La sua naturale eleganza (Il nostro abbraccio ai familiari di Luca Congiusta)

La sua naturale eleganza (Il nostro abbraccio ai familiari di Luca Congiusta)

La sua naturale eleganza (Il nostro abbraccio ai familiari di Luca Congiusta)

pubblicata da AVAMPOSTO. Nella Calabria dei giornalisti infami il giorno sabato 18 dicembre 2010 alle ore 15.25

Gianluca Congiusta in un murales di Nik Spatari

Oggi è giorno di sentenza al tribunale di Locri. Un giudice dirà se Tommaso Costa è stato l’organizzatore e l’esecutore materiale dell’omicidio di Gianluca Congiusta, il giovane imprenditore assassinato a Siderno il 24 maggio del 2005.

Rivediamo i volti e le espressioni della sorella Roberta e del padre Mario e li immaginiamo, oggi, pietrificati dalla paura di veder svanito in pochi minuti le battaglie e le sofferenze degli ultimi anni. Non accada! Siamo con loro: FORZA!

Roberta Mani e Roberto Rossi

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L’Italia, il paese ove nessuno si scandalizza più

L’Italia, il paese ove nessuno si scandalizza più

In Italia nessuno si INDIGNA più. Il senso dello sdegno è talmente basso che oramai ci lasciamo scivolare addosso ogni cosa accettando passivamente le situazioni più assurde.

Siamo talmente ASSUEFATTI ai tanti problemi che le mostruosità a cui assistiamo ogni giorno ci sembrano normali.

Nel nostro paese, a quale degrado sociale dovremmo giungere prima di assistere ad una reazione (culturale)?

Riflettiamo con il monologo di Eduardo De Filippo «E’ cosa ‘e nient»

 

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Gianluca,un atroce delitto che adesso attende giustizia

Gianluca,un atroce delitto che adesso attende giustizia

Gianluca, un atroce delitto che adesso attende giustizia
Gianluca Congiusta fu assassinato a Siderno il 24 maggio del 2005.
Fu un delitto atroce, consumato con un solo colpo di fucile calibro 12 alla testa.Il P.M. Antonio De Bernardo,ai giudici della Corte d’assise di Locri,ha chiesto la condanna all’ergastolo di Tommaso Costa,capo dell’omonima ‘ndrina uscita decimata dalla faida con i commisso,e,nel medesimo processo,a ventisei anni per Giuseppe Curciarello.

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Il sindaco santista fuori di sé per le cronache di Calabria ORA

Il sindaco santista fuori di sé per le cronache di Calabria ORA

pubblicata da AVAMPOSTO. Nella Calabria dei giornalisti infami il giorno mercoledì 15 dicembre 2010 alle ore 16.17
A proposito, confrontare il capitolo “Calibro 12” del libro “AVAMPOSTO, nella Calabria dei giornalisti infami”: il racconto di Gianluca Albanese, il giornalista “infame” che quelle cronache scrisse. Le foto allegate sono alcune delle prime pagine della campagna di Calabria Ora contro il Comune che nel 2007 si rifiutò di costituirsi parte civile nel processo Congiusta.
Alessandro Figliomeni, all’epoca in cui era sindaco di Siderno, era preoccupato per alcuni articoli pubblicati dal quotidiano Calabria Ora, allora diretto da Paolo Pollichieni, nei quali si sottolineava la mancata costituzione di parte civile nel processo al presunto assassino di Gianluca Congiusta, un giovane commerciante ucciso in un agguato a Siderno il 24 maggio del 2005.
E’ quanto emerge dal decreto di fermo emesso dalla Dda reggina nei confronti di Figliomeni. La scelta operata dal Comune, scrive la Dda, ha “generato critiche feroci, nello specifico da parte di Calabria Ora, che attacca il Comune di Siderno e il suo Sindaco, definendo lo stesso Comune ‘letteralmente monopolizzato dalla criminalita’ organizzatà. Tali dichiarazioni hanno suscitato in Figliomeni una reazione immediata, tanto da fargli iniziare una sorta di ‘guerra’ legale nei confronti del giornale e del suo direttore Paolo Pollichieni”. In una telefonata intercettata, Figliomeni chiama, è detto nell’ordinanza, “tale dottore Citrigno” e si lamenta per gli articoli scritti da Calabria Ora, dando la sua spiegazione sulla mancata costituzione di parte civile: “penso che sia una prerogativa nostra fare una scelta in un senso o nell’altro, senza farci tirare la giacca da nessuno e rientra nell’autonomia e rispondiamo ai cittadini di questa nostra scelta. Noi abbiamo deciso di non costituirci parte civile nell’omicidio di Gianluca Congiusta, perché siamo sul territorio e lo conosciamo bene e siamo sicuri che porteremmo l’amministrazione in una situazione estremamente imbarazzante”. Un comportamento, quello di Figliomeni sulla mancata costituzione, che, scrivono i pm, è “assolutamente indicativo. Quelli di Figliomeni non sono soltanto i timori di una persona spaventata, ma sono anche le preoccupazioni di un soggetto intraneo alla ‘ndrangheta che si troverebbe in enorme difficolta’ a gestire, da Sindaco, il ruolo di parte civile in un processo che non soltanto vede alla sbarra il principale esponente della cosca Costa, storicamente contrapposta ai Commisso, ma i cui imprevedibili sviluppi avrebbero potuto condurre, come in effetti è stato, ad un approfondimento anche delle dinamiche interne alla cosca Commisso”. (ANSA).


Arresti  e mancata costituzione di parte civile Processo Congiusta

Arresti e mancata costituzione di parte civile Processo Congiusta

No alla  costituzione di “parte civile” Processo Congiusta


Alessandro Figliomeni

SIDERNO – Uno dei tanti episodi ripresi dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia, nel copro del dispositivo di fermo, per tracciare la figura di Alessandro Figliomeni è quello riferito alla mancata costituzione di parte civile dell’amministrazione comunale di Siderno al processo per l’omicidio di Gianluca Congiusta: il giovane imprenditore sidernese, ucciso nel 2005, per il cui omicidio è attesa la sentenza di primo grado dei giudici di Locri.
Il caso finì anche sulle pagine dei media locali. «Assolutamente indicativo, soprattutto se letto alla luce delle acquisizioni complessive che si vanno esponendo nel presente provvedimento – si legge nelle carte – il comportamento dell’allora primo cittadino di Siderno in occasione della mancata costituzione di parte civile del Comune di Siderno nell’ambito del processo per l’omicidio del giovane imprenditore Gianluca Congiusta. Quelli del Figliomeni non sono soltanto i timori di una persona spaventata (“ti ho detto che ci sono motivi di sicurezza, perché abbiamo tutti famiglia”), ma sono anche le preoccupazioni di un soggetto intraneo alla ‘ndrangheta che si troverebbe in enorme difficoltà a gestire, da Sindaco, il ruolo di parte civile in un processo che non soltanto vede alla sbarra il principale esponente della cosca Costa, storicamente contrapposta ai Commisso, ma i cui imprevedibili sviluppi avrebbero potuto condurre, come in effetti è stato, ad un approfondimento anche delle dinamiche interne alla cosca Commisso».

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Calabria: 5 avvisi di garanzia per voto di scambio e concorso esterno

Calabria: 5 avvisi di garanzia per voto di scambio e concorso esterno

Calabria: 5 avvisi di garanzia per voto di scambio e concorso esterno


A cinque politici – due ex consiglieri regionali della Calabria, un sindaco, un ex assessore ed un ex consigliere comunali – e’ stato notificato un avviso di garanzia emesso dalla Dda di Reggio Calabria, con l’accusa, a vario titolo, di voto di scambio, concorso esterno in associazione mafiosa e associazione mafiosa.

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Operazione ”Bene Comune”: Polizia, Carabinieri e Procura di Reggio mandano al tappeto i Commisso

Operazione ”Bene Comune”: Polizia, Carabinieri e Procura di Reggio mandano al tappeto i Commisso

Operazione ”Bene Comune”: Polizia, Carabinieri e Procura di Reggio mandano al tappeto i Commisso

di Francesco Creazzo –

Prima il portafoglio, adesso il cuore. La procura di Reggio Calabria e la forze dell’ordine mandano al tappeto la cosca Commisso con l’uno-due micidiale degli ultimi mesi: prima un sequestro di beni per più di 200 milioni di euro di valore totale, e l’arresto di Giuseppe Commiso, capocosca, ora la decapitazione: 53 arresti condotti nella notte da polizia e carabinieri spazzano via una delle consorterie ‘’più potenti al mondo’’ come l’ha definita il procuratore aggiunto Nicola Gratteri nel corso della conferenza stampa di questa mattina.

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