Operazione “Route 106”, arrestati il boss del clan Cataldo di Locri ed esponenti delle cosche di Grotteria e San Procopio

Operazione “Route 106”, arrestati il boss del clan Cataldo di Locri ed esponenti delle cosche di Grotteria e San Procopio

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Cataldo antonio

Alle prime ore della mattinata odierna, personale della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Siderno (RC), ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa in data 19 luglio u.s. dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Reggio Calabria, in accoglimento della richiesta avanzata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di CATALDO Antonio, FUDA Massimiliano, FUDA Francesco Salvatore MUSOLINO Roberto e LICARI Natale, ritenuti responsabili, a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione ed intestazione fittizia di beni.

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Monasterace, dopo il sindaco la ‘ndrangheta minaccia una consigliera

Monasterace, dopo il sindaco la ‘ndrangheta minaccia una consigliera

Questa volta è stata “avvertita” Clelia Raspa, capogruppo della maggioranza che sostiene al comune il primo cittadino Maria Carmela Lanzetta. All’alba sconosciuti hanno incendiato l’auto dell’amministratrice. E’ l’ennesimo attentato nel paese della locride

Il Sindaco di Monasterace Maria Carmela Lanzetta

Torna a salire la tensione a Monasterace, piccolo comune nella Locride che prova a resistere alle minacce della criminalità organizzata. Questa volta è stata “avvertita” Clelia Raspa, capogruppo della maggioranza della lista civica “Indipendenza e Libertà” che sostiene al comune il sindaco Maria Carmela Lanzetta. Alla Raspa, medico che presta servizio nella sede Asp di Locri, è stata data alle fiamme l’auto personale, parcheggiata vicino alla sua abitazione. Alcuni ignoti hanno incendiato parzialmente la vettura all’alba, ma l’incendio è stato domato dal pronto intervento dei vigili del fuoco e quindi la macchina è stata danneggiata solo nella parte posteriore. Ora i carabinieri stanno indagando su quanto è accaduto.

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Processo ‘ndrangheta, 172 chiedono di spostare il processo in Calabria

cronaca
27/04/2012 – inchiesta minotauro

Processo ‘ndrangheta, 172 chiedono di spostare il processo in Calabria

ieri la prima udienza nell’aula bunker delle Vallette

Gli indagati presentano eccezione di competenza territoriale. I pm:
“Infiltrazioni anche nel Torinese”

Torino

Hanno chiesto di essere giudicati a Reggio Calabria i 172 accusati di concorso in associazione mafiosa a Torino. Di loro 117 sono detenuti dal giugno 2010 quando vennero arrestati nel corso della maxi-operazione Minotauro contro le infiltrazioni dell’ ’ndrangheta in Torino e provincia.

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In un solo giorno il Consiglio dei ministri scioglie sette comuni per mafia

In un solo giorno il Consiglio dei ministri scioglie sette comuni per mafia

I provvedimenti sono stati disposti oggi dal governo che, su proposta del ministro Annamaria Cancellieri. Si tratta delle amministrazioni di Bova Marina e Platì (nella Locride), Pagani, Gragnano, Racalmuto, Salemi e Leinì

Sette Comuni italiani sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa in una sola giornata. I provvedimenti sono stati disposti oggi dal governo che, su proposta del ministro Annamaria Cancellieri, ha sciolto due comuni calabresi, due campani, due siciliani e uno piemontese. Si tratta delle amministrazioni di Bova Marina e Platì (nella Locride), Pagani, Gragnano, Racalmuto, Salemi e Leinì.

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Marina di Gioiosa: domani l’iniziativa di Libera Locride per la Giornata della memoria

Marina di Gioiosa: domani l’iniziativa di Libera Locride per la Giornata della memoria

dal coordinamento Libera Locride *

Dal 1996 ogni 21 marzo, “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie.

Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è il simbolo della speranza che si rinnova ed è anche occasione di incontro con i familiari delle vittime che in Libera hanno trovato la forza di risorgere dal loro dramma, elaborando il lutto per una ricerca di giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, di impegno e di azione di pace.

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Politici in Calabria? “A disposizioni cumpà”

‘ Ndrangheta Il consigliere regionale pdl da 14 mila voti al giudice: clientelismo necessario

Politici in Calabria? «A disposizione»

MILANO – Ancora pochi anni fa, in contesti come quello calabrese, un politico tacciato di «mettersi a disposizione» si sarebbe offeso. Adesso invece, stando a quanto dice al giudice che l’ ha arrestato il secondo consigliere regionale più votato alle elezioni del 2010 con 14.000 voti – e cioè il presidente della Commissione Bilancio, Francesco Morelli, Pdl ex An della corrente del sindaco di Roma Gianni Alemanno – «mettersi a disposizione» è la condizione stessa del poter fare politica in Calabria.

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8 marzo anti’ndrangheta: sfidiamo le cosche che odiano le donne


8 marzo anti’ndrangheta: sfidiamo le cosche che odiano le donne

di Alessio Magro – Stopndrangheta.it


Stopndrangheta.it aderisce all’appello del direttore del Quotidiano della Calabria, Matteo Cosenza, perché il prossimo 8 marzo sia la festa delle donne che hanno sfidato la ‘ndrangheta, la festa di chi vuole sfidare le cosche che odiano le donne. Cetta Cacciola, insieme a Giuseppina Pesce e Lea Garofalo, insieme a Tita Buttafusca e alle altre donne che hanno detto basta alle cosche – ai loro padri, fratelli, mariti, figli, zii, cugini e nipoti – tutte loro sono un pugno nello stomaco della Calabria indifferente. Non eroine, si badi bene, ma un esempio da seguire per riacquistare la dignità perduta e il vero onore dei calabresi. Questa la nostra adesione pubblicata nell’edizione odierna de Il Quotidiano della Calabria.

 

LA CRONACA/1

Maria Concetta, testimone di giustizia e suicida in terra di ‘ndrangheta

 

di Francesca Chirico – Linkiesta (10/02/2012)

Rosarno, sono le sette di sera di un sabato di agosto e Maria Concetta si chiude in bagno, mandando giù a sorsate, come fosse acqua, l’acido muriatico. Madre di tre figli in terra di ‘ndrangheta, qualche mese prima aveva iniziato a collaborare con la giustizia. Da un luogo protetto diceva: «Non me li hanno mandati i figli e non me li mandano perché loro hanno capito che se mi mandano i figli è finita non torno più». Tornata per rivederli, aveva anche ritrattato la collaborazione, prima di riprenderla. Ora è arrivato l’arresto del padre e della madre, accusati di averla spinta al suicidio.

 

 

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La Commissione regionale contro la ‘ndrangheta incontra gli amministratori vittime di atti intimidatori

La Commissione regionale contro la ‘ndrangheta incontra gli
amministratori vittime di atti intimidatori


2012-02-13 17:02:54 nim
Reggio Calabria. E’ stato invitato anche il Sindaco di Siderno, Riccardo Ritorto, ultimo, in ordine di tempo, ad aver ricevuto minacce, alla riunione della Commissione contro la ‘ndrangheta, che si svolgerà mercoledì 15 febbraio alle ore 11.00, a Palazzo Campanella.

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