“I profumi, i colori e i suoni si rispondono” e aumentano

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l’eco de “i colori della memoria” fa aumentare i murales
a Riace Superiore ospitalità e condivisione fanno da sfondo alla manifestazione

“I colori della memoria”, manifestazione in corso a Riace Superiore (RC) organizzata dall’Amministrazione comunale e dalla Gianluca Congiusta onlus, prevedeva la realizzazione di sette murales: i primi sei dedicati a Rocco Gatto, Peppino Impastato, Giuseppe Valarioti, Totò Speranza, Gianluca Congiusta, Franco Fortugno, il settimo, “contro la mafia sporchiamoci le mani”, dedicato a tutte le vittime innocenti della criminalità.

p1090002L’ottima eco dell’evento ha aumen tato “i colori” e “la memoria”: oggi sono arrivati nel centro storico reggino altri artisti, che hanno iniziato la realizzazione di nuove opere. Tra loro Silvia Raschillà e Serena Lullo, che stanno realizzando un nuovo murales con il logo “i colori della memoria”. Gli altri due murales “aggiunti”, in corso di realizzazione, hanno titoli molto esplicativi: “dove vanno le nuvole” e “acqua bene comune”.

Nel pomeriggio tutti i ragazzi presenti a Riace Superiore hanno avuto un incontro con Tonio Dell’Olio, responsabile internazionale di Libera, e con una delegazione di Libera Locride, oltre che con gli organizzatori, Mario Congiusta e Mimmo Lucano. Condivisione e memoria: questo il primo risultato dell’evento che sta animando il centro storico della costa jonica. Domani alcuni ragazzi parteciperanno alla marcia organizzata da “Libera” a Pietra Cappa, verso il luogo dove furono ritrovati i resti di Lollò Cartisano, ultimo dei sequestrati della Locride, mentre ieri tre ragazzi del gruppo di Carmagnola hanno voluto partecipare all’ultima udienza prima della pausa estiva del processo Congiusta, e riporteranno le proprie impressioni sul blog che da sabato aggiorna in rete, in tempo reale, l’evolversi de “i colori della memoria”.

Da Carmagnola a Riace. Sono 1.500 chilometri, ma le distanze, quando si parla di memoria e di condivisione, si annullano. Nino Vitale, responsabile del gruppo dei 15 ragazzi giunti dal Piemonte, racconta: «Questa bellissima collaborazione è nata po’ per caso. Forse per questo è così straordinaria. “i colori della memoria” dà a ciascuno dei presenti l’opportunità di liberare la propria creatività, di collaudare la propria vena artistica. Ed è un’opportunità unica: i ragazzi mai avrebbero pensato di poter realizzare così tanti murales in un piccolo paese dall’altra parte dell’Italia. Siamo venuti a Riace spinti dalla curiosità, ma anche dalle ambizioni che il progetto stimolava. Siamo stati accolti da un calore e da un’ospitalità completamente estranea ai “target” del nord: mentre dipingevamo il murales dedicato a Rocco Gatto, oggi, una signora preparava la ricotta, un’altra ci offriva del caffè, un gruppetto di bambini ci aiutava a rifinire gli spazi. Insomma, bellissimo. Potrei parlare per ore di quello che succede qui da sabato. Camminiamo per il paese, salutiamo il vecchio seduto sulla sedia e l’afgano che lavora la ceramica. E alla signora che ci dice “già che dipingete, mi date il bianco alla casa?”, che vuoi rispondere? Lo fai subito, con l’immenso piacere di condividere tutti questi attimi che sommati assieme formano un grande murales, ideale, che sono le nostre vite, le vite di tutti, dei kurdi, delle eritree, dei torinesi e dei riacesi che s’incontrano e si mescolano in perfetta armonia. I colori non sono ben definiti: è qui che la magia attende di esplodere. Perché non è vero che è tutto buio e che non c’è speranza di cambiamento, se viviamo come in questi giorni, se offriamo il nostro aiuto e il nostro tetto a chi ne ha più bisogno e se non lasciamo carta bianca a chi, dall’alto, cerca di convincerci che l’uomo nero aspetta un nostro passo falso per minacciare ogni lato della nostra esistenza. Come Arci diamo da sempre priorità all’impegno sociale e alle iniziative culturali: cosa c’è di meglio che far coesistere le due cose in una manifestazione così speciale sotto tutti i punti di vista, artistico, culturale e d’impegno concreto contro l’associazionismo mafioso? Non potremo mai ringraziare abbastanza per l’opportunità che ci è stata concessa e per la fiducia data».

Chiosa il sindaco Lucano: «Condivisione: quale migliore risposta per non dimenticare? Riace sta rispondendo nel migliore dei modi, e diversi riacesi oggi stanno spontaneamente offrendo le proprie case per l’ospitalità, dimostrando di aver superato quel briciolo di scetticismo del primo giorno. Sarò per sempre grato a loro e a questi splendidi ragazzi che hanno portato a Riace i colori della vernice e quelli della memoria e della condivisione».