Riina era malato da anni, ma negli ultimi tempi le sue condizioni erano peggiorate tanto da indurre i legali a chiedere un differimento di pena per motivi di salute. Istanza che il tribunale di Sorveglianza di Bologna ha respinto a luglio. Ieri, quando ormai era chiaro che le sue condizioni erano disperate, il ministro della Giustizia ha concesso ai familiari un incontro straordinario col boss –
Ultime notizie
Dai Casalesi alla ‘ndrangheta, Cafiero De Raho è il nuovo Procuratore antimafia
E’ Federico Cafiero de Raho il nuovo Procuratore Nazionale antimafia e antiterrorismo.
Nominato il 17 ottobre nel plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, Cafiero de Raho è attualmente Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, dopo una lunga vita professionale trascorsa presso la Procura della Repubblica di Napoli.
Il video del giornalista picchiato mentre faceva domande su CasaPound e la mafia a Ostia
Un uomo ha rotto il naso con una testata a Daniele Piervincenzi, che stava girando un servizio per il programma Nemo di RaiDue
Una troupe del programma Nemo di RaiDue è stata aggredita oggi mentre stava girando un servizio a Ostia sul cosiddetto “clan Spada”.
‘Ndrangheta, 50 arresti in Calabria. Rampolli dei clan traditi dai social: su Facebook come criminali da film
Operazione nel Reggino: quasi tutti i fermati erano tra le nuove leve che imponevano il dominio sugli appalti. Alcuni erano arrivati a fare irruzione nelle riunioni delle Giunte comunali per minacciare gli amministratori. Ostentavano il loro potere con post e foto sui social network
di ALESSIA CANDITO
REGGIO CALABRIA – Tra Africo, Brancaleone e Bruzzano Zeffirio ogni appalto era cosa loro. E per rivendicarne l’esclusiva proprietà non hanno esitato persino a fare irruzione durante una riunione di Giunta e minacciare sindaco e vicesindaco, diffidandoli dall’assegnare ad altri appalti e lavori.
Insediato a Catanzaro il sostituto procuratore De Bernardo. Gratteri: «In arrivo altri magistrati»
Il procuratore Antonio De Bernardo insieme al procuratore generale Nicola Gratteri
PATRIZIA CANINO
CATANZARO – Si è insediato questa mattina alla Procura di Catanzaro il sostituto procuratore Antonio De Bernardo, proveniente dalla Distrettuale di Reggio Calabria.
LA PROTESTA | Ospedale nel caos, sindaci della Locride sul piede di guerra
I primi cittadini pronti a marciare su Roma a difesa del nosocomio locrese. Rocca: «Pronti a consegnare la fascia»
Negli ultimi mesi la qualità dei servizi sanitari erogati dall’ospedale di Locri di Locri è drasticamente peggiorata, fino al collasso, nonostante lo sforzo continuo del personale medico e paramedico.
Vibo, Prefettura e Questura chiudono l’Etoile: “Quel bar è dei Mancuso”
Secondo un’informativa redatta dalle forze dell’ordine, l’esercizio commerciale ubicato in piazza San Leoluca sarebbe di effettiva proprietà di esponenti vicini ai Mancuso
E’ un dei bar più eleganti di Vibo Valentia, ma per gli inquirenti è sarebbe di proprietà di esponenti vicini alla criminalità organizzata e, in particolare, ai Mancuso di Limbadi. Per questo motivo, la Prefettura ha disposto, per la seconda volta nel giro di un anno, la chiusura del bar Etoile situato in piazza San Leoluca.
Ecco perchè fu ucciso Gianluca Congiusta
di Angela Panzera –
“La Corte ritiene che il compendio indiziario in atti a carico dell’imputato costituisca idoneo corredo probatorio a supporto dell’affermazione di colpevolezza per l’omicidio di Gianluca Congiusta.
OMICIDIO CONGIUSTA | “Gianluca ucciso perchè contrario ad un’estorsione”
L’imprenditore sidernese ucciso nel 2005. L’Appello-bis ha confermato l’ergastolo per Costa. Ecco le motivazioni della sentenza
di Ilario Balì
Ucciso perché si oppose ad una richiesta estorsiva ai danni del suocero. Questo il succo delle motivazioni con cui i giudici della Corte d’Appello di Reggio Calabria hanno condannato all’ergastolo Tommaso Costa per l’omicidio dell’imprenditore sidernese Gianluca Congiusta, confermando la sentenza di primo grado.
«Gli esseri umani non hanno scadenza»
Il confronto tra le accuse degli ispettori ministeriali al modello Riace e le controdeduzioni di Lucano. Il paradosso degli affidamenti diretti, “chiesti” dalla Prefettura e poi censurati nel report del dicembre 2016. «Troppi i rifugiati rimasti in paese? È questo il senso del progetto: integrarli». Il sindaco chiede di essere ascoltato dai pm
RIACE La sliding door del “modello Riace” è la relazione firmata dai funzionari della Prefettura di Reggio Calabria nel dicembre 2016. Un elenco di «situazioni fortemente critiche» preceduto da una serie di elogi.