‘Ndrangheta, sequestrato arsenale. De Raho: “Era per attentato a uomo di Stato”

‘Ndrangheta, sequestrato arsenale. De Raho: “Era per attentato a uomo di Stato”

Dieci kalashnikov, due mitragliette e cinque pistole trovate nel bagagliaio di un incensurato a Rizziconi, nella Piana di Gioia Tauro. Il procuratore Dna Roberti: “In Calabria situazione di massimo allarme”

LaPresse - Marco Cantile (citazione obbligatoria) - Cronaca - Napoli 03/02/2012 - Manifestazione "Occupy Scampia" contro il coprifuoco imposto dalla criminalità organizzata

Un attentato in grande stile. Il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho non ha dubbi: le armi sequestrate nei giorni scorsi a Rizziconi, nella Piana di Gioia Tauro, servivano per un agguato a un uomo dello Stato, un personaggio delle istituzioni.

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L’organizzazione criminale controlla tutto. Dal Comune alle università, dai cantieri agli ospedali. Dai politici che fanno accordi con i boss, al prete compiacente. Trova sponde persino dentro alle parrocchie e si insinua a Palazzo di Giustizia

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Il consigliere Pdl Santi Zappalà arrestato nel dicembre 2010

REGGIO CALABRIA – E’ marcia. Si nutre di malaffare, affoga nelle sue complicità. Uno con l’altro, si favoriscono tutti. Avvocati, magistrati, costruttori, commercialisti, capi della ‘Ndrangheta, spioni, prelati. E medici, ingegneri, dirigenti del comune, consiglieri regionali, alti funzionari dello Stato, guardiani di giardini, assessori e assassini. E’ nelle loro mani Reggio. Tutti insieme hanno sottomesso una città che ormai nasconde dentro il suo ventre anche tanti segreti d’Italia.