Andrea Grassi.

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L’isolamento in vita del pm Nicola Gratteri

Guardie o ladri - Roberto Galullo

Guardie o ladri di Roberto Galullo

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Due o tre cose sulla vicenda Gratteri – a mente fredda – mi sento di scriverle.

Quasi inutile ricordare il caso: alcuni giorni fa, un figlio del pm calabrese è stato raggiunto a Messina da una coppia di falsi poliziotti. Insospettito, il giovane si è barricato in casa e da lì è scoppiato – doverosamente – un putiferio che per fortuna ha garantito tutela al figlio e maggiore protezione al padre, che già vive blindato.

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Rosy Canale, 4 anni per truffa alla paladina della lotta alla ’Ndrangheta

La fondatrice delle «Donne di San Luca» accusata d’aver utilizzato 160 mila euro di fondi pubblici per comprare vestiti e beni di lusso: «Me ne fotto, non sono soldi miei»

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di Carlo Macrì
EGGIO CALABRIA – Era considerata un’icona dell’Antimafia Rosy Canale, l’imprenditrice reggina condannata venerdì dal tribunale di Locri a quattro anni di carcere, più l’obbligo di risarcire gli Enti che ha truffato attraverso la sua Fondazione «Donne di San Luca».

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