Lucania e Calabria il sud peggiore
Ci sono due regioni del Sud dimenticate da Dio e dagli uomini. Ma non dai politici e dai ladri. Qui esiste un nuovo modello di Tangentopoli, una rete di fitte connivenze tra politici, esponenti professionali e istituzionali, faccendieri e malavitosi, volta a un unico scopo: saccheggiare i beni e le risorse pubbliche. Queste infelici regioni sono la Calabria e la Lucania, terre d’indagine dell’ultima inchiesta di Carlo Vulpio, inviato del Corriere della sera in Sud Italia, dall’esplicito titolo Roba nostra (Il Saggiatore, pp.256, € 15). Perché nelle procure di Potenza e Catanzaro tutto taceva fino all’arrivo di due pm da Napoli: Henry John Woodcock e Luigi de Magistris. E il giornalista, proprio grazie alle rivelazioni fornite dalle loro indagini, coraggiosamente ci racconta la storia del sistema meridionale del malaffare, delle vere forze che fanno girare la nostra Italia, condannandola all’inefficienza dei servizi, agli scempi ambientali e al declino inarrestabile dell’economia.