BUSTA CON PROIETTILE RECAPIATATA A DE MAGISTRIS

Busta con proiettile recapiatata a De Magistris
In lettera con simbolo stella a 5 punte spedita da Bologna
(ANSA) – CATANZARO, 17 OTT – Una busta con un proiettile calibro 38 e' stata recapitata per posta al pm del Tribunale di Catanzaro, Luigi de Magistris. La lettera, spedita da Bologna, e' stata aperta ieri sera dallo stesso magistrato nel suo ufficio. Oltre al proiettile, c'era un foglio, sul quale era stata disegnata una stella a cinque punte in modo molto rudimentale, recante la scritta: 'la prossima sara' vera'. De Magistris ha avvertito la Digos, che ha avviato le indagini

La Santa: Calabria International

Nei sette capitoli del libro edito da Rizzoli gli autori raccontano di come la mafia calabrese sia partita dalla Calabria alla conquista dei mercati internazionali

15/10/2007

di Silvio Nocera 

Un’inchiesta sulla ‘ndrangheta in Calabria, sull’avanzamento di una zona grigia sempre piu’ estesa, ma al tempo stesso sull’ascesa del suo potere e della sua influenza internazionale. E’ quella che i giornalisti Enrico Fierro e Rubens H. Oliva  chiamano nella loro recente inchiesta la “Santa”, la nuova ‘ndrangheta.

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La storia del delitto compiuto il 16 ottobre del 2005

 Ecco le tappe dell'omicidio Fortugno
Dall'agguato all'arresto dei mandanti
Nel secondo anniversario della morte dell'ex vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria si è suicidato Bruno Piccolo, il pentito che con le sue rivelazioni ha permesso di individuare i presunti killer e i mandanti dell'ex politico della Margherita. Dal suo bar Arcobaleno ha assistito a tutte le fasi preparatorie del delitto inchiodando con la sua testimonianza i colpevoli

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MAFIA/ MICCICHE’ A VELTRONI: LAVORIAMO INSIEME PER SCONFIGGERLA

 MAFIA/ MICCICHE' A VELTRONI: LAVORIAMO INSIEME PER SCONFIGGERLA

Giardini Naxos (Me), 13 ott. (Apcom) – Gianfranco Miccichè dalla manifestazione dei Giovani di Forza Italia a Giardini Naxos (Messina), lancia "una proposta a Veltroni e i suoi: iniziamo un rapporto comune per la lotta contro la criminalità organizzata, quella siciliana, ma anche quella milanese, forse ancora più forte e temuta". Leggi il resto

‘NDRANGHETA/ SI SUICIDA UN PENTITO DELL’INCHIESTA FORTUGNO

'NDRANGHETA/ SI SUICIDA UN PENTITO DELL'INCHIESTA FORTUGNO

Locri, 16 ott. (Apcom) – Bruno Piccolo, 30 anni collaboratore di giustizia nelle indagini per il delitto di Francesco Fortugno, si è suicidato nella serata di ieri, nella località protetta dove lo stesso viveva in base al programma di protezione. Dalle sue dichiarazioni, i magistrati della dda reggina, erano riusciti ad arrestare i componenti il comando di fuoco, tra cui il presunto killer Salvatore Ritorto e il capo della banda Domenico Novella, anche lui divenuto successivamente collaboratore di giustizia. A confermare la notizia, pubblicata stamane dal quotidiano 'Calabria Ora', il comandante del reparto territoriale di Locri, tenente colonnello Francesco Iacono. La famiglia del giovane ha annunciato una dichiarazione su quanto successo.

 

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MAFIA, SEQUESTRO BENI PER CHI HA TENORE DI VITA SOSPETTO

MAFIA, SEQUESTRO BENI PER CHI HA TENORE DI VITA SOSPETTO  
ROMA –  Il sequestro preventivo dei beni potrà essere applicato a chi si comporta e ha un tenore di vita superiore alle proprie possibilità: lo prevede il ddl che probabilmente sarà sottoposto al Consiglio dei ministri del 23 ottobre. Lo schema di provvedimento si riferisce a persone che per condotta e disponibilità, diretta o indiretta di beni non giustificati dal lavoro che svolge e dal reddito dichiarato al fisco, o di somme di cui non dimostrano la provenienza legittima, sono sospettati di vivere grazie al profitto e ai soldi ottenuti con l' attività illecita o al loro reimpiego.

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L’ortomercato,regno di mafie e di anarchia

 

L'ortomercato, regno

di mafie e di anarchia

Milano, viaggio nella più grande struttura d'Europa. Tutti sanno, ma nessuno riesce a imporre l'ordine

PAOLO COLONNELLO

MILANO
L’altra notte hanno incrociato le braccia e fatto picchetti: un manipolo di facchini e operai delle cooperative dell’Ortomercato che protestavano contro lavoro nero e illegalità. E perché? Sarà anche vero che per i sindaci del Nord l’emergenza sicurezza sono gli zingari e i lavavetri, ma a fare un giro dal tramonto in poi dalle parti di via Lombroso, sede del più grande mercato ortofrutticolo in Italia, si capisce che «l’illegalità» è un concetto tutto da definire. Basta salire la rampa che fiancheggia il palazzo della Sogemi – la società del Comune che gestisce i mercati milanesi – e iniziare a dare un’occhiata.

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