Ordigni negli ospedali: condannato nuovamente ex poliziotto Chiefari

Ordigni negli ospedali: condannato nuovamente ex poliziotto Chiefari

Ordigni negli ospedali: condannato nuovamente ex poliziotto Chiefari

di Claudio Cordova – La Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria, presieduta da Bruno Finocchiaro, ha ribadito la sentenza di condanna nei confronti dell’ex poliziotto Francesco Chiefari, ritenuto responsabile del reato di strage. Chiefari è stato condannato

a 13 anni e 8 mesi di reclusione, al termine di una camera di consiglio protrattasi per circa due ore. L’uomo, classe 1972, è stato condannato perché ritenuto responsabile degli attentati dinamitardi perpetrati all’interno degli ospedali di Siderno e Locri, avvenuti nel dicembre 2006.

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Liguria, l’ombra di Gomorra fino a Ventimiglia

Liguria, l’ombra di Gomorra fino a Ventimiglia

Un altro comune del Ponente rischia lo scioglimento. Una relazione dei carabinieri denuncia infiltrazioni criminali. Il prefetto di Imperia: “Tutto da valutare”. Dopo lo scioglimento di Bordighera e l’arresto del presidente del tribunale di Imperia ora è allarme


Genova – E pensare che fino a qualche tempo fa, la Riviera del Ponente Ligure era conosciuta per essere un posto tranquillo, un luogo di villeggiatura che gli anziani sceglievano per passare l’inverno e dove le questioni politiche e cittadine che tenevano banco vertevano sull’opportunità o meno di rifare la passeggiata a mare. Beghe di paese, o poco più. Nulla che meritasse di uscire dalle cronache dei giornali locali. Invece. Invece ora succede che da un paio di mesi a questa parte pare che il Ponente sia diventato la «Gomorra della Liguria», il posto dove mafia e ’ndrangheta ha messo radici e creato una rete che si è infiltrata nelle maglie della politica, della giustizia e della vita pubblica.

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Calabria, acqua rubata la guerra del lago malato

Calabria, acqua rubata la guerra del lago malato

INCHIESTA

Calabria, acqua rubata
la guerra del lago malato

Una strana privatizzazione e gli affari della malavita: migliaia di persone costrette a combattere per un servizio fondamental. Il bacino artificiale dell’Alaco trasformato in un concentrato di veleni che arriva direttamente nelle case di PAOLO RUMIZ

Attenti. I tamburi delle acque libere rullano a Sud, nella penultima nocca del ditone calabro, sui monti chiamati “Le Serre”. È la lotta di migliaia di abitanti stanchi di una privatizzazione zoppa che, in una terra benedetta dalle migliori sorgenti della Penisola, li obbliga a bere un liquido alla candeggina. Li vedi in processione tra i boschi, silenziosi e furenti, a caccia delle antiche fontane per riempirsi il cofano con le bottiglie di sopravvivenza. Tutta gente che promette sfracelli ai referendum di giugno. Una miccia che inquieta il Palazzo e i padroni delle acque.
Non la vogliono. Quella cosa che esce dai rubinetti è – dicono – iperclorata, sa di ruggine e ha il colore del fango. E viene dalla diga più malavitosa d’Italia, quella dell’Alaco, tra Badolato e Serra San Bruno, famosa per essere costata il decuplo del previsto. Sono anni che la gente ha paura di quell’invaso, ma negli ultimi mesi un balletto di ordinanze di non potabilità (quella di Vibo Valentia è durata 106 giorni!) poi revocate a macchia di leopardo, o reiterate all’interno della stessa rete, ha esasperato il problema, e ora il “tam-tam” corre anche sul web, contesta le rassicurazioni dei gestori, buca il silenzio di chi ha paura.

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Mafia e ‘ndrangheta spiegate ai giovani. Da Ilda Boccassini

Mafia e ‘ndrangheta spiegate ai giovani. Da Ilda Boccassini

Mafia e ‘ndrangheta spiegate ai giovani. Da Ilda Boccassini

di Marika Demaria

«L’Italia ha la migliore normativa antimafia invidiata da molti altri Paesi, specie dagli Stati Uniti». Così Ilda Boccassini, Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Milano, ha esordito davanti alle 500 persone presenti ieri, mercoledì 4, nell’aula della facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi del capoluogo lombardo. Centinaia di persone che hanno accolto il pm con un lungo e accorato applauso; moltissimi i giovani presenti, affascinati dal magistrato carismatico che ha fatto della lotta alla criminalità organizzata il fulcro della propria carriera. Una professione «che ho scelto ma che, credetemi, comporta tanti, tanti sacrifici. Io ho sempre cercato di svolgerla al meglio, con professionalità e rigore, senza farmi condizionare dal senso comune della collettività, com’è giusto che accada in magistratura. Perché altrimenti si assisterebbe alla mancanza della democrazia».

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Chi ha paura della democrazia

Chi ha paura della democrazia

Mosaico dei giorni
Chi ha paura della democrazia
3 maggio 2011 – Tonio Dell’Olio

Dal sito di Slow Food vengo a sapere che tutti i cantanti che si sono esibiti il primo maggio in Piazza San Giovanni a Roma hanno dovuto firmare una liberatoria impegnandosi a non toccare i temi dei referendum del 12 e 13 giugno prossimi.

La motivazione ufficiale mi sembra quanto mai vana: la Commissione di Vigilanza non ha ancora varato il regolamento.

Sarebbe una motivazione a favore dell’ “allora se ne può parlare”. In ogni caso discuterne è sempre meglio che no.In una democrazia.

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Collegi della Provincia di Reggio Calabria

Ecco i collegi per le prossime elezioni provinciali. La legge, infatti, ha ridotto gli attuali seggi a 24 imponendo una drastica cura dimagrante. I collegi, numerati da 1 a 24, prendono il nome dal paese più popoloso che ne fa parte. Otto collegi hanno quote di territorio che fanno parte del Comune di Reggio Calabria. Accanto ad ogni paese il numero degli abitanti. I collegi sono:

1) Bagnara 20.087 ab. cinque paesi: Bagnara (11.230), Melicuccà (1.079), San Procopio (617), San Roberto (1.985) Scilla (5.176).

2) Bovalino 24.206 ab. otto paesi: Ardore (4.820), Benestare (2.426), Bianco (4.047), Bovalino (8.358), Caraffa del Bianco (622), Careri (2.443), Casignana (775), Sant’Agata del Bianco (715).

3) Caulonia 21.614 ab. nove paesi: Bivongi (1.596), Camini (736), Caulonia (7.756), Monasterace (3.426), Pazzano (799), Placanica (1.507), Riace (1.605), Stignano (1.373), Stilo (2.816).

4) Cittanova 24.267 ab. sei i paesi: Cittanova (10.675), Feroleto della Chiesa (1.872), Melicucco (4.996), Molochio (2.806), San Giorgio Morgeto (3.384), Terranova Sappo Minulio (537).

5) Condofuri 27.403 ab. undici paesi: Africo (3.465), Bova (474), Bova Marina (3.967), Brancaleone (3.882), Bruzzano Zeffirio (1.401), Condofuri (5.055), Ferruzzano (852), Palizzi (2.709), Samo (1.097), San Luca (4.106), Staiti (395).

6) Gioia Tauro 22.101 ab. due i paesi: Gioia Tauro (17.762) e San Ferdinando (4.339).

7) Gioiosa Jonica 25.063 ab. sei i paesi: Gioiosa Jonica (7.044), Grotteria (3.611), Marina di Gioiosa (6.440), Martone (597), Roccella Jonica (6.762), San Giovanni di Gerace (609).

8) Locri 21.677: sei i paesi: Antonimina (1.442), Ciminà (683), Locri (12.997), Platì (3.823), Portigliola (1.343), Sant’Ilario (1.389).

9) Melito Porto Salvo 24.238 ab. sei i paesi: Bagaladi (1.286), Melito (10.506), Montebe,llo Jonico (6.922), Roccaforte del Greco (802), Roghudi (1.365), San Lorenzo (3.357).

10) Oppido Mamertina 20.993 ab. otto i paesi: Cosoleto (976), Delianuova (3.584), Oppido Mamertina (5.559), Santa Cristina d’Aspromonte (1.095), Sant’Eufemia d’Aspromonte (4.074), Scido (1.047) Sinopoli (2.329), Varapodio (2.329).

11) Palmi 22.787 ab. due paesi: Palmi (19.435), Seminara (22.787).

12) Polistena 24.348 ab. cinque i paesi: Anoia (2.378), Cinquefrondi (6.461), Giffone (2.182), Maropati (1.736), Polistena (11.591).

13) Reggio 1. 22.947 ab. parte di Rc (Ravagnese San Gregorio, San Gregorio, Sabbie Bianche, Pellaro (16.498) e Motta San Giovanni (6.449).

14) Reggio 2 24.245 ab. parte di Rc (Ortì, Podargoni, Sala di Mosorrofa, Mosorrifa, Cataforio, San Salvatore, Gallina, Arasì, Schindilifà, Straorino, Cerasi, Pavigliana, Ravagnese Arangea, Saracinello, Olivetto, Bovetto, Rosario Valanidi, Trunca, Croce Valanidi, Trapezi, Vinco, Santa Venere, Vallone Menga, Baraccone) 21.920 e Cardeto (2.325).

15) Reggio 3. 23.312 ab. parte di Rc (rione Ferrovieri, Stadio, Gebbione, Ravagnese Superiore, Sant’Elia di Ravagnese).

16) Reggio 4 24.502 ab. parte di Rc (Sbarre, Ciccarello, Modena, Petrillina, Seminario, Pio XI, Modena, Casa Unnra, Diramazione Laboccetta).

17) Reggio 5 24.855: parte di Rc (Cannavò, Crocefisso, Sant’Agata, Spirito Santo, San Cristofaro, Carrubara, San Sperato, Maria Ausiliatrice, Modena Ciccarello, Pietrastorta, Modena Boschicello, Mili, Modena San Sperato, Mezzacapo, piazza Carmine, piazza Duomo, piazza Castello).

18) Reggio 6 23.350 ab. parte di Rc (San Marco, Caserta, Cappuccinelli, Villini Svizzeri, Sant’Antonio, Schiavone, Rausei, Cardinale Portanova, stazione Lido, Piazza del Popolo, Ponte della libertà, Fondo Versace, San Paolo, Vallone Petrara).

19) Reggio 7 23.753 ab. parte di Rc: (Archi, Terreti, Santa Caterina, Vito, San Brunello, Eremo, San Giovannello, Casalotto, Manfroci e Borrace Crocevia)

20) Reggio 8 22.253 ab. parte di Rc (Gallico, Sambatello, San Giovanni di Sambatello, Catona, Salice, Rosalì, Villa San Giuseppe, Arghillà, Pettogallico, Concessa)

21) Rosarno 26.156 ab. sei i paesi: Candidoni (410), Galatro (2.307), Laureana di Borrello (5.709), Rosarno (15.051), San Pietro di Caridà (1.715), Serrata (964).

22) Siderno 24.726 ab. cinque i paesi: Agnana Calabra (673), Canolo (957), Gerace (2.973), Mammola (3.389), Siderno (16.734).

23) Taurianova 23.449 ab. due i paesi: Rizziconi (7.650) e Taurianova (15.799).

24) Villa San Giovanni 21.981 ab. sette i paesi: Calanna (1.183), Campo Calabro (4.074), Fiumara (1.201), Laganadi (498), Sant’Alessio d’Aspromonte (436), Santo Stefano d’Aspromonte (1.470), Villa San Giovanni 13.119.

‘Ndrangheta-Operazione “Circolo Formato”-Arrestato Sindaco Marina di Gioiosa e tre assessori

‘Ndrangheta-Operazione “Circolo Formato”-Arrestato Sindaco Marina di Gioiosa e tre assessori

‘Ndrangheta. Operazione “Circolo Formato”, 40 arresti fra cui un poliziotto

‘NDRANGHETA: ANCHE UN POLIZIOTTO FRA I 40 ARRESTATI


Reggio Calabria, 3 maggio 2011 – C’e’ anche un agente di polizia fra le persone arrestate nell’ambito dell’operazione per l’esecuzione di 40 ordinanze di custodia cautelare in carcere scattata stamani a carico di presunti esponenti della cosca Mazzaferro di Marina di Gioiosa Ionica (Rc). I provvedimenti del gip, richiesti dalla DDA di Reggio Calabria, sono stati eseguiti dalla squadra mobile della questura reggina, dal commissariato di Siderno e dallo Sco.

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