MAFIA: GRASSO, REPRESSIONE RIGOROSA E PENE VANNO SCONTATE

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MAFIA: GRASSO, REPRESSIONE RIGOROSA E PENE VANNO SCONTATE

La repressione nella lotta alla mafia da' i suoi frutti. La recrudescenza che si e' manifestata negli ultimi mesi e' il segno di una difficolta' che la mafia affronta dall'arresto di Bernardo Provenzano.

Il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, lo ha spiegato dal palco del Maurizio Costanzo Show invocando, inoltre, "una repressione rigorosa e pene che vanno scontate fino in fondo". Il procuratore si e' detto ottimista e, oltre a citare Falcone nella frase "la mafia e' un fenomeno umano e come tale e' destinato a finire", ha fornito la sua ricetta per un'azione efficace contro la criminalita' organizzata: "prima di tutto va considerato come problema nazionale e non circoscritto alla sola Sicilia. In secondo luogo deve essere trattato come fenomeno ordinario e non come un'emergenza". Per fare questo occorre la presenza forte dello stato vicino alle imprese che operano nel sud, terreno di conquista della criminalita' organizzata: "occorre che tutte le istituzioni lavorino al massimo della legalita' – ha spiegato Pietro Grasso – e che dietro ogni cantiere ci sia lo Stato. Abbiamo cominciato con un pacchetto sicurezza che e' positivo, ma bisogna stare vicino agli imprenditori perche' una volta vinto un appalto si innesca il meccanismo dei subappalti" ed e' proprio su questo meccanismo, per Grasso,che bisogna lavorare perche nel controllare le piccole imprese la mafia ha gioco facile. Infine, il procuratore ha citato il ruolo del singolo, dell'individuo, che involontariamente puo' facilitare le attivita' criminose: "il concorso dell'individuo, anche se non direttamente coinvolto e' la ciliegina sulla torta che puo' far cambiare la societa', dal punto di vista culturale, economico e finanziario".