Sciopero della fame per la tutela dei diritti civili

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Da Giovanni Maiolo riceviamo e pubblichiamo

SCIOPERO DELLA FAME per la tutela dei diritti civili


Giovanni Maiolo


Le politiche messe in atto dal governo italiano nei confronti dei migranti fanno inorridire. Il reato di clandestinità, i lager, i respingimenti verso la Libia di quel pazzo criminale amico di Berlusconi che si chiama Gheddafi ( c’è un solo nome per definire tutto questo ed è BARBARIE) sono state solo l’inizio.

Maroni voleva fermare le migrazioni, ignorando la Storia e ogni logica razionale, ed ora si trova a gestire l’emergenza Lampedusa e lo fa nel peggiore dei modi. Si comincia a parlare di eventuali respingimenti di massa, che violerebbero drammaticamente, ancora una volta, il diritto internazionale.

Anche per queste ragioni è in sciopero della fame già da giorni Giacomo Sferlazzo, lampedusano, artista, amico, compagno di strada per la difesa dei diritti civili. Sento il bisogno di fare qualcosa anche io, per questo mi unirò alla sua protesta.

Per alleviare il dramma di Lampedusa la Locride dell’accoglienza, di Caulonia e Riace, per bocca del sindaco Ilario Ammendolia, si è offerta per l’ennesima volta di dare una mano rimanendo per ora inascoltata, perché si preferisce rinchiudere i migranti dietro al filo spinato di Mineo e alle mille gabbie per animali dei vari centri di identificazione ed espulsione.

Domani alle 13 consumerò l’ultimo pasto, poi smetterò di mangiare:

·         Perché bisogna trovare una soluzione umana al dramma di Lampedusa, cominciando dall’accogliere la proposta di Ammendolia di mandare una parte di coloro che affollano Lampedusa nella Locride, che si è dichiarata disponibile ad aiutare in questo momento difficile;

·         Per tutti i migranti costretti a diventare briganti a causa di leggi ingiuste come l’abominevole reato di clandestinità;

·         Contro ogni eventuale respingimento, che viola il diritto internazionale ed ogni senso di umanità;

·         Per tutti colori, compresi i migranti che negli anni scorsi sono stati accolti nello Sprar di Caulonia, che pur avendone diritto si sono visti negare qualunque forma di protezione impedendogli di avere una vita normale e costringendone troppi a vivere di espedienti;

·         Per dare sostegno a quelli come Giacomo che non fanno comizi ma si mettono in gioco direttamente contro i signori del denaro e della razza;

·         Per dire che viviamo in un’Italia di cui ci stanno facendo vergognare, tra puttane di lusso e corrotti che comandano.

Per tutte queste ragioni, che spero vogliate diffondere, comincerò uno sciopero della fame.

Caulonia – 29 marzo 2011

Giovanni Maiolo

Cittadino incazzato di un mondo ingiusto

 

Mario Congiusta e Giacomo Sferlazzo

L’associazione Gianluca Congiusta Onlus,è vicina agli amici Giovanni Maiolo e Giacomo Sferlazzo.

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Io non ho paura

Una canzone di Sferlazzo Giacomo dalla collina sul porto di Lampedusa dove sono accampati i migranti.