21 Marzo 2016- XXI Giornata Della Memoria, in ricordo delle Vittime Innocenti delle Mafie. Europa, Italia, Siderno.

21 Marzo 2016- XXI Giornata Della Memoria, in ricordo delle Vittime Innocenti delle Mafie. Europa, Italia, Siderno.

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Eravamo in trentamila a Messina a ricordare le Vittime Innocenti delle Mafie e contemporaneamente in tremila Città Italiane ed Europee come Parigi e Bruxelles ed anche in Svizzera, a Losanna.
Alle oltre tremila Città, si sono aggiunte migliaia di scuole di ogni ordine e grado. Abbiamo voluto ricordarli Tutti, leggendo in contemporanea i loro nomi, un lungo elenco di oltre 900 Persone.
“Loro sono morti perchè noi non siamo stati abbastanza vivi”, era uno del tanti striscioni, portati da migliaia di giovani, che con grandi sacrifici, hanno voluto raggiungerci a Messina.
Abbiamo voluto ricordarli tutti e non solo quelli Italiani, abbiamo voluto ricordare anche le Vittime del Messico e dell’Argentina.
Abbiamo Voluto ricordarli Tutti, Italiani e Stranieri perchè così abbiamo voluto. Don Ciotti, ha anche e giustamente voluto ricordare, quattordici Studenti Universitari del progetto Erasmus, Italiani e Stranieri, morti in Spagna, in un incidente stradale.
Un lutto che ha colpito l’Europa, hanno dichiarato diversi Capi di Stato. In segno di questo lutto, sono state sospese tutte le attività parlamentari in Europa.
Mentre tutto questo accadeva, nella Città di Siderno, si svolgeva un Consiglio Comunale, convocato nei giorni precedenti, dal presidente del consiglio comunale di questa città, per il giorno 21 Marzo, per parlare di …spazzatura.

….fra luci ed ombre tutto già qui si è contraddetto è così strana questa città chi l’avrebbe detto?

Siderno, 22 marzo 2016.
Scritto da Mario Congiusta, papà di Gianluca,Vittima Innocente della ‘ndrangheta.
NDRANGHETA NELLA LOCRIDE: I NOMI DEGLI ARRESTATI E I BENI SEQUESTRATI

NDRANGHETA NELLA LOCRIDE: I NOMI DEGLI ARRESTATI E I BENI SEQUESTRATI

Locride: vasta operazione anticrimine eseguita da Guardia di Finanza e Carabinieri.

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Alle prime luci dell’alba, in provincia di Reggio Calabria, è scattata una vasta operazione anticrimine condotta congiuntamente dalle Fiamme Gialle e dai Carabinieri nei confronti di un gruppo di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, usura ed esercizio abusivo del credito, con l’aggravante del metodo mafioso, operanti nella Locride ed, in particolare, nei Comuni di Siderno, Gioiosa Jonica e Marina di Gioiosa Jonica.

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L’Antimafia milanese arresta il direttore delle Poste di Siderno

L’Antimafia milanese arresta il direttore delle Poste di Siderno

La farmacia di piazza Caiazzo comprata coi soldi della ‘ndrangheta
Giuseppe Strangio sarebbe stato una sorta di «banchiere» a disposizione della ‘ndrangheta. I pm di Ilda Boccassini: «Reimpiego di capitali di provenienza illecita»
di Luigi Ferrarella

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Chi ha un direttore di banca per amico ha un tesoro, ma in fondo anche chi «tiene» un direttore delle Poste, visto che ormai le Poste fanno la banca come le banche.

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Dieci anni, e già si sente soldato di ‘ndrangheta

Dieci anni, e già si sente soldato di ‘ndrangheta

L’attrazione delle nuove leve per il mondo del crimine è linfa vitale per la criminalità organizzata. Il bambino chiede al cugino di poter “lavorare” con lui. E il cugino è il temuto rappresentante della “locale” di ‘ndrangheta di Mariano Comense.
di Luca Rinaldi

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«Voglio venire a lavorare con te, Ludovico». Ludovico è Ludovico Muscatello, 24 anni ancora da compiere, giovane nipote di Salvatore Muscatello, anziano e potente boss della ‘ndrangheta al Nord.

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LURIDI MAFIOSI, ORA AVETE DAVVERO ROTTO LE PALLE

LURIDI MAFIOSI, ORA AVETE DAVVERO ROTTO LE PALLE

 

Federica-Roccisano-Evidenza

Autore: Giuseppe Trimarchi

Di solito, quando si registrano ignobili atti intimidatori, quasi subito, d’istinto mi metto al pc per dare forma alla mia rabbia, al mio sdegno e alla mia frustrazione.

Questa volta, ho preferito aspettare un po’. Ho preferito riflettere con calma su quanto accaduto a Federica Roccisano la notte scorsa. Ho preferito ragionare a mente fredda, per evitare che la collera offuscasse la mia ragione. E stamattina sono giunto alla seguente conclusione: ora avete davvero rotto le palle. Ve lo dico sinceramente, senza mezzi termini: voi, omuncoli che giocate con i santini e le fregnacce dei cavalieri spagnoli, voi ominidi senza onore con il pollice pungiutu, avete veramente scassato la minchia.

Gli atti intimidatori che avete messo a segno negli ultimi mesi sono stati talmente tanti da diventare numeri. Questo forse vi rende orgogliosi e fieri. E non serve aggiungere altro per capire quale sia il vostro livello intellettivo. Siete degli stupidi. E dei vigliacchi. Lo siete da sempre. Ma lo siete soprattutto da ieri. Avete colpito Federica. E Federica non si tocca.  A Federica la dovete lasciare in pace. Perché è una donna. Perché è una persona onesta e trasparente. Ma soprattutto non vi dovete permettere di toccarla perché Federica è una professionista in gamba, che sta cercando, per come può, di risollevare le sorti di questo territorio che voi, luridi mafiosi di merda, avete messo in ginocchio. Lo avete raso al suolo questo maledetto lembo di terra che ha avuto il torto di darvi i natali. Lo avete desertificato socialmente, politicamente, culturalmente ed economicamente. Foragabbu che brutta gente che siete. Siete un flagello. Il flagello di Dio.

Io non la conosco personalmente a Federica. Ma la seguo e la stimo. Immagino come adesso si possa sentire. E in tutta onestà non saprei nemmeno che parole rivolgerle per farle arrivare la mia solidarietà, quella di Ciavula, quella di Sankara e di Recosol. Le parole se le porta via il vento. Come i comunicati stampa scritti in queste ore in fretta e furia anche da dubbi personaggi. Quelli a poco servono. Servono fatti. Servono azioni concrete, forti, risolutive. La lotta alla ‘ndrangheta non si sta per vincere, come annunciato qualche giorno fa dal Ministro Alfano. Si sta perdendo. Questi episodi ne sono la dimostrazione plastica. E loro, i pungiuti, si sentono i padroni del territorio. E da tali agiranno finché non verranno presi a calci in culo e sbattuti in galera insieme ai loro santini bruciacchiati.

fonte: ciavula