ARRESTATO IL BOSS GIUSEPPE DE STEFANO

Duro colpo alla ndrangheta

Arrestato il boss latitante Giuseppe De Stefano

Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria hanno arrestato nella citta' dello Stretto il boss Giuseppe De Stefano, di 39 anni. Il suo nome era inserito nell'elenco dei 30 latitanti piu' pericolosi diramato dal Ministero dell'Interno.

L'uomo era ricercato dal 2003. Sul suo capo pendevano diverse condanne, tra cui una definitiva, irrogata dal Tribunale di Messina, a 18 anni di reclusione. Giuseppe De Stefano e' figlio di Paolo, il capo della ndrangheta reggina assassinato il 10 ottobre 1985. Quell'uccisione fu la causa scatenante della seconda guerra tra cosche che provoco' oltre mille morti ammazzati. De Stefano si nascondeva in un'abitazione del rione Eremo, nella zona collinare di Reggio Calabria.

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OMICIDIO FORTUGNO I PM CHIEDONO QUATTRO ERGASTOLI

 OMICIDIO FORTUGNO

I pm chiedono quattro ergastoli
per i mandanti e l'esecutore

Il vice presidente del consiglio regionale della Calabria fu ucciso il 16 ottobre del 2005 a Rio di Locri. I pm Colamonaci e Andrigo hanno chiesto il carcere a vita per quattro esponenti della cosca Cordì

Locri, 9 dicembre 2008 – Ergastolo per Alessandro Marciano, accusato di essere il mandante dell’omicidio di Francesco Fortugno, il vice presidente del consiglio regionale della Calabria. E’ quanto hanno chiesto i pm Marco Colamonaci e Mario Andrigo durante il processo di primo grado in corte d’Assise a Locri, presieduta da Olga Tarzia. 

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Nel reggino sequestrati alla ‘ndrangheta beni per 6,5 milioni di euro

Nel reggino sequestrati alla 'ndrangheta beni per 6,5 milioni di euro

 Beni per sei milioni e cinquecentomila euro sono stati sequestrati a Carmelo Bruzzese, 59 anni, commerciante originario di Grotteria, in provincia di Reggio Calabria. Il provvedimento e' stato disposto dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Reggio Calabria, a seguito di complesse indagini eseguite dalla Direzione investigativa antimafia di Roma, in collaborazione col centro operativo della citta' dello Stretto.

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PROCESSO MAIORANO UNITI CONTRO LA MAFIA

Processo Maiorano. «Uniti contro la mafia»

 

Scritto da Alessandro Pagliaro – Il Quotidiano della Calabria 6/12/2008

 

 PAOLA – Con la decisione del 4 dicembre la Corte d’Assise di Cosenza ha emesso un provvedimento molto duro nei confronti degli imputati dell’uccisione di Tonino Maiorano, l’operaio forestale freddato a colpi di pistola nel luglio del 2001 da duekiller che avevano come obiettivo l’eliminazione del boss Giuliano Serpa. Tre sono stati gli ergastoli e due le condanne a 24 anni per coloro che nella preparazione dell’agguato hanno svolto un ruolo determinante. E’ un risultato che va ascritto senz’altro, anche all’impegno del magistrato Eugenio Facciolla, che è stato il primo a condurre le indagini, risalendo agli assassini e ai mandanti dell’omicidio.

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NDRANGHETA REGGIO CALABRIA ARRESTATO BOSS CATALDO A LOCRI

'NDRANGHETA: REGGIO CALABRIA, ARRESTATO BOSS CATALDO A LOCRI

Reggio Calabria, 6 dic. – (Adnkronos) – E' stato arrestato dalla polizia a Locri Antonio Cataldo, 44 anni, ritenuto uno dei capi dell'omonima cosca di 'ndrangheta. Era irreperibile da due mesi, quando gli e' stata notificata una pesante condanna emessa dal Tribunale di Paola al termine di un processo partito da un'operazione della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. E' stato riconosciuto colpevole dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga e armi. I poliziotti del commissariato di Siderno e della squadra mobile di Reggio Calabria lo hanno trovato nell'abitazione dei genitori. (Ink/Pn/Adnkronos)06-DIC-08 09:48

Easy Money sequestrati beni per 30 milioni

Easy Money, sequestrati beni per 30 milioni 

 Ville hollywoodiane con telecamere a circuito chiuso e campi da tennis, da considerarsi veri e propri bunker. A Grottaferrata, Frascati, Olgiata e Infernetto. Appartamenti a Roma, terreni a Latina, e terreni a destinazione agricola a Reggio Calabria. E ancora 21 auto di lusso tra cui una Ferrari, una Porsche, 4 Bmw ed altre veicoli di grossa e media cilindrata, un'imbarcazione da diporto di 18 metri, 6 società di capitale e una società di persone. È solo una parte dei beni sequestrati dagli inquirenti della questura di Roma nel corso dell'operazione 'Easy Money', per un valore di 30 milioni di euro, a disposizione di un'organizzazione criminale che si occupava del traffico internazionale di stupefacenti. A capo dell'organizzazione c'erano 5 pluripregiudicati tra cui anche un appartenente a Cosa nostra e uno della 'ndrangheta.

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BIMBO FERITO A MELITO ARRESTATI DUE MANDANTI KILLER

Il piccolo Antonio Laganà, 4 anni, era stato colpito lo scorso 6 giugno
a Melito Porto Salvo. L'obiettivo era un pregiudicato, per motivi di vendetta

'Ndrangheta, bimbo ferito per errore
arrestati i due mandanti del killer

MELITO PORTO SALVO (Reggio Calabria)

 Sono state arrestate dai carabinieri le due persone che erano ricercate per il ferimento di un bimbo di 4 anni, il 6 giugno scorso a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria. Il piccolo Antonino Laganà, era rimasto vittima, per errore, di un agguato di 'ndrangheta.

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Ambarabacicicoco’ a Milano quanti appalti per l’Expo’

 

Ambarabacicicocò a Milano quanti appalti per l’Expò, se la ‘ndrina è già arrivata, Cosa Nostra è in ritirata? La strana storia di Riina jr…

Se non avete intenzione di leggere l’ennesimo “allarme mafie al Nord”, cambiate blog. Continuate a chiudere gli occhi e sognare un mondo bellissimo, dove i fiori sono nei cannoni anziché i cannoni delle mafie all’uscio di casa.Ci siete ancora? Quanti siete? Due? Me ne bastava uno: giusto per non sentirmi solo.

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