Distrutto dalla ‘ndrangheta e abbandonato dallo Stato

Distrutto dalla ‘ndrangheta e abbandonato dallo Stato

La svolta arriva nella notte tra il 9 e il 10 settembre del 2007, quando il suo negozio di prodotti informatici viene devastato da un’esplosione. E’ l’atto eclatante. Prima e dopo, però, la vita di Salvatore D’Amico, 39enne commerciante

di Reggio Calabria, assume, connotati inquietanti e drammatici. L’attentato dinamitardo subito dall’attività commerciale di Salvatore D’Amico è solo l’atto finale di una lunga serie di brutti ed inequivocabili segnali, minacce e danneggiamenti. Episodi che D’Amico denuncia ai Carabinieri: si va dalle cartucce di fucile e di pistola posizionate nei pressi dell’attività commerciale (sita sulla via Nazionale di Archi, ndi), al rinvenimento di una bottiglia contenente liquido presumibilmente infiammabile, fino alle minacce telefoniche tramite sms.

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Siamo stanchi di chi con la destra accarezza i criminali e con la sinistra le vittime

Siamo stanchi di chi con la destra accarezza i criminali e con la sinistra le vittime

Siamo stanchi di chi con la destra accarezza i criminali e con la sinistra le vittime.

Non facciamo diventare categoria protetta, anzi privilegiata, quella di chi si è macchiato di crimini.


Non potrà essere certamente un forum annunciato in pompa magna da certa stampa, in una intera pagina, a dirci cos’è la mafia e l’antimafia.

La mafia l’abbiamo subita sulla nostra pelle, e l’antimafia per noi sono i magistrati e le forze dell’ordine che ogni giorno rischiano la vita.

Abbiamo bisogno di chiarezza e non di mascheramenti, non di inclusioni sociali di appartenenti alla criminalità organizzata e spacciati da qualcuno come soggetti deboli da recuperare.

Ci spieghino, i promotori dell’incontro, cosa centrano mafiosi o meglio ‘ndranghetisti, intesi come sodali di organizzazioni criminali, con l’inclusione sociale di deboli ed emarginati come i drogati, per i quali esistono le comunità terapeutiche.

Ora siamo stanchi, indignati e diciamo basta a chi contribuisce al restyling mediatico-mafioso iniziato dopo la strage di Duisburg con la delegittimazione di Petra Reski ed il tentativo di censura del libro della scrittrice.

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La conferenza de Vescovi discute di Padrini.

Conclusa la Conferenza Episcopale Calabra

 

Giovedì, 08 Ottobre 2009
La Conferenza dei Vescovi Calabresi si è riunita a Le Castella nei giorni 6 e 7 ottobre u.s., sotto la presidenza di S.E. Mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo Metropolita di Reggio Cal. – Bova. Erano presenti tutti i Vescovi Residenziali e i Vescovi Emeriti Mons. Giuseppe Agostino, Mons. Antonio Cantisani, Mons. Vincenzo Rimedio.


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