Calabria, acqua rubata la guerra del lago malato

INCHIESTA

Calabria, acqua rubata
la guerra del lago malato

Una strana privatizzazione e gli affari della malavita: migliaia di persone costrette a combattere per un servizio fondamental. Il bacino artificiale dell’Alaco trasformato in un concentrato di veleni che arriva direttamente nelle case di PAOLO RUMIZ

Attenti. I tamburi delle acque libere rullano a Sud, nella penultima nocca del ditone calabro, sui monti chiamati “Le Serre”. È la lotta di migliaia di abitanti stanchi di una privatizzazione zoppa che, in una terra benedetta dalle migliori sorgenti della Penisola, li obbliga a bere un liquido alla candeggina. Li vedi in processione tra i boschi, silenziosi e furenti, a caccia delle antiche fontane per riempirsi il cofano con le bottiglie di sopravvivenza. Tutta gente che promette sfracelli ai referendum di giugno. Una miccia che inquieta il Palazzo e i padroni delle acque.
Non la vogliono. Quella cosa che esce dai rubinetti è – dicono – iperclorata, sa di ruggine e ha il colore del fango. E viene dalla diga più malavitosa d’Italia, quella dell’Alaco, tra Badolato e Serra San Bruno, famosa per essere costata il decuplo del previsto. Sono anni che la gente ha paura di quell’invaso, ma negli ultimi mesi un balletto di ordinanze di non potabilità (quella di Vibo Valentia è durata 106 giorni!) poi revocate a macchia di leopardo, o reiterate all’interno della stessa rete, ha esasperato il problema, e ora il “tam-tam” corre anche sul web, contesta le rassicurazioni dei gestori, buca il silenzio di chi ha paura.

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‘Ndrangheta-Operazione “Circolo Formato”-Arrestato Sindaco Marina di Gioiosa e tre assessori

‘Ndrangheta. Operazione “Circolo Formato”, 40 arresti fra cui un poliziotto

‘NDRANGHETA: ANCHE UN POLIZIOTTO FRA I 40 ARRESTATI


Reggio Calabria, 3 maggio 2011 – C’e’ anche un agente di polizia fra le persone arrestate nell’ambito dell’operazione per l’esecuzione di 40 ordinanze di custodia cautelare in carcere scattata stamani a carico di presunti esponenti della cosca Mazzaferro di Marina di Gioiosa Ionica (Rc). I provvedimenti del gip, richiesti dalla DDA di Reggio Calabria, sono stati eseguiti dalla squadra mobile della questura reggina, dal commissariato di Siderno e dallo Sco.

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Intimidazioni Panetta, solidarietà di Mario Congiusta

Intimidazioni Panetta, solidarietà di Mario Congiusta

“Diciamo un fermo no alla ‘ndrangheta per non perdere la nostra libertà. Condanniamo il vile atto intimidatorio nei confronti del candidato a Sindaco Domenico Panetta e di piccoli imprenditori”.

Sono le parole di Mario Congiusta, Presidente Associazione Gianluca Congiusta Onlus.

“Abbiamo appreso questa notizia sabato, mentre ci apprestavamo a presentare ‘ndrangtown, l’ultimo libro di Paola Bottero.

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Minacce al Presidente Bruno Muscolo

Minacce a Muscolo, le ipotesi Quattro giorni fa gli ergastoli comminati ai presunti killer di Bruzzano


Rocco Muscari
Locri
Vigile e preciso nelle udienze, scrupoloso nei provvedimenti e attento al buon funzionamento dell’attività della Corte. È il presidente Bruno Muscolo, titolare dell’Assise di Locri che ieri mattina è stato oggetto di una minaccia alla vita, giunta per lettera, alcuni giorni dopo aver letto il dispositivo della sentenza con la quale sono stati condannati alla pena dell’ergastolo Alessandro Rodà e Francesco Talia, ritenuti colpevoli dell’assassinio di Giuseppe Sculli, alias “u pitaci”, la sera del 16 febbraio del 2007. Un processo con tante difficoltà dibattimentali, le stesse di tanti altri altri procedimenti penali, e l’ultimo in ordine di tempo giunto a sentenza, per il quale il presidente Muscolo, in quella occasione assistito dal giudice a latere Angelo Ambrosio, si è prodigato a condurre con la massima attenzione, mantenendosi nelle forme di garanzia dovute a un’istruttoria dibattimentale, in particolare nel corso dell’escussione dei testimoni, alcuni particolarmente difficili da condurre, anche per la palese reticenza manifestata nel corso dell’esame.

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I reati prescritti con il processo breve

I reati prescritti con il processo breve

CLINICA SANTA RITA

– Tra il 2005 e il 2008, a Milano, presso la Clinica Santa Rita, venivano effettuati interventi abnormi e invasivi su pazienti eseguiti ‘in totale disprezzo delle condizioni di fragilità’ del malato.

– Le accuse sono di truffa, falso ideologico, falsificazione delle cartelle cliniche e sopratutto, una serie di interventi inutili o dannosi che hanno provocato lesioni gravi o gravissime per circa novanta persone, oltre alla morte di cinque pazienti. Infatti, tra le accuse mosse agli indagati (in tutto, non meno di diciotto), figura anche l’omicidio volontario aggravato da crudeltà.

– Tutti gli imputati sono incensurati, tutti potranno beneficiare della prescrizione breve. Le vittime non avranno mai giustizia.

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Processo breve: sì della Camera che offende la memoria delle vittime

Processo breve: sì della Camera che offende la memoria

famigliari vittime alla fiaccolata

Diversi comitati, dai parenti delle vittime della casa dello studente dell’Aquila, ai parenti delle vittime dell’incidente ferroviario nella stazione di Viareggio, ma anche le vittime dei reati societari come Cirio e Parmalat, si sono radunati davanti a Montecitorio per opporsi al “Processo Breve”. Temono il provvedimento che potrebbe vedere cancellati i processi suller esponsabilità delle morti causate dai crolli del terremoto. Vedono presentarsi davanti ai loro occhio uno spettro che li accomuna ad altri famigliari, da quelli di Viareggio, a quelli della ThyssenKrupp. Una protesta composta, ma arrabbiata, quando la maggioranza prima ha bocciato l’emendamento presentato da Pd, Idv e Fli per stralciare i processi sensibili dall’applicabilità della nuova normativa, poi ha votato il processo breve.

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Frode milionaria a San Luca

La Guardia di Finanza ha segnalato alla Corte dei Conti la cooperativa “Valle del Bonamico”
Frode milionaria a San Luca
Le serre finanziate con i fondi della Comunità europea non sono state ultimate


di GIOVANNI VERDUCI

SIDERNO – Con i soldi ottenuti dalla Comunità europea avrebbero dovuto realizzare alcune serre, ma i lavori non
sarebbero mai stati portati a termine e, quindi, gli uomini della Guardia di finanza hanno provveduto a segnalare alla Corte dei conti ed alla Regione Calabria l’ennesima frode.

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Ventimiglia, Tunisia

Ventimiglia, Tunisia

di Matteo Zola

Il treno delle 23.31 proveniente da Roma è in arrivo al binario quattro. La voce gracchiante echeggia nella umida notte ligure. La stazione di Ventimiglia aspetta, in silenzio. Dal treno scendono ottanta migranti, probabilmente di origine tunisina. Erano attesi, già nella notte di lunedì erano arrivate in questo estremo lembo d’Italia altre duecento persone. Sono qui di passaggio, vogliono andare in Francia dove hanno parenti e amici ad attenderli. Ma non possono, perché la Francia ha alzato il muro e li respinge in Italia. Inutili i tentativi di varcare la frontiera: una camionetta della gendarmerie è presto sul posto, li prende e accompagna al di là del confine, di nuovo in Italia. Ma ad ogni respingimento, un nuovo tentativo, scavalcando la massicciata della stazione. Qualcuno sfugge alla fitta rete della polizia francese ma la gran parte resta piantata qui, al valico di San Ludovico. Ventimiglia, la fine del sacco, opposto capo di una strada iniziata a Lampedusa.

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Sciopero della fame per la tutela dei diritti civili

Da Giovanni Maiolo riceviamo e pubblichiamo

SCIOPERO DELLA FAME per la tutela dei diritti civili


Giovanni Maiolo


Le politiche messe in atto dal governo italiano nei confronti dei migranti fanno inorridire. Il reato di clandestinità, i lager, i respingimenti verso la Libia di quel pazzo criminale amico di Berlusconi che si chiama Gheddafi ( c’è un solo nome per definire tutto questo ed è BARBARIE) sono state solo l’inizio.

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Ingresso libero

‘Dopo il carcere, contro i pregiudizi’, incontro per riflettere al Forte Malatesta

Riflettere sul reinserimento degli ex detenuti nella società: è questo il tema del convegno “Ingresso libero” in programma per sabato 26 marzo alle ore 17 presso il Forte Malatesta di Ascoli Piceno.

L’iniziativa, promossa dall’associazione Betania e dalla Caritas Diocesana, con la collaborazione del Comune e della Fondazione Cassa di Risparmio, vedrà la partecipazione del direttore di Caritas Italiana Don Vittorio Nozza, della direttrice del carcere di Marino del Tronto Lucia Difeliciantonio, dei responsabili di “Prison Fellowship” Marcella Reni e Carlo Paris, di Mario Congiusta dell’associazione “gianlucacongiusta.org”.

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