Arrestato il boss dell’ndrangheta Vincenzo Pipitella dalla squadra mobile di Torino e di Genova

Arrestato il boss dell’ndrangheta Vincenzo Pipitella dalla squadra mobile di Torino e di Genova

Arrestato il boss dell’ndrangheta Vincenzo Pipitella dalla squadra mobile di Torino e di Genova

Arrestato il boss dell’ndrangheta Vincenzo Pipicella, latitante dal 2009

La squadra mobile della questura di Torino ha completato l’operazione con i colleghi di Genova. Il boss non era mai riuscito a essere arrestato a causa di alcuni documenti falsi

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Reggio Calabria, operazione “Reggio Nord”, 14 gli arresti e 9 milioni i beni sequestrati

Reggio Calabria, operazione “Reggio Nord”, 14 gli arresti e 9 milioni i beni sequestrati

 

Reggio Calabria 6 ottobre 2011 – RAPPOCCIO Pasquale e SICLARI Pietro, due tra i più facoltosi e noti imprenditori di Reggio Calabria indagati del delitto p. e p. dagli artt. 81, comma 2, 110 c.p., 12 quinquies L. 7 agosto 1992 n. 356 e 7 L. 12 luglio 1991, n. 203 , perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, poste in essere anche in tempi diversi in violazione della medesima disposizione di legge.

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Reggio Calabria, ordigno a palazzo di Giustizia

Reggio Calabria, ordigno a palazzo di Giustizia

Reggio Calabria, ordigno
a palazzo di Giustizia

Una bomba a basso potenziale contro il giudice Lombardo. ennesimo tentativo di intimidazione nella città calabrese

Reggio Calabria, ordigno a palazzo di Giustizia

I rilievi nel parcheggio del Palazzo di Giustizia a Reggio Calabria (ansa)

di GIUSEPPE BALDESSARRO

REGGIO CALABRIA – Hanno piazzato una bomba nei parcheggi del Palazzo di Giustizia. Ci hanno messo accanto la fotografia del Pm della Dda Giuseppe Lombardo. E poi se ne sono andati indisturbati, come se nulla fosse. In pieno giorno (erano da poco passate le 13), nell’edificio più controllato della città. Senza preoccuparsi dei sistemi di video sorveglianza, ne dei militari dell’Esercito che in assetto da guerra presidiano l’intero isolato e le sue vicinanze. L’ordigno, sia pure a basso potenziale, se innescato avrebbe potuto fare danni seri. Anche alla luce del fatto che è stato lasciato in un’area di sosta utilizzata da dipendenti e dal pubblico che ogni giorno si reca in Tribunale. Una sorta di grossa bomba carta, scoperta da un uomo della stessa scorta di Lombardo che stava per entrare in servizio.

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Pale e rastrelli che cercano con insistenza di estirpare il dolore

Pale e  rastrelli che cercano con insistenza di estirpare il dolore

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Arriviamo così a Siderno dove ci aspetta la famiglia Congiusta davanti alla lapide che ricorda le vittime innocenti delle mafie e in particolare Gianluca,nel luogo dove è stato ammazzato il ventiquattro maggio 2005,proprio lì,in mezzo alla strada. Il blocco di pietra grezza della stele avvolge un cuore di marmo bianco che svetta lucente in alto,facendosi spazio emerge dalla pietra che lo soffoca,rompendola lancia un grido di speranza.

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Il boss di Bollate scrive dal carcere e minaccia il leader di «Sos racket»

LA LETTERA AL DIRETTORE DEL PENITENZIARIO

Il boss di Bollate scrive dal carcere
e minaccia il leader di «Sos racket»

Vincenzo Mandalari, capo locale dell’ndrangheta: «La mia immagine è stata infangata». Parte la querela

Vincenzo Mandalari
Vincenzo Mandalari
MILANO – «Sono Mandalari Vincenzo, ho deciso di scriverle in quanto vorrei che lei desse voce al mio stato d’animo, dopo che la mia immagine è stata dipinta in modo scabroso dai giornali, i quali non hanno esitato a raffigurarmi come un boss della ’ndrangheta a capo di chissà quale organizzazione, come ha fatto qualcuno inventandosi storie assurde sul mio conto infamandomi senza avermi mai conosciuto né in bene né in male».

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Agguato nelle campagne di Varapodio nel reggino, morti due giovani fratelli

Agguato nelle campagne di Varapodio nel reggino, morti due giovani fratelli

Agguato nelle campagne di Varapodio nel reggino, morti due giovani fratelli

Reggio Calabria – (Adnkronos) – Francesco Donato, 18 anni, è morto sul colpo durante la sparatoria mentre Carmelo, 26 anni, è deceduto poche ore dopo il suo arrivo in ospedale. Il padre delle vittime, Saverio, nel 2000 era stato ucciso in un agguato nella frazione Amato di Taurianova

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Mafie in pentola a Locri

Mafie in pentola a Locri

Mafie in pentola a Locri

Domenica 2 ottobre – LOCRI (RC)

Laboratorio sul tema Mafia e Politica – Centro Salesiano – ore 16.00/20.00

“Mafie in pentola”

tour in Calabria teatro civile-gastronomico e laboratori sulla legalità

Cibo, agricoltura biologica, lavoro e consumo consapevole diventano strumenti per combattere quotidianamente la ‘ndrangheta.

Nelle piazze, nei teatri e nelle scuole, da Cosenza a Reggio, un intenso programma pianificato da Libera, con lo spettacolo di Tiziana Di Masi

 

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