Droga, sequestro record al porto di Gioia Tauro sequestrati dieci chili di cocaina

Droga, sequestro record al porto di Gioia Tauro

La droga era nascosta all’interno di alcuni carrelli trasportatori per uso agricolo. Il sequestro è uno dei più importanti negli ultimi 15 anni in Italia ed il valore stimato si stima attorno ai 250 milioni di euro

 

Un enorme sequestro di cocaina nel porto di Gioia Tauro. I Carabinieri del Nucleo investigativo di Roma hanno intercettato un carico da 10 quintali di “polvere bianca” purissima all’interno di un container posto su una nave mercantile proveniente dal Brasile. La droga era nascosta in carrelli trasportatori per uso agricolo. Si tratta del più ingente sequestro di cocaina eseguito in Italia negli ultimi 15 anni: il valore della droga sequestrata si aggira sui 200-250 milioni di euro. Probabilmente era destinata, oltre che al mercato italiano, anche a quello del centro e del nord Europa.

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IO PROTEGGO I BAMBINI

 

La Campagna “IO Proteggo i Bambini” di Terre des Hommes vuole diffondere la cultura della PREVENZIONE di TUTTE le forme di violenza ed abuso sui bambini, in Italia e nel mondo. La violenza infatti è un segno che rimane indelebile nell’anima dei bambini, minando il loro corretto sviluppo e pregiudicando la loro vita futura. I numeri sono enormi: in Italia nel solo 2009 sono stati commessi e denunciati 4.187 delitti di abuso e violenza sui minori (dati Polizia di Stato), mentre nel mondo le Nazioni Unite stimano che da 500 milioni a 1 miliardo e mezzo di minori siano sottoposti a qualche forma di violenza o abuso. Impegnarsi nel prevenire il verificarsi di queste violenze significa quindi contribuire ad assicurare un futuro migliore all’umanità.

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Cooperazione Italia-Libia,approvato emendamento

Cooperazione Italia-Libia-Approvato Emendamento

L’emendamento, a firma del radicale Matteo Mecacci del gruppo Pd, richiede all’esecutivo di “impegnarsi a rivedere il trattato di amicizia con la Libia alla luce di quanto accaduto recentemente, a chiarire i termini degli accordi relativi ai pattugliamenti congiunti in corso, in particolare per quanto riguarda la catena di comando e le regole d’ingaggio, incluso l’uso delle armi durante tali operazioni; ad attivarsi, sia attraverso i contatti bilaterali con Tripoli, che a livello internazionale, per ottenere che la Libia riconosca i confini marittimi sanciti dal diritto internazionale e consenta ai pescatori siciliani di pescare legalmente in acque internazionali senza il rischio di subire attacchi armati o il sequestro dei pescherecci”.

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INTERCETTAZIONI. Pignatone:«Tutela privacy è esigenza reale»

INTERCETTAZIONI. Pignatone:«Tutela privacy è esigenza reale»

martedì 9 novembre 2010

INTERCETTAZIONI. Pignatone:«Tutela privacy è esigenza reale»

REGGIO CALABRIA. «La tutela della privacy è un’esigenza reale: molti magistrati, poliziotti e giornalisti si dovrebbero fare un esame di coscienza».

Lo afferma il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, in un’intervista a Sette che ne ha diffuso una sintesi.

«L’ultima versione della legge sulle intercettazioni fortunatamente stoppata – aggiunge Pignatone – era involontariamente peggio della penultima. Io non voglio fare polemiche. Ma è possibile che tutto il Paese sia concentrato su Avetrana e noi non riusciamo a far arrivare su un Tg il sequestro di 500 kg di cocaina pura?

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DROGA: GUERRA TRA CLAN ROM IN CALABRIA, 73 ARRESTI

DROGA: GUERRA TRA CLAN ROM IN CALABRIA, 73 ARRESTI

(AGI) – Catanzaro, 9 nov. – Due clan contrapposti, pronti a scatenare una guerra per il controllo del mercato della droga.
Questa la situazione fotografata dalla Dda di Catanzaro e dalla squadra mobile del capoluogo calabrese, che stamane hanno dato esecuzione a 73 ordinanze di custodia cautelare in carcere nel capoluogo calabrese ed in altre citta’. L’operazione ha gia’ portato in manette 67 destinatari delle misure, mentre altre 6 sono attivamente ricercati. “Rinascita” e’ il nome dato convenzionalmente all’inchiesta, destinata a liberare i quartieri a sud di Catanzaro dal dominio dei clan nomadi giunti in citta’ alcuni decenni addietro e diventati ormai stanziali.

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Gianluca Congiusta, chiusa l’istruttoria.

Processo Congiusta, chiusa l’istruttoria

Si è conclusa ieri, davanti alla Corte d’Assise di Locri, la fase istruttoria del processo per l’omicidio di Gianluca Congiust, giovane imprenditore sidernese freddato da mano mafiosa per aver tentato di impedire una estorsione.

Gli imputati del delitto, Tommaso Costa e Giuseppe Curciarello, sono entrambi accusati di associazione mafiosa, Costa anche di omicidio. Secondo le ricostruzioni del Pm sarebbe stato lui a premere il grilletto. Terminata la fase dibattimentale, non resta che emettere una sentenza. Il giorno della condanna dei killer arrivrà prima di Natale.

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Mafia, Confindustria sospende tre aziende

8 novembre 2010 –

 

Sospesi tre imprenditori da Confindustria coinvolti nell’operazione antimafia “Iblis” della Dda di Catania.


È stato il presidente di Confindustria Catania, Domenico Bonaccorsi di Reburdone a deciderlo, dopo aver riunito oggi con procedura d’urgenza il Comitato di presidenza degli industriali, al quale ha partecipato il presidente regionale dell’Ance, Andrea Vecchio.

Il Comitato di presidenza ha manifestato un sincero e convinto plauso all’azione della magistratura e delle forze dell’ordine che ha portato a svelare presunti preoccupanti intrecci fra politica, criminalità ed imprese.

Sospese di conseguenza tre società che si aggiungono ad un’ altra, gia’ sospesa nel 2009, ed oggi richiamata “de relato” nell’inchiesta “Iblis”.

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