Il Presidente Scopelliti non assecondi il costante saccheggio della calabria

Il Presidente Scopelliti non assecondi il costante saccheggio della calabria

Il Presidente Scopelliti non assecondi il costante saccheggio della calabria

Non appartengo a coloro che addebitano le responsabilità del buco finanziario della sanità calabrese esclusivamente alla passata Giunta regionale guidata da Loiero, giacché mi sento costretta a ricordare le ufficiali prese di posizione in materia anche nel periodo di amministrazione Chiaravalloti.
Proprio per questo credo oggi di avere tutto il diritto di protestare contro un Governo nazionale che, dopo aver tergiversato per ben due lunghi anni sulla necessità di commissariare la sanità calabrese e dopo aver condiviso ed autorizzato il cd. “piano di rientro” del debito, presentato dalla precedente Giunta regionale, consentendo alla stessa di procedere persino a ben 333 assunzioni nelle Aziende Sanitarie Ospedaliere della Calabria, oggi vorrebbe imporre al nuovo Governatore di aumentare le tasse ai cittadini.
Ancora una volta i ministri nordisti vorrebbero tartassare e discriminare i cittadini calabresi, ignorando i crediti di questa Regione.

Continua a leggere

L’inchiesta “Mistero” nel processo Congiusta

L’operazione “Mistero” entra nel processo per l’omicidio di Gianluca Congiusta.

E’ questa la novità più importante dell’udienza di ieri davanti alla Corte d’Assise di Locri presieduta da Bruno Muscolo con a lataere PierCarlo Frabotta. Dunque la richiesta fatta qualche giorno fa dal pubblico ministero Antonio De Bernardo è stata accolta, le carte che riguardano il delitto di Pasquale Simari , di cui è accusato come esecutore materiale Tommaso Costa, e le deduzioni della Dda di Reggio Calabria sul reato di associazione mafiosa per alcuni esponenti della cosca Ursino di Gioiosa Ionica, saranno acquisite in dibattimento.

E contestualmente a questa decisione la Corte ha anche disposto l’audizione del capitano dei carabinieri Giglio, comandante del Gruppo di Roccella Jonica, e di altri due agenti dell’Arma che hanno seguito le indagini dell’inchiesta “Mistero”.

Continua a leggere

Processo Congiusta-Tutto ruoterebbe intorno alla figura di Tommaso Costa

Congiusta-Simari, un filo tra due delitti

Tutto ruoterebbe intorno alla figura dell’imputato Tommaso Costa

 

Nella foto il P.M. Antonio De Bernardo

Rocco Muscari

Locri

L’operazione “Mistero” entra nel processo per l’omicidio di Gianluca Congiusta. Lo ha disposto la Corte d’assise di Locri accogliendo la richiesta del pm Antonio De Bernardo. L’operazione, scattata all’alba del 18 marzo scorso, si basa sul presupposto che ad uccidere Pasquale Simari, il 26 luglio 2005 a Gioiosa Jonica, sia stato Tommaso Costa, imputato nel processo Congiusta dove è ritenuto il presunto organizzatore ed autore materiale del delitto commesso a Siderno a fine maggio dello stesso anno.

Continua a leggere

Tutti i distinguo di Giuseppe Curciarello

Tutti i distinguo di Giuseppe Curciarello

Sentito in aula ha detto: «Non ho mai fatto le cose che mi ha chiesto Tommaso»

Tutti i distinguo di Giuseppe Curciarello

 

LOCRI – «Con Michele Curciarello, mio cugino, non ci sono mai stati ottimi rapporti, ci siamo sempre frequentati poco ».

E’ uno dei passaggi della deposizione di Giuseppe Curciarello, imputato di associazione mafiosa nell’ambito del processo per l’omicidio di Gianluca Congiusta.

«Oggi sono qui per cercare di chiarire la mia posizione – ha detto il teste – io ho scambiato delle lettere con Tommaso Costa, in queste lettere lui mi diceva di fare delle cose, ma io, se guardiamo con attenzione, non ho mai fatto nulla». Per quanto concerne alcune delle missive ricevute da Costa, Curciarello ha detto di non riuscire a spiegarsi neppure lui cosa sia realmente successo.

Continua a leggere

Scambio di auguri tra Salvatore Cordì e l’imputato Costa Tommaso

Scambio di auguri tra Salvatore Cordì e l’imputato Costa Tommaso

Scambio di auguri tra Salvatore Cordì e l’imputato

«Fra i Costa e i Commisso nessuno scontro armato»

LOCRI – «Cosimo Commisso che oggi sconta l’ergastolo anche per il presunto assassinio di mio fratello è innocente».

Parole dense di significato quelle dette da Tommaso Costa ieri durante la sua deposizione al processo Congiusta. E Costa ha anche aggiunto: «Tra la mia famiglia e i Commisso non c’è mai stato nessuno scontro armato».

Più volte ieri Tommaso Costa ha riportato l’attenzione sugli anni della faida a Siderno, e più volte ha detto che si è trattato di una “tragedia armata da altri” e che ha pagato con enorme dolore la sua famiglia. «Hanno cercato di dire che io mi ero messo anche con i Salerno – ha detto sempre Costa -ma io e Salvatore Salerno siamo stati coimputati nel processo “Siderno Group” e lui era accusato di avere ucciso uno dei miei fratelli. Come potevo mai avere a che fare con questa persona, non ci sarei mai riuscito.

Continua a leggere

Nell’udienza al processo “Congiusta” hanno deposto Tommaso Costa e Giuseppe Curciarello

Nell’udienza al processo “Congiusta” hanno deposto Tommaso Costa e Giuseppe Curciarello

Nell’udienza al processo “Congiusta” hanno deposto Tommaso Costa e Giuseppe Curciarello

Una “tragedia” dietro la lettera

Il boss parla in videoconferenza:”non l’ho scritta io, l’ho solo avallata”

da sinistra: Roberta Congiusta, l’avvocato Sgambellone e Mario Congiusta

«La lettera di minacce a Scarfò non l’ho scritta io, l’ho solamente avallata, se volete potete anche fare la perizia calligrafica». Al processo per l’omicidio di Gianluca Congiusta è stato il giorno di Tommaso Costa, imputato di associazione mafiosa e omicidio, e Giuseppe Curciarello, che deve rispondere dell’accusa di associazione.

Continua a leggere