Narcotraffico gestito dalla ‘ndrangheta: i nomi dei 41 arrestati

 

Operazione contro il narcotraffico gestito dalle cosche della ‘ndrangheta. Quaranta persone sono state arrestate in Italia e all’estero nell’ambito dell’operazione denominata “Crimine 3” in Calabria, Sicilia, Lazio e Lombardia. Cinque trafficanti sono stati localizzati in Spagna ed Olanda. Le indagini hanno delineato compiutamente la struttura del cartello calabrese implicato nel narcotraffico, costituito da un consorzio tra le cosche: Jerino di Gioiosa Ionica, Aquino di Marina di Gioiosa Ionica, Bruzzese di Grotteria, Pesce di Rosarno e i Commisso di Siderno nonché da soggetti collegati alla siciliana Cosa nostra ed in particolare alla famiglia di Carini in provincia di Palermo. Richiesto l’arresto di altre tre persone in Colombia, Venezuela e Stati Uniti. Dalle indagini è emerso il controllo delle cosche sul porto di Gioia Tauro per l’arrivo della droga.

Luigi Agostino, 48 anni di Gioiosa Ionica; Rocco Agostino, 29enne residente a Marina di Gioiosa Ionica; Vincenzo Bruzzese, 45 anni già detenuto; Rocco Commisso, 39enne di Siderno;Edmond Como, 36 anni detenuto residente a Ponte Lambro (CO); Calogero Gallina, 34enne localizzato negli U.S.A.; Giuseppe Gallina, 65 di Carini (PA); Rinaldo Gangeri, 50enne di Reggio; Giovanni Gentile, 30 anni di Locri; Wierdjanandsing Gopal, 42 anni, arrestato in Olanda; Giuseppe Andrea Grasso, 43enne di Acireale (CT); Giuseppe Jerinò, 59 anni di Gioiosa Ionica; Roberto Domenico Jerinò, 57 anni; Rinaldo La Face, 48 anni nato a Isola di Capo Rizzuto (KR) residente a Segrate (MI); Luis Ernesto (Miguel), Lara Alvarez 40 enne arrestato in Spagna; Luis Leander (Liche) Lara Alvarez 43enne nato in Colombia); Luis Mario (Josè) Lara Alvarez 41 anni; Rosario Lentini, 51enne di Isola di Capo Rizzuto; Antonio Loccisano, 64 anni di Gioiosa Ionica; Giulio Loccisano, 62 anni; Giuseppe Loccisano, 37 anni; Carlo Luciano Macrì, 49 anni di Siderno; Luigi Manfredi, 37enne detenuto di Crotone; Ilario Manno, 34enne detenuto di Siderno; Mario Martino, 62 anni di Gioiosa Ionica; Vincenzo Mazzone, 30enne; Trees Soemintra Nohar, 47 anni (Suriname); Domenico Oppedisano, 81 anni di Rosarno già detenuto; Michele Oppedisano, 42enne detenuto; Michele Oppedisano, 41enne di Melicucco detenuto;Vincenzo Pesce, 52enne di detenuto; Aurelio Petrocca, 47 anni nato a Isola di Capo Rizzuto; Francesco Tonio Riillo, 23enne nato a Crotone detenuto; Vincenzo Roccisano, 59enne di Gioiosa Ionica (detenuto negli Stati Uniti); Edmundo José (Mundo) Salazar 41enne nato in Venezuela; Cristian Giovanbattista Sigilli, 32 anni di Taurianova; Rocco Sigilli, 64 anni; Sebastiano Stranges, 47 anni; Rocco Ursino, 35 anni di Gioiosa Jonica; Pasquale Giovanni Varca, 48 anni nato a Isola di Capo Rizzuto detenuto; Herman (Chino) Velez Balcazar 62 anni della Repubblica Domenicana.

I COSTI DELLA POLITICA IN CALABRIA

I COSTI DELLA POLITICA IN CALABRIA


Un consigliere regionale in Calabria, senza nessun incarico superiore, percepisce uno stipendio da 11.316,8 euro, composto per 8.508,71 euro dall’indennità netta e per 2.808,07 euro dai rimborsi. Ma basta poco per vedere lievitare i compensi. È sufficiente essere un componente dell’ufficio di presidenza del Consiglio o delle Commissioni per vedere la cifra salire anche di ulteriori 1.500 euro. Oppure essere capogruppo che, seppure non si percepisce un euro in più rispetto al consigliere regionale semplice, si va a gestire i flussi di riferimento per ogni singolo partito che crescono al crescere della forza politica del singolo raggruppamento.

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Armi da guerra e droga, in carcere due muratori della Locride

Armi da guerra e droga, in carcere due muratori della Locride

Reggio Calabria, 25 giugno 2011 –

Due muratori di Siderno sono stati arrestati dai carabinieri per detenzione illegale di armi clandestina, anche da guerra, e per coltivazione di canapa indiana.

In carcere sono finiti i fratelli Salvatore e Cosimo Sansalone, di 54 e 49 anni, entrambi gia’ noti alle forze dell’ordine.

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‘NDRANGHETA:DON CIOTTI,ROGO ULIVI NON FERMERA’AZZURRI CALCIO

‘NDRANGHETA:DON CIOTTI,ROGO ULIVI NON FERMERA’AZZURRI CALCIO

(ANSA) – GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA), 22 GIU –

”Non so se l’incendio possa essere legato all’arrivo della Nazionale di calcio e comunque non lo posso escludere, ma se dovesse essere cosi’ posso dire che il direttore generale della Figc, non appena ha saputo dell’atto intimidatorio alla coop Valle del Marro, mi ha telefonato per esprimere solidarieta’ ma anche per accelerare l’arrivo della Nazionale di Cesare Prandelli nella Piana”.

 

 

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L’associazione daSud promuove la fotografia contro le mafie

L’associazione daSud promuove la fotografia contro le mafie

Nasce dall’associazione giovanile daSud un concorso fotografico per raccontare la lotta alle mafie attraverso immagini e scatti inediti. Dal fumetto Lollò Cartisano, “l’ultima foto alla ‘ndrangheta” (Round Robin Editore) è tratta l’idea della rassegna chiamata “L’ultima foto alle mafie”. Agostino Cartisano era un fotografo ucciso in Calabria nel 1993 per mano della ‘ndrangheta. Vissuto a Bovalino (Reggio Calabria), egli visse il periodo dei sequestri (18 in pochi anni) delle cosche della Locride, e il 22 luglio 1993 fu aggredito e portato via. Il movimento “Bovalino libera” organizzato in primis dalla figlia di Lollò condusse a un risveglio delle coscienze e al pagamento di un riscatto di 200 milioni di lire, ma la cosca dei Cartisano con un colpo alla testa uccise il fotografo e seppellì il corpo ai piedi di Pietra Cappa.

 

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L’ecomafia non conosce crisi

IL DOSSIER

L’ecomafia non conosce crisi
Il record di reati è in Campania

Presentato il Rapporto Legambiente. Nel 2010 le organizzazioni criminali hanno incassato 19,3 miliardi di euro. Fra i traffici più vistosi i rifiuti, l’abusivismo edilizio, le frodi alimentari e i furti di opere d’arte. Campania sempre in testa alla classifica dell’illegalità ambientale seguita da Calabria, Sicilia e Puglia. Ma crescono gli illeciti anche in Lombardia

di MONICA RUBINO

ROMA – Come un virus, con diverse modalità di trasmissione e una micidiale capacità di contagio. Avvelena l’ambiente, inquina l’economia, mette in pericolo la salute delle persone, uccide in maniera brutale. Può nascere in provincia di Caserta o di Reggio Calabria, riprodursi a Milano, entrare in simbiosi con altre cellule a Berlino e Amsterdam, saldare il suo Dna con ceppi lontani, fino a Hong Kong. Nell’Italia che fa fatica a uscire dalla crisi c’è un’organizzazione che gode di ottima salute. E’ l’ecomafia, che non manca di liquidità perché nessuno si può rifiutare di pagare. Non ha bilanci in sofferenza perché, se nel 2010 gli incassi sono stati di poco inferiori rispetto all’anno precedente (19,3 miliardi di euro contro i 20,5 del 2009), è pur sempre in attivo. E’ il ritratto che emerge da “Ecomafia 2011”, il rapporto curato da Legambiente 1 per i tipi di Edizioni Ambiente e presentato oggi a Roma nella sede del Cnel.

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LA GERBERA CONQUISTA IL NORD-In un video ricordate le figure di Musella e Congiusta

Duecento giovani alla tre giorni di Riferimenti a Bardolino. Viaggio sul battello della legalità
LA GERBERA CONQUISTA IL NORD

Commovente incontro tra il procuratore Lombardo e il testimone di giustizia Ruello
In un video ricordate le figure di Musella e Congiusta

Duecento giovani alla tre giorni di “Riferimenti” a Bardolino. Viaggio sul battello della legalità La Gerbera conquista il Nord Commovente incontro tra il procuratore Lombardo e il testimone di giustizia Ruello Riferimenti antimafia, da sud a nord. Si è tinto di giallo il Lago di Garda per le giornate conclusive del percorso nazionale della “Gerbera Gialla 2011”, organizzato dal Coordinamento Nazionale Antimafia “Riferimenti”, che si sono svolte a Bardolino, in provincia di Verona, dal 26 al 28 maggio. E’ stata una esperienza di confronto che sarà difficile dimenticare. La simbologia della Gerbera gialla (fiore che racchiude un messaggio di memoria e insieme di reazione), che ritorna a fiorire nel mese di maggio, rappresenta la rinascita della vita ma anche di tante stragi: da Portella della Ginestra a Piazza della Loggia a Brescia, da Impastato a Basile, da Falcone a Musella e Congiusta. Duecento ragazzi meridionali sono saliti in delegazione e si sono uniti ai loro compagni del Nord con i quali hanno condiviso il Progetto annuale della Gerbera Gialla.

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‘ndrangheta leghista

STORIE

‘Ndrangheta leghista

La faida fra boss e la malavita a San Vittore Olona.

di Agostino Riitano

l televisore del circolo Reduci e combattenti di San Vittore Olona, nel milanese, è ancora lì, attaccato alla parete accanto all’ingresso. Come il 14 luglio del 2008, quando su quello schermo scorrevano le immagini della vittoria dell’italiano Leonardo Piepoli, allora 37enne, nella tappa pirenaica più dura del Tour de France. Poco dopo, alle 18.30, almeno quattro colpi di pistola P38 lasciarono a terra, cadavere, Carmelo Novella, 60 anni, detto ‘compare Nunzio’, problemi con la giustizia per associazione mafiosa, sulla testa un obbligo di dimora proprio a San Vittore e un divieto di espatrio.
«C’era tanta gente quel pomeriggio. Noi davamo in tivù il giro di Francia e mi ricordo la vittoria di un italiano», ha detto a Lettera43.it il titolare del circolo Reduci e Combattenti mentre preparava l’ennesimo bianchetto della giornata. Un euro e via. Altra ordinazione.
«ERA UNA PERSONA NORMALE». «Sì, conoscevo Carmelo Novella», ha spiegato. «Veniva spesso qui. Arrivava e se ne andava a piedi, abitava qui vicino. La solita partita a carta, i soliti amici. Insomma, una persona normale. Non mi sembrava particolarmente preoccupato».
Ma, forse, don Nunzio preoccupato lo era. Poche settimane prima non era stato invitato al matrimonio della figlia di uno dei boss più anziani e rispettati della Calabria, Rocco Aquino, di Marina di Gioiosa Jonica.
L’ESCLUSIONE AL MATRIMONIO. Nel linguaggio simbolico della ‘ndrangheta significa che sei morto. Fine della corsa. Due mafiosi, intercettati, lo dicono in un altro modo: «Compare Nunzio è stato licenziato». La sua colpa? Era un “traditore”, si era messo in testa di scindersi dalla Calabria.
«Sono Nunzio Novella, non ho bisogno di chiedere il parere a nessuno, non ho bisogno neanche di mandare l’imbasciata (messaggio, ndr) in Calabria», ripeteva con orgoglio.

Le confessioni del pentito

Ilda Boccassini.

(© La Presse) Ilda Boccassini.

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Ordigni negli ospedali: condannato nuovamente ex poliziotto Chiefari

Ordigni negli ospedali: condannato nuovamente ex poliziotto Chiefari

di Claudio Cordova – La Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria, presieduta da Bruno Finocchiaro, ha ribadito la sentenza di condanna nei confronti dell’ex poliziotto Francesco Chiefari, ritenuto responsabile del reato di strage. Chiefari è stato condannato

a 13 anni e 8 mesi di reclusione, al termine di una camera di consiglio protrattasi per circa due ore. L’uomo, classe 1972, è stato condannato perché ritenuto responsabile degli attentati dinamitardi perpetrati all’interno degli ospedali di Siderno e Locri, avvenuti nel dicembre 2006.

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