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I COLORI DELLA MEMORIA: gli eventi di venerdì 24, sabato 25 e domenica 26

Riace: iniziano le serate de “i colori della memoria”

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si parte venerdì 24 alle 21 con “ius sanguinis: vivere in Calabria obbliga ad accettare il potere del sangue?”


Domani, venerdì 24 luglio, si avvierà alla conclusione la parte creativa de “i colori della memoria”. Il murales “Contro la mafia sporchiamoci le mani”, dedicato a tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata, sarà realizzato durante tutta la giornata dai presenti, sotto la direzione artistica di Nik Spatari. Dalle 19 il maestro Nik Spatari sarà impegnato con la propria “firma” per le vittime di tutte le mafie, e realizzerà un murales adiacente a “contro la mafia sporchiamoci le mani”. Vernice, impronte e creatività: questi gli ingredienti necessari per partecipare e condividere l’urlo che dal centro storico di Riace superiore si sta espandendo come un’eco infinita destinata a non fermarsi.
Ieri una parte dei ragazzi che si sono dati appuntamento nel centro storico reggino per l’evento in corso hanno partecipato alla “lunga marcia della memoria”, organizzata da “Libera Locride” e dal suo responsabile Francesco Rigitano, alla presenza del responsabile internazionale di “Libera”, Tonio dell’Olio. Racconta Mario Congiusta, presente a Pietra Cappa: «Emozionante e struggente, la giornata di ieri. Più di sessanta persone hanno tracciato un percorso della memoria, segnando la strada che porta al luogo dove furono trovati i resti di Lollò Cartisano con targhe che urlano il suo nome, alternate ad altre targhe che urlano, per sempre, i nomi di alcune delle troppe vittime innocenti della ‘ndrangheta. Ad ogni posizionamento dei singoli cartelli ci fermavamo per  raccontare ed ascoltare la vita e le emozioni di ciascuna vittima innocente della ‘ndrangheta, la loro ribellione alle regole della criminalità organizzata che stringe, da troppo tempo, questa terra in una morsa. Sono convinto che chiunque vorrà ripetere, d’ora in poi, quel percorso, saprà trarre le stesse emozioni che hanno riempito la giornata di ieri».

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“I profumi, i colori e i suoni si rispondono” e aumentano

l’eco de “i colori della memoria” fa aumentare i murales
a Riace Superiore ospitalità e condivisione fanno da sfondo alla manifestazione

“I colori della memoria”, manifestazione in corso a Riace Superiore (RC) organizzata dall’Amministrazione comunale e dalla Gianluca Congiusta onlus, prevedeva la realizzazione di sette murales: i primi sei dedicati a Rocco Gatto, Peppino Impastato, Giuseppe Valarioti, Totò Speranza, Gianluca Congiusta, Franco Fortugno, il settimo, “contro la mafia sporchiamoci le mani”, dedicato a tutte le vittime innocenti della criminalità.

p1090002L’ottima eco dell’evento ha aumen tato “i colori” e “la memoria”: oggi sono arrivati nel centro storico reggino altri artisti, che hanno iniziato la realizzazione di nuove opere. Tra loro Silvia Raschillà e Serena Lullo, che stanno realizzando un nuovo murales con il logo “i colori della memoria”. Gli altri due murales “aggiunti”, in corso di realizzazione, hanno titoli molto esplicativi: “dove vanno le nuvole” e “acqua bene comune”.

Nel pomeriggio tutti i ragazzi presenti a Riace Superiore hanno avuto un incontro con Tonio Dell’Olio, responsabile internazionale di Libera, e con una delegazione di Libera Locride, oltre che con gli organizzatori, Mario Congiusta e Mimmo Lucano. Condivisione e memoria: questo il primo risultato dell’evento che sta animando il centro storico della costa jonica. Domani alcuni ragazzi parteciperanno alla marcia organizzata da “Libera” a Pietra Cappa, verso il luogo dove furono ritrovati i resti di Lollò Cartisano, ultimo dei sequestrati della Locride, mentre ieri tre ragazzi del gruppo di Carmagnola hanno voluto partecipare all’ultima udienza prima della pausa estiva del processo Congiusta, e riporteranno le proprie impressioni sul blog che da sabato aggiorna in rete, in tempo reale, l’evolversi de “i colori della memoria”.

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processo Congiusta – udienza di lunedì 20 luglio – RASSEGNA STAMPA

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Congiusta, giudice in aula


Campagna chiamato a testimoniare: «Gianluca era una persona perbene»


di RAFFAELLA RINALDIS

(il Quotidiano della Calabria)


LOCRI – Un giudice come testimone d’eccezione, ieri, al processo per l’omicidio di Gianluca Congiusta, il giovane imprenditore sidernese assassinato nel maggio 2005. Il giudice Giuseppe Campagna, oggi applicato al Tribunale di Reggio Calabria, aveva lavorato in quello di Locri dal dicembre 1997 all’ottobre 2004. Il magistrato aveva ottimi rapporti con l’allora cognato di Gianluca, Sandro Fragomeni, un commercialista fidanzato con la sorella di Congiusta. Come risulta dagli atti del processo, in una telefonata, avvenuta dopo pochi giorni dall’omicidio, proprio Fragomeni parlò con il giudice Campagna.
La ragione della chiamata come testimone in Assise, davanti al presidente Bruno Muscolo del togato reggino Campagna, affiancato dal collega PierCarlo Frabotta, trova la sua ragion d’essere proprio nella conversazione tra i due uomini. La chiacchierata tra i due amici tendeva a fare ipotesi sul perché dell’omicidio. «Rimasi stupito dell’omicidio – ha affermato il giudice-testimone ieri in udienza -. Lo ritenevo una persona perbene, prendevamo il caffè insieme a lui un paio di volte a settimana, non ritenevo che potessero esserci motivi di criminalità alla base dell’omicidio».

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“I profumi, i colori e i suoni si rispondono” a Riace

“i colori della memoria” da Torino a Riace

i 20 artisti al lavoro da sabato pomeriggio hanno già ultimato alcuni murales dedicati alle vittime innocenti di tutte le mafie. Arte e memoria a Riace superiore

Si chiama “Riace 2009 Diario di bordo: una settimana di arte, musica e incontri per dare colore al paese dell’accoglienza: è il blog (http://www.m-n-z.net/riace) attivato da alcuni dei 20 artisti giunti sabato scorso nel centro dell’accoglienza reggino per monitorare in tempo reale i lavori in corso. Un video sulla realizzazione di uno dei murales, commenti testuali e gallerie fotografiche testimoniano il work in progress dei murales che stanno animando “I COLORI DELLA MEMORIA”: il blog, creato appositamente per l’evento, è un modo per condividere in rete l’esperienza di Riace.

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“La settimana si preannuncia piena di lavoro e di ore sotto il sole, ma tutti quanti noi non vediamo l’ora di ricominciare” scrive “Mnz” (Mauro Gerbaudo), il curatore del blog. E si sofferma anche, con rammarico, sul lungo elenco della “Mattanza” che i gladiatori del sito dedicato a Gianluca Congiusta, assassinato dalla ‘ndrangheta a Siderno il 24 maggio 2005, aggiornano costantemente. «Il calendario» sottolinea “Mnz” «inizia dal 17 settembre 2004 ed è impressionante vedere il numero di omicidi di mafia avvenuti e quelli rimasti impuniti».

Da Carmagnola a Riace. Sono 1.500 chilometri, ma le distanze, quando si parla di memoria e di condivisione, si annullano. Spiega Nino Vitale, responsabile del gruppo dei 15 ragazzi giunti dal Piemonte: «Il nostro presidio di Libera, “Il Karma di Ulysses”, dedicato a Bruno Piazzese, l’imprenditore di Siracusa ucciso dalla mafia, è da tempo attivo su tematiche importanti come la legalità e l’antimafia, al fianco di altre realtà del territorio carmagnolese, come l’associazione ArciLife. Abbiamo conosciuto il sindaco Lucano a maggio, quando è stato consegnato il lavoro dell’artista Coco Cano, e così è nata l’idea de “i colori della memoria”. Sono particolarmente felice per il grande entusiasmo con cui i nostri ragazzi stanno rispondendo a questa importante manifestazione».

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“I profumi, i colori e i suoni si rispondono” (Charles Baudelaire)

“i colori della memoria”: 20 artisti al lavoro da stamattina

il centro storico del comune reggino ospita, da ieri pomeriggio, il gruppo di lavoro che sta realizzando i murales dedicati alle vittime innocenti di tutte le mafie

Emiliano Cirillo, Karen di Costanzo, Italo Esposito sono arrivati da Diamante. Federico Cano Correa, Luca Cavaglia, Chiara Elia, Enrico Ciuti, Mauro Gerbaudo, Gabriele Imperiale, Chiara Maritato, Giuliano Nota, Filippo Olivero, Alessia e Benedetta Pagotto, Francesco Siccardi, Matteo Signore, Simone Terrazzini e Nino Vitale, da Carmagnola, alle porte di Torino. Da Cerninara, in provincia di Avellino, è arrivata Giusi Marruzzo.

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Questi i venti artisti giunti ieri pomeriggio a Riace con Francesco Cirillo, che si occuperà del coordinamento artistico per la creazione dei sei murales dedicati a Rocco Gatto, Peppino Impastato, Giuseppe Valarioti, Totò Speranza, Gianluca Congiusta, Franco Fortugno. L’obiettivo di «dare colore alla memoria», come ha commentato il Sindaco di Riace, Mimmo Lucano, che li ha accolti nel centro storico con gli assessori del Comune, è partito quasi subito: dopo aver preso confidenza con il borgo antico, il gruppo di artisti, cui si è aggiunto Mario Congiusta, ha effettuato il primo sopralluogo per individuare le pareti degli edifici i cui intonaci, da questa mattina, inizieranno ad assorbire “I COLORI DELLA MEMORIA”. Proprio come a Diamante, dove Francesco Cirillo aveva coordinato un medesimo intervento artistico, i sei murales segneranno un vero e proprio percorso tra le bellezze architettoniche del centro storico di Riace superiore.

 

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Per non dimenticare – Riace paese dell’accoglienza e della memoria

“i colori della memoria”: dal 18 al 26 luglio a Riace superiore

il centro storico del paese reggino ospiterà da sabato pomeriggio un evento di arte, musica e dibattiti dedicato alle vittime innocenti della ‘ndrangheta

Otto giorni per colorare la memoria e il centro storico di Riace superiore (RC): inizierà nel pomeriggio di sabato 18 luglio 2008, con l’arrivo degli artisti che realizzeranno sei dei sette murales, l’evento “i colori della memoria”, che si concluderà nella serata di domenica 26 luglio.

Organizzato dal Comune di Riace e dalla Gianluca Congiusta onlus, l’evento è patrocinato da Regione Calabria, Provincia di Reggio Calabria (Assessorati alla Difesa della Legalità e alle Politiche Sociali e Tavola della legalità), ReCoSol (Rete Comuni Solidali), Associazione Città Futura, Gruppo Abele, da Sud, Stop ‘ndrangheta, Libera Locride.

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Il Quarto Stato antimafia

Riace ricorda le vittime della ’ndrangheta intitolando piazze e strade insieme ai migranti
di FRANCESCO SORGIOVANNI
RIACE – Per non dimenticare, non dimenticare le vittime delle mafie, è questo lo scopo della seconda edizione de “La lunga marcia della memoria”, promossa dall’associazione DaSud e da Stopndrangheta.it, che ieri ha visto il suo momento clou in tutto il Paese. Da Nord a Sud. Grandi città e piccoli comuni simbolo dell’impegno civile come Riace.
Associazioni, movimenti, artisti, cittadini hanno aderito e partecipato alla campagna per cambiare simbolicamente e “dal basso”la toponomastica cittadina, intitolando strade, piazze e luoghi pubblici alle vittime delle mafie. Nella tappa di Riace ad attendere la famiglia Congiusta ed i rappresentanti del coordinamento di Libera c’erano il sindaco Domenico Lucano con alcune delle famiglie degli immigrati accolti dalla comunità riacese. Un nuovo mosaico della memoria organizzato, nel piccolo centro dell’Alta Locride, da daSud in collaborazione con il Centro Don Milani, la Fondazione Gianluca Congiusta e Stopndrangheta.it. La “Lunga marcia della memoria” di Riace è stato un evento intimo e commovente durante in quale sono state affisse simbolicamente, al posto dei nomi di tre vie e di una piazza, le targhe dedicate a Lollò Cartisano, Gianluca Congiusta, Vincenzo Grasso e Giuseppe Tizian, vittime innocenti della criminalità organizzata.
Quattro targhe che faranno parte del “nuovo mosaico della memoria antimafia”. Una azione collettiva, assolutamente pacifica, che è avvenuta contemporaneamente in tutta Italia e che dovrà servire a ricordare tante storie dimenticate che meritano l’attenzione di tutti i cittadini, a “rendere giustizia a chi è caduto per essersi opposto alle mafie, chiedere l’affermazione dei diritti civili e sociali”. E’ il Paese che cerca di riprendersi la sua memoria, che si
riappropria delle sue storie migliori, che riscopre un pezzo del proprio passato di cui andare orgoglioso. Memoria e diritti che sono strettamente legati, memoria e diritti che rappresentano un bagaglio indispensabile per affrontare i bui tempi di oggi. L’iniziativa vuole essere la testimonianza che esiste un Paese vivo e vitale, non rassegnato, capace di immaginarsi un futuro diverso. Mario Congiusta, presidente della “Gianluca Congiusta onlus”, che ieri non ha potuto presenziare all’appuntamento di Riace, per motivi di salute, all’atto della presentazione della seconda edizione de “La lunga marcia della memoria”, aveva dichiarato: “La memoria è l’unico mezzo a nostra disposizione per evitare che il silenzio copra nuovamente con una crosta dura e inscalfibile un male endemico del nostro Sud, e della Calabria in particolare. Non dimenticare, rinnovare costantemente la memoria soprattutto nelle nuove generazioni, significa attivarsi sempre più per cercare di combattere tutte le mafie, a partire dalla ‘ndrangheta”.
A manifestare tale impegno ieri a Riace c’erano pure la mamma di Gianluca, Donatella Catalano, e le sorelle, Alessandra e Roberta. La prima edizione della manifestazione, partita un anno fa, era finalizzata al restauro e al rilancio del Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta, il murales antimafia di Gioiosa Jonica in Calabria (realizzato in memoria del mugnaio Rocco Gatto e delle vittime innocenti della ‘ndrangheta nel 1978).
Per dieci giorni, daSud e Libera Locride hanno attraversato la provincia di Reggio Calabria – dopo avere promosso incontri ed eventi in tutta Italia – realizzando nuovi murales, aprendo discussioni e dibattiti sui temi centrali per la costruzione di una nuova identità meridionale, organizzando spettacoli e performance per recuperare dal basso nuove pagine di memorie dimenticate. Poi, in piazza Vittorio Veneto a Gioiosa Ionica, gli artisti Giovanni Rubino e Corrado Armocida – tornati sulle impalcature dopo trent’anni – hanno restituito alla città di Gioiosa e a tutto il Paese il Quarto Stato dell’anti-‘ndrangheta.
Emblematica, durante il simbolico cambio di targhe, la presenza attenta degli immigrati con i quali c’è stata una “commossa condivisione di esperienze che, seppur apparentemente diverse, sono accomunate da forme di violenza e soprusi”.
Riace ricorda le vittime della ’ndrangheta intitolando piazze e strade insieme ai migranti

di FRANCESCO SORGIOVANNI (il Quotidiano della Calabria)

RIACE – Per non dimenticare, non dimenticare le vittime delle mafie, è questo lo scopo della seconda edizione de “La lunga marcia della memoria”, promossa dall’associazione DaSud e da Stopndrangheta.it, che ieri ha visto il suo momento clou in tutto il Paese. Da Nord a Sud. Grandi città e piccoli comuni simbolo dell’impegno civile come Riace.
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Solidarietà all’avvocato Giuseppe Femia dalla Camera Penale di Locri

Solidarietà all’avvocato Giuseppe Femia dalla Camera Penale di Locri

 

In ordine a quanto accaduto dinnanzi alla Corte d’Assise di Locri all’udienza del 6 luglio 2009,relativa all’omicidio di Gianluca Congiusta,la Camera Penale rappresenta nuovamente la necessità che siano garantite condizioni di libertà e di serenità all’Avvocatura nello svolgimento delle sue funzioni.

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