Palmi: tentata evasione di due ergastolani feriti due agenti

Palmi: tentata evasione di due ergastolani feriti due agenti

 

Due agenti di polizia penitenziaria del carcere di Palmi sono rimasti feriti dai proiettili sparati da due detenuti nel tentativo di fuga. I due esponenti di spicco della ‘ndrangheta – i fratelli Giuseppe e Pasquale Zagari – ergastolani in regime di massima sicurezza, hanno agito durante il trasferimento dal penitenziario di Palmi al tribunale di Reggio Calabria. Il loro piano è stato tuttavia sventato dai due poliziotti.

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Firma l’appello: Niente regali alle mafie, i beni confiscati sono cosa nostra

Firma l’appello: Niente regali alle mafie, i beni confiscati sono cosa nostra

Firma l’appello: Niente regali alle mafie, i beni confiscati sono cosa nostra

Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Un appello raccolto da tutte le forze politiche, che votarono all’unanimità le legge 109/96.

Si coronava, così, il sogno di chi, a cominciare da Pio La Torre, aveva pagato con la propria vita l’impegno per sottrarre ai clan le ricchezze accumulate illegalmente.

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Angela Napoli su beni confiscati: “inconcepibile l’assenso, dato al Senato”

Angela Napoli su beni confiscati: “inconcepibile l’assenso, dato al Senato”

 

Le misure di prevenzione patrimoniali hanno rappresentato una delle più efficaci attività di contrasto alle mafie.

Colpire gli interessi economici e le ricchezze delle mafie, acquisti con i traffici illeciti, è stata ritenuta importante attività di prevenzione che ha sempre inciso negativamente sullo stesso “essere” uomo di mafia.

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Mafia, arrestato il boss Domenico Raccuglia.

Mafia, arrestato il boss Domenico Raccuglia.

Inutile il suo ultimo disperato tentativo di fuga

Mafia, arrestato il boss Domenico Raccuglia. Maroni: “Era di fatto il numero due di Cosa Nostra”

Roma – (Adnkronos/Ign) – Tra i trenta latitanti più pericolosi d’Italia, si nascondeva da quindici anni. Braccio destro di Brusca, è stato individuato a Calatafimi nel trapanese. Tra i numerosi ergastoli deve scontare anche quello per l’omicidio del piccolo Di Matteo, ucciso e sciolto nell’acido perché figlio di un collaboratore di giustizia.

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Don Ciotti: «No alla norma sulla vendita dei beni confiscati alla mafia»

Don Ciotti: «No alla norma sulla vendita dei beni confiscati alla mafia»

La finanziaria

Don Ciotti: «No alla norma sulla vendita dei beni confiscati alla mafia»

«Tradito l`impegno assunto con la legge sull’uso sociale. C’è il rischio di renderli alle organizzazioni criminali»

MILANO – Appello pubblico di don Luigi Ciotti a tutte le forze politiche affinchè «la Camera cancelli la norma sulla vendita dei beni confiscati» ai boss mafiosi introdotta dal Senato nella legge finanziaria.

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CONFINDUSTRIA: CALABRIA, AL VIA LA CAMPAGNA CONTRO IL ‘PIZZO’

CONFINDUSTRIA: CALABRIA, AL VIA LA CAMPAGNA CONTRO IL ‘PIZZO’


AGI) – Catanzaro, 13 nov. – La Confindustria Calabria dice di no al pizzo e lo fa attraverso una campagna illustrata questa mattina al procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, nel corso di un incontro che si e’ svolto a Catanzaro. “Io il pizzo non lo pago” e’ lo slogan utilizzato dagli imprenditori calabresi che hanno avviato l’iniziativa anche attraverso campagne pubblicitarie. E per contrastare il fenomeno gli imprenditori avvieranno denunce collettive, grazie al sostegno dell’associazione di categoria.

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Eletto nel Comitato costitutivo nazionale il Difensore Civico di Siderno

Eletto nel Comitato costitutivo nazionale il Difensore Civico di Siderno

Eletto nel Comitato costitutivo nazionale il Difensore Civico di Siderno

Giuseppe Monteleone- Anna Vitello- Vincenzo Bruzzese

Si è svolta a Matera, venerdì 6 e sabato 7 novembre c.a., l’assemblea dei Difensori Civici dell’Italia Meridionale sul tema Un sistema di difesa civica a rete, ispirato a principi di indipendenza, obbligatorietà, prossimità” .

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Omicidio Rosarno, ipotesi vendetta

Omicidio Rosarno, ipotesi vendetta

Omicidio Rosarno, ipotesi vendetta


Reggio Calabria. Ipotesi vendetta alla base dell’omicidio compiuto ieri sera (erano circa le 18) a Rosarno. Vittima un meccanico di 67 anni, Biagio Vecchio, ucciso dinnanzi la sua officina, posta sulla statale 18. Secondo una prima ricostruzione dei poliziotti del Commissariato di Gioia Tauro, a sparare contro l’uomo sarebbe stato uno sconosciuto che ha esploso almeno 4 colpi di fucile calibro 12, caricato a pallettoni. Il killer si è poi allontanato a bordo di un’autovettura, dove ad attenderlo probabilmente c’era un complice.

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