Noi, così soli senza Gianluca

Noi, così soli senza Gianluca

“Noi, così soli senza Gianluca”

Incontro con Mario Congiusta e la famiglia del giovane ucciso dalla ‘ndrangheta

Nella foto: Roberta ed Alessandra le sorelle di Gianluca

Roberta, sorella di Gianluca:

“Vorrei fuggire da
Locri,
ma lotto al fianco di mio padre”

Mamma Donatella:

“ E’ un dolore troppo grande, ma un giorno gli promisi di essere sempre forte”

di VALERIO GIACOIA

E’ DESERTO il cimitero di Siderno in questo pomeriggio piovoso, dove il mare all’orizzonte si gonfia tingendosi sulla riva di giallo e di nero.
“Gianluca, ricordi di quando ti ho chiesto se potevo fare un giro sulla tua canoa? Tu mi hai risposto: e come no!”. Forse non se l’è sentita di aggiungere altro, se non la nostalgia per quel gran regalo, un bel giro in canoa, la piccola che ha lasciato questo messaggio in uno dei grandi raccoglitori con la copertina azzurra, lasciata dai Congiusta nella cappella di famiglia.

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“Non toccate più Gianluca”

 

Sample Image

Tutti giudicano il suo comportamento.
La rabbia di Mario Congiusta.

Il Gioco al massacro ha deciso di non accettarlo più.Ieri notte,come spesso  accade,si è messo davanti al computer,e ha deciso di scrivere l'ennesima nota ufficiale da quando il figlio è stato ucciso barbaramente.

 Sono passati cinquecentovavatasei giorni e Mario Congiusta,padre do Gianluca,non accetta il mondo di illazioni che sotterraneamente si fanno sul conto del figlio.

L'incipit del suo documento è essenziale,ma contiene l'urlo disperato e represso di un padre che,dopo aver visto il figlio morto in un'autovettura,non accetta e non ha alcuna voglia di accettare le stigmatizzazioni di maniera.

 

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