Processo Congiusta-VINCENZ ‘U CASSANISI punta l’indice contro il boss

“Lui mi disse che non poteva tradire la sua famiglia e che, pur sapendo che il fratello era responsabile dell’omicidio,disse di non sapere nulla…”

di Angela Panzera

Vincenzo Curato pentito

Vincenzo Curato, alias “Vincienz ‘u Cassanisi, pregiudicato di Cassano allo Jonio, ha collaborato con diverse Procure e fra queste anche con la Dda reggina. Nel verbale steso il 18 marzo scorso con il pm Antonio De Bernardo, e depositato dall’accusa nel giugno 2014 nel maxiprocesso “Bene Comune-Recupero, ha riferito che il boss Giuseppe Costa, fratello di Tommaso, si è pentito «per togliersi dei sassolini dalla scarpe » contro i Commisso, ma anche che avrebbe omesso volutamente di inchiodare il fratello Tommaso in relazione alle responsabilità per un omicidio avvenuto nella Locride.

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Mentirono in aula- A giudizio gli ex suoceri di Gianluca Congiusta

Rinviati a Giudizio anche la fidanzata Katiuscia ed il detenuto per truffa Gianluca Di Giovanni. Secondo l’accusa, avrebbero testimoniato il falso nel processo di primo grado.

 

scarfraso

Girolama Raso ed Antonio Scarfò

di Angela Panzera

Mentirono in aula. Rinviati a giudizio dal gup di Locri, Caterina Capitò, Antonio Scarfò, Girolama Raso e Katiuscia Scarfò rispettivamente ex suoceri ed ex fidanzata di Gianluca Congiusta, il giovane imprenditore ucciso a Siderno il 24 maggio del 2005.

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