Il 21 marzo a Chieti in 1.800 urlano «Odio la mafia»

Centro storico invaso dagli studenti di diciotto scuole La preside del Gonzaga: «Un’emozione grandissima»

chieti

di Arianna Iannotti

CHIETI. Un corteo di 1800 ragazzi per urlare no alla mafia ed aprire le braccia alla legalità.

Nel primo giorno di primavera, studenti delle elementari, medie e superiori, si sono ritrovati uniti in un percorso di approfondimento a 360 gradi su cosa significa rispettare la legge, un percorso didattico fatto durante l’anno grazie all’associazione Libera di don Luigi Ciotti.

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21 Marzo 2016- XXI Giornata Della Memoria, in ricordo delle Vittime Innocenti delle Mafie. Europa, Italia, Siderno.

foto borromei testa corteo

Eravamo in trentamila a Messina a ricordare le Vittime Innocenti delle Mafie e contemporaneamente in tremila Città Italiane ed Europee come Parigi e Bruxelles ed anche in Svizzera, a Losanna.
Alle oltre tremila Città, si sono aggiunte migliaia di scuole di ogni ordine e grado. Abbiamo voluto ricordarli Tutti, leggendo in contemporanea i loro nomi, un lungo elenco di oltre 900 Persone.
“Loro sono morti perchè noi non siamo stati abbastanza vivi”, era uno del tanti striscioni, portati da migliaia di giovani, che con grandi sacrifici, hanno voluto raggiungerci a Messina.
Abbiamo voluto ricordarli tutti e non solo quelli Italiani, abbiamo voluto ricordare anche le Vittime del Messico e dell’Argentina.
Abbiamo Voluto ricordarli Tutti, Italiani e Stranieri perchè così abbiamo voluto. Don Ciotti, ha anche e giustamente voluto ricordare, quattordici Studenti Universitari del progetto Erasmus, Italiani e Stranieri, morti in Spagna, in un incidente stradale.
Un lutto che ha colpito l’Europa, hanno dichiarato diversi Capi di Stato. In segno di questo lutto, sono state sospese tutte le attività parlamentari in Europa.
Mentre tutto questo accadeva, nella Città di Siderno, si svolgeva un Consiglio Comunale, convocato nei giorni precedenti, dal presidente del consiglio comunale di questa città, per il giorno 21 Marzo, per parlare di …spazzatura.

….fra luci ed ombre tutto già qui si è contraddetto è così strana questa città chi l’avrebbe detto?

Siderno, 22 marzo 2016.
Scritto da Mario Congiusta, papà di Gianluca,Vittima Innocente della ‘ndrangheta.

BENTIVOGLIO, un’antimafia sociale senza colore politico. CANNIZZARO (cdl)

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di FRANCESCO CANNIZZARO – (rep) L’ennesimo attentato all’imprenditore Tiberio Bentivoglio dimostra, ancora una volta, come non esista lo Stato per chi denuncia, per chi si oppone alla ‘ndrangheta e crede in quella legalità per la quale tutti insieme dovremmo lottare affinché venga rispettata.

Durante la riunione di ieri pomeriggio del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocata dal prefetto Claudio Sammartino, è stato ribadito che lo Stato non arretra ma rilancia con maggiore determinazione e forza, è presente ed è vicino alla comunità.

Ma al cittadino non sembra così.Lo Stato in che misura e con quali scelte sta sostenendo l’imprenditore reggino Bentivoglio, un uomo che non si è piegato al racket e che hanno pure tentato di ammazzarlo, che doveva, anzi dovrebbe, essere da esempio ad altri commercianti, professionisti, imprenditori, tutti vittime ancora oggi della continua pressione da parte della criminalità organizzata.

Ieri sera, la comunità civile si è stretta attorno al commerciante, avviando anche una raccolta fondi. Un’iniziativa di straordinario significato voluta da Noi, dalla gente perbene, da quella comunità locale sana, viva, solidale che vuole lanciare un messaggio positivo di “rinascita” e di ripartenza.

Ma mi chiedo: perché bisogna ricorrere a questa raccolta e non debba rispondere quello Stato che non è stato capace di tutelarlo? La ‘ndrangheta si combatte in tutt’altro modo: la si contrasta facendo squadra, avendo sempre la forza dello Stato sul territorio, parlandone ma anche mobilitando una grande antimafia sociale.

L’anti ‘ndrangheta non ha colore politico. Le mafie si rafforzano su quel “silenzio complice” che noi tutti dobbiamo eliminare. E per farlo serve una grande antimafia sociale seguita da una buona informazione con messaggi chiari che eliminano gli stereotipi di una criminalità in continua espansione ed evoluzione che necessita urgentemente di sistematicità degli interventi. Sono vicino all’imprenditore Bentivoglio e a tutti coloro che dicono “no alla ‘ndrangheta” e malgrado la tentazione di mollare tutto, dico a Tiberio di non farlo, di non fermarsi perché se lo facesse, vorrebbe dire al mondo che ha vinto, ancora una volta, la ‘ndrangheta. Una sconfitta ed una resa sociale che Reggio e la Calabria dovranno impedire.

Francesco Cannizzaro, Capogruppo Cdl, Consiglio regionale Calabria

 fonte: stretto Web

Incendio distrugge deposito di Tiberio Bentivoglio

Le fiamme si sono sprigionate ieri sera a Reggio Calabria. Nonostante l’immediato intervento dei Vigili del fuoco, tutta la merce è andata distrutta. Indagini affidate alla polizia

incendio tiberio

REGGIO CALABRIA Un incendio ha completamente devastato i magazzini della sanitaria Sant’Elia di proprietà del testimone di giustizia Tiberio Bentivoglio, l’imprenditore antimafia da anni in prima linea contro il racket.

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