“RiaceInFestival” al via la terza edizione del festival delle migrazioni.

“RiaceInFestival” al via la terza edizione del festival delle migrazioni.
Fino al 30 maggio è possibile inviare le opere per le tre sezioni del Festival nato sull’onda della politica di accoglienza dei rifugiati dell’amministrazione comunale reggina.

Al via il bando per la selezione delle opere per la terza edizione del Festival delle migrazioni e delle culture locali di Riace, manifestazione nata sull’onda della politica di accoglienza e reinsediamento dei rifugiati e richiedenti asilo politico del Comune.

Continua a leggere

Sonia Alfano

Ora la mafia è questione europea

Ora la mafia è questione europea

di Umberto Lucentini

Studiare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia e nella finanza della Ue. Trovando gli strumenti politici per combatterla in tutto il continente. Bruxelles ha dato questo compito a un’italiana, Sonia Alfano. E non è una bazzecola

(18 aprile 2012)

Sonia Alfano
Sonia Alfano

Un carico di cocaina arrivato a Rotterdam su una nave cargo, l’indagine su un clan di narcotrafficanti che va in fumo perché la legge olandese non consente di ritardare l’arresto di uno spacciatore per risalire ai capi delle organizzazioni. L’estorsione al titolare di un ristorante in Germania, compiuta da due calabresi affiliati alla ‘ndrangheta, che viene denunciata ma che non risolve il problema: finiti in cella i due esattori, due mesi dopo si presentano i sostituti che tornano a chiedere allo stupefatto tedesco il pagamento del “pizzo”, mentre i capobastone restano sconosciuti agli inquirenti. E poi i tempi delle perquisizioni nelle case di esponenti dei clan che non possono scattare tutte nello stesso momento, a Palermo come a Lanzarote, perché la legge spagnola non prevede che questo tipo di attività investigativa si svolga di notte. O il traffico di armi in partenza dal Kosovo, dove per pochi spiccioli i clan criminali possono acquistare bazooka o esplosivo.

Continua a leggere

Il Grande Imbianchino della Lega

Roma, 16.04.2012 | di Saverio Lodato

Il commento

Il Grande Imbianchino
della Lega

Via Bellerio, Lega Nord

Via Bellerio, Lega Nord

Pulizia fatta capo ha. Il Grande Imbianchino della Lega ha finito il suo lavoro. Ha risolto i problemi. Tutto finito. Colate di verde sullo scandalo, scope riposte in camerino, un paio di teste schizzate via, cori e inni, il nuovo gruppo dirigente, il nuovo congresso, il nuovo patto con le popolazioni del Nord, la Lega che è forte e vincerà.  Il Grande Imbianchino della Lega è in prima fila che sorride beato.  Il Grande Imbianchino fa l’occhiolino ai fotografi.  Ha minacciato ultimatum,  e di chiamarsi fuori, se non gli avessero dato il bastone del comando. Ora è appagato. Si tratta solo di coprire questi mesi sino alla fine di giugno,  che lo porteranno a incoronazione certa.

Continua a leggere

Mafia, Stato impotente per 2.100 mantovani

Mafia, Stato impotente per 2.100 mantovani

Primi risultati dell’indagine sulla percezione della criminalità organizzata: inutile denunciare

Oltre 2.100 questionari ricevuti compilati da altrettanti anonimi intervistati e un quadro che inizia a delinearsi: i mantovani sono consapevoli del lento ma inesorabile avanzare delle mafie nella loro terra, percepiscono la ’ndrangheta calabrese e la criminalità organizzata cinese come i pericoli più imminenti e dubitano dell’effettiva efficacia dell’azione di contrasto da parte delle forze dell’ordine. È il primo bilancio dell’indagine condotta dalla Scuola di alta formazione di scienze criminologiche che, coordinata da Angelo Puccia, con il duplice obiettivo di capire quale sia la percezione dei mantovani e di sensibilizzarli su una minaccia ormai diventata realtà.

Continua a leggere

Libera e don Ciotti a Genova: quei nomi sono cosa nostra

Libera e don Ciotti a Genova: quei nomi sono cosa nostra

Libera e don Ciotti a Genova: quei nomi sono cosa nostra

Due giornate intense, quelle della XVII giornata della memoria. Ieri al teatro san Carlo e in Duomo, oggi da piazza Vittoria a piazza Caricamento, poi in giro per la città. Per esserci. Per non dimenticare

Cielo grigio, a Genova. Ma non importa: il sole è dentro ciascuno di noi. Lo ha detto qualcuno dal palco, dopo la marcia che ha spostato un corteo di oltre centomila persone da piazza Vittoria a piazza Caricamento, nel porto antico. Non importa chi: potrei essere io, potresti essere tu.

Continua a leggere

Il concorso esterno indigesto


Palermo, 12.03.2012 | di Saverio Lodato

L’editoriale

Il concorso esterno indigesto

La Cassazione annulla con rinvio la sentenza a carico del senatore Marcello Dell’Utri

Marcello Dell'Utri

Marcello Dell’Utri

Ora scopriremo che in Italia esiste il tritolo mafioso e garantista. Perché lo dico? Perché mi  sarei aspettato che la Cassazione avesse definitivamente assolto con tante scuse per il fastidio procurato,  o avesse mandato in galera, una volta per tutte, e con codazzo di carabinieri, il senatore Marcello Dell’ Utri, il gran commis di Silvio Berlusconi degli  ultimi vent’anni. Sì, voglio dire: mi sarebbe piaciuta, da cronista che per sedici anni  si è occupato di questo cosiddetto «processo politico», una sentenza totalmente evangelica. Una sentenza ispirata alla parola di Gesù: «Il vostro parlare sia “ sì, sì;no, no”. Il  sovrappiù viene dal Maligno»(Matteo, capitolo quinto, versetti 37-38) . Ma forse, come mi ebbe a dire un vecchio cronista tanti anni fa, io credo ancora alla Befana.  L’ argomento adoperato dal sostituto procuratore generale della  Cassazione, Francesco Iacoviello, per annullare la sentenza di condanna di secondo grado a sette anni a carico di Dell’ Utri , lungi dall’ essere improntato alla chiarezza evangelica, appare piuttosto di brutalità luciferina: “un reato indefinito, quello del concorso esterno, al quale ormai non crede più nessuno”.

Continua a leggere

alt

Pignatone e Prestipino su sentenza Crimine: soddisfatti. Anche per Gratteri è importante il riconoscimento della ‘ndrangheta come organizzazione unitaria

Pignatone e Prestipino su sentenza Crimine: soddisfatti. Anche per Gratteri è importante il riconoscimento della ‘ndrangheta come organizzazione unitaria

Il primo commento della Procura di Reggio Calabria arriva con un comunicato stampa: “La sentenza odierna del Gup di Reggio Calabria riconosce l’esattezza della ricostruzione della struttura e degli assetti della ‘ndrangheta, quale emersa dall’indagine Crimine condotta dalle Dda di Reggio Calabria e di Milano”.
“Il Giudice riconosce infatti – aggiunge la nota – l’esistenza della ‘ndrangheta quale organizzazione unitaria, articolata su una struttura complessa, governata da un organo di vertice e radicata in Calabria e con estensioni fino oltre oceano. La sentenza ribadisce quanto sul punto era gia’ stata affermato da altre importanti decisioni pronunciate dal Gup di Milano il 19 novembre 2011 e da quello di Reggio Calabria il 15 giugno 2011. Riconoscendo, insieme a queste decisioni, l’unitarietà dell’organizzazione ‘ndrangheta e l’esistenza di un organismo di vertice, la sentenza di oggi costituisce un dirompente elemento di novità e rappresenta un fondamentale passaggio nell’azione di contrasto alla ‘ndrangheta in Calabria e ovunque essa abbia messo radici. Va aggiunto, inoltre, che il GUP ha riconosciuto la responsabilita’ di 94 imputati, condannando, in particolare, tutti i principali esponenti delle cosche calabresi”.

alt

Giuseppe Pignatone

Continua a leggere