Nomi da non dimenticare

Nomi da non dimenticare

Latina 22 Marzo 2014: XIX giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie

Vogliamo ricordarli tutti. Quelli di cui conosciamo il nome e quelli di cui non siamo ancora riusciti a trovare informazioni sufficienti.
A tutte le vittime della violenza mafiosa va il nostro omaggio e la nostra promessa di impegno.

 

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'Ndrangheta: Libera, forza economica mafia viaggia su asse Reggio-Roma

‘Ndrangheta: Libera, forza economica mafia viaggia su asse Reggio-Roma

'Ndrangheta: Libera, forza economica mafia viaggia su asse Reggio-Roma

‘Ndrangheta: Libera, forza economica mafia viaggia su asse Reggio-Roma

13 Marzo 2014 – 17:18

(ASCA) – Roma, 13 mar 2014 – ”E’ sempre piu’ allarme rosso: sull’asse Reggio Calabria-Roma viaggia la forza economica della mafie e ormai chiaro che la Capitale e’ stata scelta come luogo privilegiato per reinvestire e ripulire i soldi dei boss.

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Blitz antidroga nella Locride

Blitz antidroga nella Locride

Blitz antidroga nella Locride grazie a un’agendina Continuavano a spacciare anche dai domiciliari

Locri, 12 mar. – Sette persone sono state arrestate e condotte in carcere dai Carabinieri del Nucleo operativo di Roccella Jonica ed altre 4 sono finite ai domiciliari, nell’ambito di un’operazione denominata “Sessè 2” che vede impegnati oltre 200 militari con l’aiuto di unità cinofile antidroga e delle unità speciali dei Cacciatori di Calabria, tuttora impegnati in posti di controllo e posti di blocco.

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Blitz antidroga nella Locride grazie a un’agendina Continuavano a spacciare anche dai domiciliari

Lotta al crimine

Blitz antidroga nella Locride grazie a un’agendina
Continuavano a spacciare anche dai domiciliari

Tutto è scattato grazie al ritrovamento di un’agenda di una persona coinvolta in una precedente operazione antidroga: i carabinieir sono riusciti a ricostruire una rete di smercio degli stupefacenti. Alcune ragazze costrette a prestazioni sessuali per avere le dosi

Blitz antidroga nella Locride grazie a un'agendina Continuavano a spacciare anche dai domiciliari

Spaccio di droga

Locri, 12 mar. – Sette persone sono state arrestate e condotte in carcere dai Carabinieri del Nucleo operativo di Roccella Jonica ed altre 4 sono finite ai domiciliari, nell’ambito di un’operazione denominata “Sessè 2” che vede impegnati oltre 200 militari con l’aiuto di unità cinofile antidroga e delle unità speciali dei Cacciatori di Calabria, tuttora impegnati in posti di controllo e posti di blocco. Le perquisizioni a carico di soggetti coinvolti sono 32. L’indagine trae origine da un’altra avviata nel dicembre 2010 dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Roccella Jonica (RC), a seguito del ritrovamento dell’agenda personale di un soggetto coinvolto in una precedente indagine (la prima “Sessè”, in cui furono arrestate 12 persone). In quel caso fu possibile delineare un quadro chiaro sull’attività di spaccio su buona parte della costa Jonica della Locride, partendo dal popoloso comune di Marina di Gioiosa Jonica. (AGI)
(AGI) – Locri, 12 mar. – Alcuni degli indagati, nonostante fossero già sottoposti a misure cautelari per reati in materia di droga, hanno proseguito la loro attività criminale, altri hanno preteso da giovani assuntrici prestazioni sessuali come corrispettivo della cessione di sostanze stupefacenti. Sono state quindi notificate, 7 Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere; 4 Ordinanze di Custodia Cautelare agli Arresti Domiciliari; 3 sottoposizioni all’obbligo di dimora e 2 all’obbligo di presentazione alla p.g.. I particolari verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo alle ore 11 odierne presso la sede del Gruppo Carabinieri di Locri, cui parteciperà il Procuratore della Repubblica, dottor Luigi D’Alessio. (AGI)
(AGI) – Locri, 12 mar. – Alcuni degli indagati, nonostante fossero già sottoposti a misure cautelari per reati in materia di droga, hanno proseguito la loro attività criminale, altri hanno preteso da giovani assuntrici prestazioni sessuali come corrispettivo della cessione di sostanze stupefacenti. Sono state quindi notificate, 7 Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere; 4 Ordinanze di Custodia Cautelare agli Arresti Domiciliari; 3 sottoposizioni all’obbligo di dimora e 2 all’obbligo di presentazione alla p.g.. I particolari verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo alle ore 11 odierne presso la sede del Gruppo Carabinieri di Locri, cui parteciperà il Procuratore della Repubblica, dottor Luigi D’Alessio.
LOCRI – Sette persone sono state arrestate e condotte in carcere dai Carabinieri del Nucleo operativo di Roccella Jonica ed altre 4 sono finite ai domiciliari, nell’ambito di un’operazione denominata “Sessè 2” che ha visto impegnati oltre 200 militari con l’aiuto di unità cinofile antidroga e delle unità speciali dei Cacciatori di Calabria, impegnati in posti di controllo e posti di blocco. Le perquisizioni a carico di soggetti coinvolti sono 32. 

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Omicidio Congiusta, Cassazione rinvia sentenza di condanna in Appello: processo da rifare

Omicidio Congiusta, Cassazione rinvia sentenza di condanna in Appello: processo da rifare

Omicidio Congiusta, Cassazione rinvia sentenza
di condanna in Appello: processo da rifare

La Suprema Corte ha deciso di rinviare in secondo grado la sentenza di condanna per Tommaso Costa, accusato di avere ucciso Gianluca Congiusta. Ci vorranno 90 giorni per conoscere le motivazioni di questa decisione

di PASQUALE VIOLI

Gianluca Congiusta

REGGIO CALABRIA – Omicidio Congiusta, si dovrà rifare un nuovo processo d’appello.

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Matteo Renzi a Roberto Saviano: “I miei cinque punti per fermare Mafia SpA”

Matteo Renzi a Roberto Saviano: “I miei cinque punti per fermare Mafia SpA”

Matteo Renzi a Roberto Saviano: “I miei cinque punti per fermare Mafia SpA”

Il premier risponde all’appello dello scrittore su “Repubblica”: così aggredirò i patrimoni criminali, porterò l’emergenza al semestre Ue

CARO Roberto, venerdì mattina, mentre leggevo dalle pagine di Repubblica il tuo articolo appassionato, ho pensato subito alle ragazze e ai ragazzi che ho conosciuto nel mio viaggio nella Terra dei Fuochi. O nei campi sottratti alla criminalità che ho visitato da amministratore, da Canicattì a Corleone, e – insieme a loro – alle tante persone perbene che hanno scelto, “nelle terre di mafia” di fare comunque la propria parte.

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Il castello del boss della mafia a Miasino è confiscato solo sulla carta

Il castello del boss della mafia a Miasino è confiscato solo sulla carta

Il castello del boss della mafia a Miasino è confiscato solo sulla carta

Il bene era ipotecato, così il Comune non ha potuto prenderlo in carico. Ma Libera denuncia: “È stato affidato a una società le cui quote sono state rilevate da familiari della stessa persona a cui era stata sequestrata la struttura”

Il Castello di Miasino viene utilizzato come location dei banchetti di nozze

MIASINO

Il castello «Galasso» a Miasino e la torretta sequestrata a un esponente mafioso a Borgomanero sono stati al centro di una seduta della commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie. A chiedere come mai i due beni, confiscati dallo Stato, non siano in realtà nelle mani pubbliche è stato il parlamentare milanese del Pd Franco Mirabelli, che a dicembre era stato a Borgomanero e a Miasino per verificare la situazione.  

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L’Italia ha il Garante per i detenuti. E le vittime?

L’Italia ha il Garante per i detenuti. E le vittime?

L’Italia ha il Garante per i detenuti. E le vittime?

Ancora una volta lo Stato sembra aiutare chi ha commesso un reato non chi lo ha subito

di Barbara Benedettelli

Un paese che istituisce un Garante Nazionale per i Detenuti, per definirsi civile deve avere anche un Garante per i diritti delle Vittime. Oggi ci sono tutele per i rei e per chi è imputato in un processo. E’ giusto. E’ civile. Ma non lo è uno Stato che calpesta quotidianamente le vittime, la giustizia per chi se la vede rubare, la certezza che chi fa del male ai suoi simili paghi un prezzo equo e che lo Stato abbia riguardo verso chi il reato lo ha subito. 

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