‘Ndrangheta in Piemonte, la Regione si costituisce parte civile in processo Minotauro

‘Ndrangheta in Piemonte, la Regione si costituisce parte civile in processo Minotauro

'Ndrangheta in Piemonte, la Regione si costituisce parte civile in processo Minotauro
Torino – La Regione Piemonte si costituirà parte civile nel processo relativo all’inchiesta “Minotauro”, sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte. E’ quanto previsto da un ordine del giorno presentato ieri dall’Idv in Consiglio regionale e approvato all’unanimità.

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Minacce di morte al Coordinatore di Libera Reggio Calabria

Libera Informazione esprime vicinanza al coordinatore di Libera in Calabria

Minacce di morte al Coordinatore di Libera Reggio Calabria

Libera: «Vicinanza e corresponsabilità a Mimmo Nasone. Non ci faremo intimidire»

Mimmo Nasone coordinatore di libera

Reggio Calabria

E’ da anni in prima linea, accanto alle vittime di reati di mafia e nei quartieri più difficili di Reggio Calabria, insieme ai giovani. Con lui, donne e uomini liberi  hanno scelto di ricostruire un tessuto civile sano a partire dall’entusiasmo dei giovani, dell’associazionismo, degli imprenditori, degli studenti. Tutto questo mette in pericolo le ‘ndrine che hanno deciso di farlo sapere, con una minaccia diretta. Il destinatario è Domenico Nasone, per gli amici “Mimmo” il coordinatore di Libera a Reggio Calabria che è stato raggiunto da una lettera anonima nella quale è stato minacciato di morte. L’intimidazione è stata inviata nella sede dell’associazione in Calabria nel fine settimana ed è stata ritrovata stamani da Nasone che ha provveduto a sporgere regolare denuncia.

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Speciale corruzione: perché è necessario intervenire

Speciale corruzione: perché è necessario intervenire

di Aaron Pettinari – 4 giugno 2012
Partiamo da una certezza: “l’Italia è un paese corrotto”. Lo dicono i numeri. I dati diffusi annualmente dall’Ong Transaperncy Internacional collocano la nostra penisola al sessantanovesimo posto su 182 Paesi presi in esame (nel 2010 eravamo al 67° posto). Basti pensare che, nella lotta alla corruzione, nella Ue fa meglio solo della Grecia (80esima), e di Romania e Bulgaria. Su una scala da zero (massimo livello di corruzione percepita) a dieci, l’ong tedesca che annualmente pubblica il rapporto ha assegnato all’Italia 3,9 punti (contro i 4,6 del 2008) e ad Atene 3,4, entrambe molto vicine alla Cina, settantacinquesima.

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Bufera sul Comune di Siderno, lunedì le dimissioni del sindaco Ritorto

Inchiesta “Falsa politica”

Bufera sul Comune di Siderno, lunedì le dimissioni del sindaco Ritorto

Il primo cittadino ha annunciato la decisione di lasciare dopo l’operazione che ha coinvolto politici ed esponenti della ‘ndrangheta e per la quale ha ricevuto un avviso di garanzia. Oltre alle indagini ha inciso sulla scelta anche un problema di salute personale

di PINO ALBANESE

Il sindaco Riccardo Ritorto

SIDERNO – Siderno sta per rimanere senza sindaco. Riccardo Ritorto si dimetterà lunedì. Lo ha detto ieri ai suoi fedelissimi radunati nel suo ufficio collocato al primo piano del palazzo “rosato” che si affaccia sulla centralissima piazza Vittorio Veneto. Una decisione, quella di lasciare la poltrona di primo cittadino di Siderno, presa da giorni, anche se non ancora resa di pubblico dominio, su cui “pesa” il suo stato di salute. Dopo aver parlato con i suoi più vicini collaboratori il sindaco della città ha avuto uno scambio di idee con i vertici della coalizione che ha sostenuto la sua candidatura. Malgrado i ripetuti tentativi di farlo rinunciare all’idea dimissionaria, il sindaco è stato irremovibile comunicando a tutti i presenti la volontà di lasciare lo scranno più alto della sala delle adunanze consiliari. L’affaticamento permanente a cui è subordinato, con il passare dei giorni, è sempre più duro da sopportare e, per questo che lunedì andrà dal segretario del comune Mario Ientile per firmare il congedo dal palazzo municipale. 

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Processo Congiusta, “bocciata” la difesa di Costa

Sul delitto del giovane di Siderno rigettate tutte le istanze del legale di costa.Genchi non sarà sentito

Congiusta, “Bocciata” la difesa

A luglio la requisitoria di Mollace. Laratta: “Al papà riconoscimento dallo Stato”

Gianluca Congiusta


di CLAUDIO CORDOVA Reggio calabria –

Gioacchino Genchi non sarà  ascoltato  in aula all’interno del Tribunale di Piazza Castello a Reggio   Calabria.

Vengono sostanzialmente rigettate tutte le istanze difensive nel procedimento d’appello contro i presunti responsabili dell’omicidio 
 del  giovane Gianluca Congiusta, assassinato a Siderno il 24 maggio   2005.

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Maria Grazia Laganà ricorda Gianluca Congiusta

NDRANGHETA, 7 ANNI FA DELITTO CONGIUSTA 

Maria Grazia Laganà ricorda Gianluca Congiusta

SIDERNO (REGGIO CALABRIA) – Il 24 maggio del 2005 fu assassinato a Siderno, in un agguato di ‘ndrangheta, Gianluca Congiusta. Aveva 34 anni. A distanza di cinque anni dal delitto, nel dicembre del 2010, fu condannato alla pena dell’ergastolo il boss Tommaso Costa, accusato di essere stato il mandante dell’omicidio. Congiusta fu ucciso perché tentò di sventare una testata estorsione ai danni del suocero, Antonio Scarfò.

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I colori della memoria. I colori di Gianluca Congiusta

I colori della memoria. I colori di Gianluca Congiusta

Sette anni dopo il terribile assassinio dell’imprenditore trentaduenne. Sette anni dopo una data che ha segnato una svolta nei colpi della ‘ndrangheta alla società civile prima, allo Stato poi. Per non dimenticare

Mi succede ogni volta in cui si avvicina la fine di maggio. Da qualche anno, ormai: da quando Congiusta si è trasformato, da un cognome urlato sui media per l’ennesima uccisione di una vittima innocente della ‘ndrangheta, nella sintesi di affetti sempre più forti.
Ho conosciuto Gianluca per caso, quando vinse la regata di Ulisse a Reggio Calabria. La Provincia era tra gli enti patrocinanti, quel ragazzo pieno di riccioli e di voglia di vita era venuto nel nostro stand prima di prepararsi a ritirare, con i suoi compagni, il premio. Mi è tornato alla mente molto dopo, iniziando a conoscerlo e riconoscerlo dai ricordi di Roberta e Alessandra, le due incredibili sorelle, dalle lacrime soffocate di mamma Dona, dalla voglia di giustizia e dalle lotte continue di papà Mario, il mio gigante. Il nostro gigante.

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Laratta (PD): “Non dimentichiamo la tragica morte di Gianluca Congiusta”

Laratta (PD): “Non dimentichiamo la tragica morte di Gianluca Congiusta”

IL 24 MAGGIO DEL 2005 VENIVA UCCISO A SIDERNO GIANLUCA CONGIUSTA. SI ERA OPPOSTO AL PIZZO E ALLE COSCHE.

 
L’On. Franco Laratta

Era il 24 maggio del 2005 quando a Siderno, nella Locride, veniva ammazzato il giovane imprenditore Gianluca Congiusta. Barbaramente ucciso perché non si era piegato alla criminalità organizzata e si era opposto ad un tentativo di estorsione.

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