I trecento miliardi che lo Stato non vuole Mafiosi, corrotti ed evasori ringraziano

I trecento miliardi che lo Stato non vuole Mafiosi, corrotti ed evasori ringraziano

I trecento miliardi che lo Stato non vuole
Mafiosi, corrotti ed evasori ringraziano

Tanto vale l’economia nera italiana. Recuperarne una parte è possibile e alleggerirebbe i sacrifici di famiglie e pensionati. Tra le proposte non accolte dal governo Berlusconi, la ritassazione dei capitali scudati e norme più severe per rompere il sistema delle mazzette. Mentre il nuovo codice contro la criminalità organizzata ostacola la confisca dei beni

Trecentotrenta miliardi di euro ogni anno, un oceano di soldi. Dove si potrebbe andare a pescare, in un momento in cui il governo vara una manovra che promette almeno tre anni di lacrime e sangue, con più tasse e drastici tagli alla spesa pubblica. E’ l’oceano dell’economia illegale italiana. In dettaglio: 150 miliardi, il fatturato della criminalità organizzata, secondo la Commissione parlamentare antimafia (e 180 mila posti di lavoro persi al Sud, secondo il Censis); 60 miliardi il costo pubblico della corruzione secondo la Corte dei conti, cioè mille euro tondi a cittadino, neonati compresi; 120 miliardi di evasione fiscale, stima il ministero dell’Economia, con l’Italia al primo posto in Europa per la quota di reddito non dichiarato, il 51,1 per cento secondo un recente studio di Krls-Network of Business Ethic.

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Una boccata di libertà

Una boccata di libertà

il quotidiano

lunedì 15 agosto 2011

Il diario di una giovane fiorentina, Anna Luce Giorgi, sull’esperienza vissuta nella locride nei terreni confiscati alle cosche

Anna Luce

Una boccata di libertà

L’esperienza in uno dei campi della legalità di Libera

“La marcia della memoria il momento più toccante”

Ci sono viaggi estivi che vanno al di là della semplice conoscenza di un posto nuovo, ci sono curiosità che vanno oltre il mero incontro con persone nuove; il campo di “E!State Liberi!” a Gioiosa Jonica è stata una di quelle esperienze che ha concesso di vivere un passo “oltre” la meta scelta per la vacanza scolastica, le ferie lavorative o, perché no, un luglio da pensionato.

18 persone (tra i 16 e i 65 anni) da tutta Italia, con mente aperta e mani pronte, due encomiabili guide di Libera Locride (Francesco Riggitano e Luca Giuseppe Ritorto) e un accompagnatore prezioso, testimone vivo del sangue versato in Calabria (Mario Congiusta), questa è stata la composizione del gruppo che ha lavorato coeso e discusso “Liberamente” dal 18 al 27 luglio (la maiuscola non è solo formale quando si parla dell’Associazione Libera, contro le mafie).

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Grazie ai ragazzi di “Estate libera” ripulito il monumento di Congiusta

Grazie ai ragazzi di “Estate libera” ripulito il monumento di Congiusta

Rigitano: «Diffondiamo una cultura fondata su legalità e senso civico»

Aristide Bava
SIDERNO
Significativa iniziativa dei ragazzi di “Estate liberi”, i 54 giovani che partecipano al campo scuola di “Libera” che si sta svolgendo a Gioiosa Jonica. I volontari ieri mattina armati di scope e rastrelli hanno titalmente riassettato la vasta zona di Siderno su cui sorge il monumento in memoria di Gianluca Congiusta e delle altre vittime delle mafie. I 54 ragazzi (provenienti da varie regioni d’ Italia) hanno fatto un ottimo lavoro, per puro spirito di volontariato, al pari di quello che fanno lavorando sui terreni confiscati e nei luoghi simbolo della presenza mafiosa. Tra l’altro nell’area bonificata i ragazzi hanno anche conosciuto Mario e Donatella Congiusta, genitori di Gianluca.

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Grazie ai ragazzi di “Estate libera” ripulito il monumento di Congiusta


Grazie ai ragazzi di “Estate libera” ripulito il monumento di Congiusta
Rigitano: «Diffondiamo una cultura fondata su legalità e senso civico»


Aristide Bava
SIDERNO
Significativa iniziativa dei ragazzi di “Estate liberi”, i 54 giovani che partecipano al campo scuola di “Libera” che si sta svolgendo a Gioiosa Jonica. I volontari ieri mattina armati di scope e rastrelli hanno titalmente riassettato la vasta zona di Siderno su cui sorge il monumento in memoria di Gianluca Congiusta e delle altre vittime delle mafie. I 54 ragazzi (provenienti da varie regioni d’ Italia) hanno fatto un ottimo lavoro, per puro spirito di volontariato, al pari di quello che fanno lavorando sui terreni confiscati e nei luoghi simbolo della presenza mafiosa. Tra l’altro nell’area bonificata i ragazzi hanno anche conosciuto Mario e Donatella Congiusta, genitori di Gianluca. Ad assistere ai lavori dei giovani c’era anche l’assessore all’ambiente Angelo Alvaro, al quale poco dopo si è aggiunto l’imprenditore Marcello Attisano uno dei cinque responsabili dei gruppi di lavoro del Corsecom.
Al termine delle operazioni di pulizia delle strade adiacenti e quando anche i fiori alla base della colonna issata a ricordo delle vittime di mafia, erano stati potati e l’erbaccia strappata anche dai bordi della strada tutto intorno, i ragazzi si sono presi per mano ed hanno osservato insieme un minuto di silenzio. In particolare, per Gianluca Congiusta, il giovane che proprio in quel luogo ha trovato la morte. È seguito un applauso, lungo e ritmato. L’improvvisata cerimonia è stata seguita anche da un buon gruppo di cittadini sidernesi. La giornata della delegazione di” Estate liberi” è continuata con un lungo giro per le vie della città prima di concludersi con un momento di dialogo all’aperto che si è svolto nei pressi del municipio.
Il campo scuola di “Libera”, che ha per sede Gioiosa Jonica, dura di norma otto giorni (i 54 giovani partiranno subito dopo ferragosto). Oltre al duro lavoro della manutenzione dei terreni confiscati (come è avvenuto venerdì a Gioiosa Jonica) il campo prevede attività di formazione e di confronto anche con personaggi autorevoli come magistrati, esponenti della politica e delle forze di Polizia, familiari delle vittime di ‘ndrangheta. La partecipazione operativa, proprio nei territori in cui la legalità fa più fatica ad emergere, diventa ancora più proficua perchè aiuta a capire meglio la mentalità esistente. Molti di questi ragazzi – è stato confermato da qualcuno di loro – sentono l’esigenza di parlare con la gente di questi luoghi per riflettere meglio sui temi della criminalità anche se essi stessi affermano che il bisogno di una maggiore educazione contro la criminalità, non esiste solo a livello meridionale ma è piuttosto una necessità di tutto il Paese.
Particolarmente soddisfatto, a conclusione della giornata Mario Congiusta, che ha seguito i ragazzi sin dal loro arrivo a Siderno, accompagnati dal responsabile della Locride di “Libera”, Francesco Rigitano. «È stata una bella giornata sociale – ha detto il padre di Gianluca – ed è stato piacevole vedere l’impegno di questi giovani che in maniera del tutto spontanea prestano la loro opera di volontariato. È segno che, ancora, nel nostro Paese c’è spazio per un futuro positivo».
Soddisfatto pure Francesco Rigitano: «Anche a Gioiosa – ha detto – questi hanno fatto un grande lavoro in alcuni terreni confiscati alla mafia; hanno avuto, nei giorni scorsi anche un incontro con don Luigi Ciotti che hanno seguito con grande interesse. Sono iniziative molto importanti che non ci stancheremo di ripetere».
Questo secondo campo di volontariato e di studio sui beni confiscati è stato organizzato dall’associazione “Don Milani” di Gioiosa insieme alla rete antimafia “Libera – coordinamento della Locride”. Fa seguito a una precedente esperienza che si è già sviluppata dal 18 al 27 luglio. I campi dell’associazione Don Milani si inseriscono in un panorama nazionale più ampio dei campi “Estate Liberi” organizzati in tutta Italia, da nord a sud, dalla rete antimafia Libera e che vedono coinvolti oltre quattromila ragazzi. «L’obiettivo principale dei campi – dice Francesco Rigitano – è diffondere una cultura fondata sulla legalità e sul senso civico che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio, e del ricatto».


Siderno, i ragazzi di Libera con scope e rastrelli sui luoghi simbolo della lotta alla mafia

 

 

 

Siderno, i ragazzi di Libera con scope e rastrelli sui luoghi simbolo della lotta alla mafia

Scritto da Christian Morello

Siderno – Dalle ore nove di questa mattina fino a pochi minuti fa i ragazzi che partecipano al campo scuola di Libera hanno portato a termine il riassetto della zona di Siderno ove sorge il monumento in memoria delle vittime delle mafie. Con in mano scope, rastrelli e pale, i 54 ragazzi provenienti da tutta Italia si sono dati ancora una volta da fare, nel puro spirito di questo campo il cui scopo è proprio quello di lavorare sui terreni confiscati e nei luoghi simbolo della presenza mafiosa.

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Don Luigi Ciotti incontra i vilontari dei campi antimafia di Libera-Don Milani

Don Luigi Ciotti ha incontrato i volontari dei campi antimafia di Libera

“Pronti al cambiamento”

Particolare attenzione è stata rivolta ai familiari delle vittime


di Maurizio Zavaglia

GIOIOSA IONICA – “Voi, per oggi, dimenticatevi la parola mafia. Ci porta fuori strada. Delle organizzazioni criminali che inquinano l’Italia non è che una parte.”

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Don Luigi Ciotti incontra i vilontari dei campi antimafia di Libera-Don Milani

Don Luigi Ciotti ha incontrato i volontari dei campi antimafia di Libera

“Pronti al cambiamento”

Particolare attenzione è stata rivolta ai familiari delle vittime

di Maurizio Zavaglia

GIOIOSA IONICA – “Voi, per oggi, dimenticatevi la parola mafia. Ci porta fuori strada. Delle organizzazioni criminali che inquinano l’Italia non è che una parte.”

E’ uno dei passaggi che Luigi Ciotti, presidente di Libera, ha rivolto ieri agli oltre cinquanta volontari che sono arrivati a Gioiosa Ionica per partecipare ad un campo di lavoro sui beni confiscati. Queste esperienze di
volontariato vengono definite dal sacerdote veneto trapiantato a Torino “un segno importante che è possibile sottrarre i patrimoni alle organizzazioni criminali e mafiose”, anche se si auspica che “sia possibile arrivare anche
alla sottrazione ed all’uso sociale dei beni dei corrotti.

La convenzione di Strasburgo contro la corruzione pubblica in Italia non viene applicata ”. Ciotti è un fiume in piena ed i volontari lo seguono con grande attenzione. “La gente di questi territori deve sentire che quello che gli è stato tolto con la violenza e spesso anche con il sangue gli viene restituito”, ma batte il tasto sulle difficoltà che si incontrano per il concreto utilizzo dei beni confiscati, a causa di “ipoteche bancarie, occupazioni che persistono, ostacoli burocratici vari”.

Particolare attenzione la rivolge, poi, ai familiari delle vittime, i quali “stanno scrivendo una pagina stupenda, fondamentale nella storia di questo Paese. Una pagina di grido di bisogno di verità e giustizia.
Persone che non si trasformano in vittime ma mettono in gioco la loro vita per moltiplicare questo bisogno di tutti noi, pronti al cambiamento”.

Il fondatore di Libera batte molto il tasto dell’importanza “di leggi giuste, la vera lotta alla mafia occorre farla a Roma”. Riporta anche la “sconcertante relazione del vicepresidente della Banca di Italia, sulle enormi dimensioni del riciclaggio di denaro sporco”. E si chiede quale destinazione venga data alle ingenti somme di denaro liquido sequestrato. “Chiediamo che venga usato prima di tutto per risarcire i familiari delle vittime – afferma sempre Ciotti – per i testimoni di giustizia e per far decollare i beni confiscati”. Più in generale, per ridare fiducia ai cittadini, “occorre trovare dei punti di riferimento coerenti, credibili, veri. Bisogna unire ciò che le mafie dividono, bisogna
fare in modo che le parole diventino fatti, realtà”. Di conseguenza, per Ciotti, “vi è una quota di responsabilità e impegno che ci appartiene. La prima dimensione etica che chiediamo agli altri dobbiamo chiederla a noi stessi”.
Molto partecipato il momento successivo, quando i volontari che partecipano al campo hanno posto domande e fatto considerazioni. Insieme gridano “vogliamo sporcarci le mani”. Il ventenne Giulio Asta, che arriva da Imola, cita Bob Dylan ed afferma “quante volte può un uomo girare la propria testa facendo finta di non vedere?”. Più in generale si raccoglie, tra questi giovani provenienti da tutta Italia, grande entusiasmo e voglia di partecipazione. Il
programma del campo intanto prosegue, fino alla conclusione prevista per la vigilia di ferragosto.

Diario dai campi di Libera-Don Milani- Secondo campo 1° giorno

Diario dai campi di:

 

 

 

 

 

Una giornata pulita


09 agosto

 

“ na nuci ‘nto saccu no scrusci ”

(Una noce da sola nel sacco non fa rumore.)

Il Filosofo del campo così descrive la prima giornata al campo di LiberaTerra di Gioiosa Jonica, in collaborazione con l’associazione Don Milani:

“Mi sento pulito, abbiamo pulito, è una giornata pulita.”


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ESTATE LIBERI 2011: OLTRE CINQUANTA GIOVANI DA TUTTA ITALIA AL DON MILANI DI GIOIOSA JONICA

ESTATE LIBERI 2011: OLTRE CINQUANTA GIOVANI DA TUTTA ITALIA

AL DON MILANI DI GIOIOSA JONICA

 

Parte oggi il secondo campo di volontariato e di studio sui beni confiscati “Estate Liberi” organizzato dall’associazione Don Milani di Gioiosa Ionica insieme alla rete antimafia Libera – coordinamento della Locride. Protagonisti del campo saranno 54 ragazzi provenienti da tutta Italia che per otto giorni uniranno l’impegno per mettere a posto il bene confiscato di Gioiosa Jonica e si formeranno sui temi dell’antimafia.

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