La conferenza de Vescovi discute di Padrini.

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Conclusa la Conferenza Episcopale Calabra

 

Giovedì, 08 Ottobre 2009
La Conferenza dei Vescovi Calabresi si è riunita a Le Castella nei giorni 6 e 7 ottobre u.s., sotto la presidenza di S.E. Mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo Metropolita di Reggio Cal. – Bova. Erano presenti tutti i Vescovi Residenziali e i Vescovi Emeriti Mons. Giuseppe Agostino, Mons. Antonio Cantisani, Mons. Vincenzo Rimedio.


L’Assemblea, all’inizio dei lavori, ha sentito il bisogno di esprimere all’unanumità la vicinanza più sentita e la solidarietà più forte alle famiglie del territorio messinese colpite nei giorni scorsi da una, purtroppo in qualche modo attesa calamità naturale, rivelatasi comunque molto più tragica di quanto si fosse potuto immaginare. Con la solidarietà i Vescovi hanno assicurato alle persone colpite dal lutto e dal dolore la preghiera di tutte le Comunità ecclesiali calabresi. Il Presidente, poi, ha riferito sui lavori dell’ultimo Consiglio Permanente della CEI, in modo particolare sulla relazione del Card. Bagnasco, sottolineandone i punti più rilevanti, tra i quali lo sguardo sintetico sulla situazione politica italiana; la denuncia della mentalità nichilistica che va sempre più insinuandosi nella società italiana; la celebrazione dell’Anno Sacerdotale; il problema della pillola abortiva RU 486; la situazione degli immigrati e la prossima ricorrenza del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.
Si è poi aperta un’ampia discussione sulla situazione difficile in cui versa la Calabria. È stata unanime la constatazione che la nostra Regione rimane emarginata rispetto al resto d’Italia. I problemi sono gravi e difficili e non sempre si vede un impegno delle Istituzioni per affrontarli tempestivamente e decisamente. I Vescovi hanno ribadito di essere consapevoli che non rientra nei loro compiti indicare soluzioni, ma che non possono esimersi dal raccogliere le ansie della gente, che da loro attende un sostegno morale e una parola di conforto e di speranza di fronte a certe situazioni oggettivamente inaccettabili. Non è possibile, inoltre, ignorare il problema dei precari della scuola, nè tacere sulla necessità che certi provvedimenti siano calati nella realtà socio-geografica della nostra Regione.
Altrettanto i Presuli affermano per quanto attiene alla frontiera della sanità. Non si può tacere che certe soluzioni pensate nell’ottica del risanamento economico si ritorcano contro i più deboli. La recente scoperta, poi, dell’avvelenamento sia del mare calabrese, risorsa incomparabile per le attività economiche e turistiche; sia del territorio della città di Crotone, ha posto ai Pastori Calabesi seri interrogativi su come vengano gestiti i problemi del territorio. I crimini contro la salute e l’ambiente denotano come sia diabolico perseguire i propri interessi economici a discapito del bene comune. Ma non si può liquidare il problema scaricando tutto sulla delinquenza locale, perché certe operazioni hanno sicuramente altre più gravi responsabilità. Pur soffrendo per i problemi della intera Regione, i Vescovi esortano alla speranza e alla fiducia, confidando nelle parole del Signore: ”non abbiate timore, io ho vinto il mondo’. Le cose possono cambiare, ma ognuno riscopra il proprio protagonismo e assuma le proprie responsabilità per quel che gli compete. Ancora una volta l’Episcopato Calabro esorta i fedeli laici ad impegnarsi in politica per portare in essa il fermento evangelico. A tal proposito viene ribadito che non a caso la Chiesa Cattolica, attraverso la sua dottrina sociale, da sempre ha condannato quei modelli economico – sociali che non mettono al primo piano l’uomo con i suoi diritti e i suoi bisogni. L’uomo deve essere, infatti, il primo capitale da salvaguardare, così come sottolinea anche il Santo Padre Benedetto XVI nella recente Lettera Enciclica Caritas in veritate, dove intende ricordare, soprattutto ai governanti, che ”l’uomo è l’autore, il centro e il fine di tutta la vita economico – sociale’.
Si è passati a discutere successivamente della pastorale giovanile in Regione, che rivela alcuni aspetti problematici. Si rinnova l’impegno a perfezionare sempre più questo lavoro pastorale. Si è deciso di preparare un Convegno Regionale sulla pastorale giovanile e si dà mandato alla Commissione Regionale di iniziare i lavori per questa preparazione, servendosi delle indagini statistiche sulla condizione giovanile in Calabria già esistenti e seguendo anche le eventuali indicazioni CEI sul tema dell’emergenza educativa. Il discorso poi si è allargato al problema dei padrini nell’amministrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana. Si condivide che la situazione è diventata ormai insostenibile e che questo problema incide, in qualche modo sulla vita della Chiesa. Si concorda di impegnarsi maggiormente nella evangelizzazione e nella preparazione anche dei Padrini. Le famiglie poi vengano esortate a fare scelte oculate di persone di provata fede cristiana. I sacerdoti devono vigilare perchè non svolgano l’ufficio di padrini persone che sono oggettivamente in situazioni di contrasto con la parola del Vangelo.
Nel contesto del tema dell’emergenza educativa, sono stati discussi i problemi legati alla pastorale scolastica, che si intende rilanciare sia sotto l’aspetto dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole, sia in riferimento alle scuole cattoliche. Nel contesto dell’Anno Sacerdotale i Vescovi si rivolgono ai loro sacerdoti per ringraziarli del loro lavoro pastorale, per esortarli a non scoraggiarsi dinanzi ai problemi e alle difficoltà, e per invitarli, secondo il desiderio del Santo Padre, a crescere sempre più nella loro vita spirituale e a spendere ancora con generosità le loro energie nell’impegno di evangelizzazione, particolarmente urgente nella nostra Regione. A loro hanno pensato di rivolgere entro la fine di questo Anno Sacerdotale una lettera di esortazione. Don Dino Piraino, Rettore del Seminario Regionale S. Pio X, ha presentato il progetto educativo del nuovo anno formativo. L’economo dello stesso Seminario ha da parte sua relazionato sul bilancio consuntivo dell’anno scorso.
I Vescovi hanno espresso parere favorevole alla richiesta del Vescovo di Cassano allo Jonio, Mons. Vincenzo Bertolone, di potere iniziare l’inchiesta diocesana per la Causa di Canonizzazione del Vescovo Mons. Raffaele Barbieri, di don Carlo De Cardona e di suor Semplice, al secolo Maria Domenica Berardi. Si è, infine, proceduto alle seguenti nomine: Mons. Filippo Curatola dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova, Assistente dell’UCSI calabrese (Unione cattolica stampa Italiana); su proposta del Tribunale Ecclesiastico Regionale Calabro l’avvocato Ferraro Erika di Siderno a Difensore del Vincolo titolare. Mons. Ignazio Schinella è stato confermato per il prossimo triennio Presidente della Fondazione Facite.