“Così nei campi di Libera impariamo a combattere la mafia”

“Così nei campi di Libera impariamo a combattere la mafia”

L VIAGGIO

“Così nei campi di Libera
impariamo a combattere la mafia”

I diari degli studenti che hanno trascorso l’estate nei terreni confiscati ai clan: “Coltiviamo la democrazia dove prima cresceva solo la criminalità”

di MARA CHIARELLI

Nelle stanze di “villa Screti”, a Torchiarolo, la puzza di fumo, testimone di nottate d’incontri, soldi sporchi e progetti illeciti, non si sente più. Tra sacchi a pelo e lenzuola di bucato, c’è l’odore dei pomodori appena raccolti, che resta appiccicato addosso. Se lo portano dietro quando vanno via, al termine dei dieci giorni di volontariato nei campi antimafia di Libera Terra, organizzati con Arci, Cgil e Spi (i pensionati della Cgil).

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Le donne sindaco della locride scuotono il PD sulla legalità

Le donne sindaco della locride scuotono il PD sulla legalità

L’INCHIESTA/7

Le donne sindaco della Locride
scuotono il Pd sulla legalità

Cinque vite sotto scorta per 800 euro al mese, sono tutte donne: Maria Carmela Lanzetta, Maria Teresa Collica, Elisabetta Tripodi, Carolina Girasole, Anna Maria Cardamone. La rabbia per i milioni accettati in Lazio: “Noi le spese le paghiamo di tasca nostra” 
 

di CONCITA DE GREGORIO

Questi sono posti dove le teste di maiale non si indossano ai toga party, te le lasciano mozzate sullo zerbino davanti a casa. “E’ un rito arcaico della ‘ndrangheta ma noi qui ci siamo nate e non ci lasciamo impressionare, lo sappiamo che è così”, dice Elisabetta Tripodi, sindaco di Rosarno. Dove l’indennità da sindaco, lo stipendio, è di 800 euro al mese che diventano “411 virgola 80 centesimi perché ne lascio la metà al comune per le spese sociali”. Sono paesi e città dove se il boss locale ti spara alla macchina ti danno la scorta, ma  –  spiega Carolina Girasole, sindaco di Isola Capo Rizzuto – “io non l’ho voluta la scorta, ho detto la scambio per due funzionari bravi per i comune, due giovani assunti per concorso. Risultato: mi hanno tolto la scorta e non mi hanno dato i funzionari”. Il giornale del mattino arriva anche a Decollatura, confine con Lamezia Terme: quando il sindaco Annamaria Cardamone legge l’intervista al capogruppo Pd alla Regione Lazio Esterino Montino, suo collega di partito, che dice insomma, quei due milioni di contributi per le spese erano disponibili, non li potevamo mica dare indietro, ecco quando legge questo il sindaco mormora la cifra due volte poi dice “io le spese le pago di tasca mia, se faccio l’avvocato e compro un libro me lo pago, perché se faccio il sindaco me lo deve pagare la comunità? E’ un lavoro, fare politica, non è mica una rendita”.

Le primarie del centrosinistra bisogna guardarle anche da qui, fra la Calabria e la Sicilia: sono un altro spettacolo. Con gli occhi di questi cinque sindaci che hanno tutti 40 anni tranne uno, sono tutti laureati, tutti sotto minaccia di morte. Sono tutte donne, pensate pure che sia un caso.

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“Se la politica è debole la mafia è più forte”. Parola di Arcivescovo

“Se la politica è debole la mafia è più forte”. Parola di Arcivescovo

“Se la politica è debole la mafia è più forte”. Parola di Arcivescovo

Parla l’arcivescovo di Cosenza monsignor Salvatore Nunnari. La mafia sarà debellata? “Non la si può debellare senza elaborare e proporre convincenti criteri di comportamento alternativi”. E ancora: “La latitanza dei poteri pubblici rende forti gli arbitri e l’abusivismo”.

L’ arcivescovo di Cosenza monsignor Salvatore Nunnari

Monsignore è già passata un’altra “festa” (il riferimento è alla festa della Madonna della Consolazione di Reggio Calabria che si tiene ogni anno, il secondo sabato del mese settembre): la processione con la sua solennità, la partecipazione devota della gente, i portatori e il loro impeto che trascina e coinvolge. E, come ogni anno, i giornali commentano: mai tanta gente come quest’anno! La festa di settembre sembra vissuta sempre più intensamente: ovunque è un fiume inarrestabile; giovani e meno giovani, uomini e donne. A guardarsi intorno vien da  pensare che non ci sia più neppure l’ombra di un solo credente…Ma poi sarà davvero così?

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LETTERA APERTA A MARIO CONGIUSTA: “CARO MARIO, INVOCO IL TUO PERDONO”

LETTERA APERTA A MARIO CONGIUSTA: “CARO MARIO, INVOCO IL TUO PERDONO”

LETTERA APERTA A MARIO CONGIUSTA:

“CARO MARIO, INVOCO IL TUO PERDONO”

 

Giovanni Maiolo

Ti chiedo scusa da amico, perché dovrei ricambiare la tua amicizia con un sostegno più costante alle tue giuste battaglie per la legalità e la giustizia. “Legalità” per chi crede nella “disobbedienza civile” è un concetto delicato, ma in Calabria legalità ha indubbiamente un significato rivoluzionario, cioè quello di stare dalla parte dello Stato, cioè di tutti noi, contro la feccia dell’anti Stato.

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Mafiosi trattati da Cristiani-Esistono due Chiese

Mafiosi trattati da Cristiani-Esistono due Chiese

Mafiosi trattati da cristiani-Esistono due Chiese

Rosaria Schifani

di Franca Fortunato

NEL leggere gli interventi seguiti, su questo giornale, all’omelia del vescovo Fiorini Morosini in occasione della festa della Madonna di Polsi e alla lettera pastorale di monsignore Nunnari, mi sono tornate alla mente le parole che Rosaria Schifani pronunciò nel Duomo di Palermo il giorno dei funerali del marito Vito Schifani, l’agente morto, nella strage di Capaci, insieme a Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro.

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