Muore boss ‘Ndrangheta, calciatori in lutto

Muore boss ‘Ndrangheta, calciatori in lutto

Muore boss ‘Ndrangheta, calciatori in lutto

Parroco-presidente: “condanno gesto, partire da qui per rilancio”

SAN LUCA (REGGIO CALABRIA) – Sono scesi in campo con il lutto al braccio per ricordare la morte del boss Antonio Pelle “gambazza”, nome storico della ‘ndrangheta, imparentato con uno di loro. Una decisione, quella dei calciatori del San Luca, presa all’insaputa della società, presieduta dal parroco del paese, don Pino Strangio.

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Stefano Cucchi, l’indignazione non imbratta i muri.

Stefano Cucchi, l’indignazione non imbratta i muri.

Stefano Cucchi, l’indignazione non imbratta i muri.

di Franco Gallelli, coordinatore regionale Calabria Protagonista

Chi di noi alla notizia della morte del giovane Stefano Cucchi non ha provato un misto di commozione e rabbia? Commozione per l’assurda morte di un ragazzo che ancora doveva scoprire la bellezza di una vita senza la schiavitù della droga e ritornare alla vera felicità, quella preziosa e sincera della propria famiglia e degli amici che ti vogliono bene. Rabbia per un coinvolgimento, ancora tutto da chiarire, di apparati dello Stato.

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IMMIGRATI: WENDERS A BERLINO, IN CALABRIA REALIZZATA UN’UTOPIA

IMMIGRATI: WENDERS A BERLINO, IN CALABRIA REALIZZATA UN’UTOPIA

IMMIGRATI: WENDERS A BERLINO, IN CALABRIA REALIZZATA UN’UTOPIA

Riace 26 luglio Tavola rotonda sul tema “Il reato di esistere”

(AGI) – Berlino, 11 nov – “La vera utopia non e’ la caduta del muro, ma quello che e’ stato realizzato in alcun paesi della Calabria, Riace in testa”. Wim Wenders parla davanti ai Nobel per la Pace a Berlino e il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, si emoziona: “Sentire Wenders, le sue parole sulla Calabria e sui paesi dell’accoglienza, Riace, Caulonia, Stignano e Badolato, e’ stata la cosa emotivamente piu’ bella che mi sia capitata da quando sono presidente”. Esplodono gli applausi nella grande sala del “Municipio Rosso” di Berlino che ospita i delegati del X Summit dei Premi Nobel per la pace, al termine dell’intervento del famoso regista tedesco che in Calabria la scorsa estate ha girato “Il Volo” tra Scilla, Badolato e Riace. Non si vedono ancora le immagini dei volti e dei luoghi di cui Wenders parla ma le sue parole evocative sembrano quelle di un profeta. E cresce e si diffonde anche cosi’ l’attesa di vedere quel cortometraggio interamente in 3D.

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La caduta del Muro di Berlino favorì le mafie di Giovanni Tizian

La caduta del Muro di Berlino favorì le mafie di Giovanni Tizian

La caduta del Muro di Berlino favorì le mafie

di Giovanni Tizian

11/11/2009

“Vai di là e compra tutto”. Una frase emblematica intercettata dalla Dia durante una telefonata tra due mafiosi nei giorni immediatamente successivi alla caduta del muro di Berlino. Un ordine diventato il simbolo della forza espansionistica delle mafie. Una forza apolitica, interessata soltanto alla possibilità di investire i propri soldi sporchi in attività legali o nell’acquisto d’immobili. E con la caduta del muro, il crollo del comunismo, il disfacimento dell’Unione Sovietica, a Est si sono delineati nuovi orizzonti finanziari per i mafiosi e per chi avesse liquidità in eccesso da investire al riparo da occhi indiscreti.

L’Europa dell’est si è trovata catapultata in un contesto nuovo: Il capitalismo finanziario senza passare per il capitalismo industriale. Una rottura brusca con il passato che ha lasciato in balia della miseria e della povertà milioni di persone, mentre ha permesso agli ex dirigenti di Partito, agli ex burocrati e a quelli che occupavano in precedenza posti di comando di divenire i nuovi capitalisti d’avventura nel deserto creato dalla disintegrazione dello stato sociale. E’ in sintesi la storia dei Putin di Russia. I prezzi stracciati con cui era possibile acquistare interi palazzi non potevano di certo lasciare indifferenti le menti imprenditoriali dei mafiosi nostrani.

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Richiesta arresti Cosentino-Intervista a Saviano

Intervista allo scrittore: “Ha sempre avuto un ruolo attivo in quel territorio”
“Il suo partito si è accorto in ritardo dei suoi legami: com’è possibile?”

Saviano: “Verità che arriva in ritardo
tutti sapevano, ora si metta da parte”

ROMA – “Ho pensato subito “non mentivamo”. Tutto quello che abbiamo scritto in questi mesi viene confermato da questa richiesta della magistratura”. Roberto Saviano commenta così, in un’intervista a Radio Capital, la richiesta di arresto per Nicola Cosentino. “La cosa dolorosa è che Nicola Cosentino è stato per anni una colonna portante del centro destra in Campania e soltanto ora ci si accorge che aveva dei legami con il clan dei Casalesi. Come è possibile questo ritardo? Perché andava bene quando era solo sottosegretario e adesso che si è candidato alla presidenza della regione crea questo allarme?”.

Cosa vuol dire?
“Chi segue da tempo le cose di camorra, sa che Nicola Cosentino ha avuto sempre un ruolo attivo in quel territorio. Un suo fratello, infatti, è sposato con la sorella di Giuseppe Russo cioè Peppe il Padrino, esponente del clan dei Casalesi e della famiglia Schiavone”.

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Cosentino, l’ordinanza del gip “Sostegno elettorale dai casalesi”

Cosentino, l’ordinanza del gip “Sostegno elettorale dai casalesi”

POLITICA

Il capo d’imputazione per il viceministro dell’Economia e coordinatore regionale Pdl
Un “sodalizio” col clan. Avrebbe garantito i rapporti fra camorristi e amministrazioni

Cosentino, l’ordinanza del gip “Sostegno elettorale dai casalesi”

NAPOLI – Nicola Cosentino “contribuiva, sin dagli anni Novanta, a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista facente capo alle famiglie di Bidognetti e Schiavone”. Così si legge – tra l’altro – nel capo di imputazione per concorso esterno in associazione mafiosa emesso dagl gip Raffaele Piccirillo nei confronti del sottosegretario all’Economia e coordinatore regionale del Pdl. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, 351 pagine, è stata trasmessa alla Camera per l’autorizzazione all’esecuzione.

Già indagato da tempo per presunti contatti con il clan camorristico dei casalesi, Cosentino era tornato al centro delle cronache quando – poche settimane fa – si andava facendo sempre più concreta l’ipotesi di una sua candidatura alla presidenza della Regione Campania. Ieri, da indiscrezioni, la notizia della richiesta d’arresto. Che ha agitato le acque della maggioranza, con l’avvocato del premier, Niccolò Ghedini, che ha difeso il sottosegretario rimarcando “la passione e l’onestà” della sua attività politica, e il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ha messo paletti precisi: la sua candidatura “non rientra più fra le cose possibili”.

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CALABRIA/REGIONALI: LARATTA (PD), SELEZIONE SEVERA DEI CANDIDATI

CALABRIA/REGIONALI: LARATTA (PD), SELEZIONE SEVERA DEI CANDIDATI

CALABRIA/REGIONALI:LARATTA(PD),SELEZIONE SEVERA DEI CANDIDATI

(ASCA) – Cosenza, 19 nov – Parlando ad un gruppo di giovani, Franco Laratta, deputato del Pd, si e’ augurato che per i candidati ”si faccia una selezione severa, che si autorizzino candidature di persone trasparenti, competenti e di qualita’.

Mi auguro che non si vada a caccia di pacchetti di voti, senza saperne la provenienza e i rischi che cio’ comporta. Si aprano le liste e si facciano verifiche severe”.

Laratta ha, poi, ribadito la sua proposta riguardante il listino bloccato: ”Sarei per eliminarlo, ma se deve rimanere vi sia almeno un impegno pubblico e solenne che ad esso accederanno giovani, donne e intellettuali che diversamente non potrebbero mai trovare spazio in consiglio regionale.

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CALABRIA: LOIERO, ACCOGLIENZA E’ OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO

CALABRIA: LOIERO, ACCOGLIENZA E’ OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO

(ASCA) – Catanzaro, 10 nov – Il ”modello Calabria” per l’accoglienza e contro l’intolleranza trova attenzione al ”X Summit dei Nobel per la Pace” sul tema ”Abbattere i muri per costruire un mondo senza violenza” (con quattro declinazioni, disarmo, discriminazioni, poverta’ e omerta’) che si e’ aperto questa mattina a Berlino, al ”Municipio Rosso”. Ne ha parlato il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, che ha raccontato le esperienze dell’accoglienza come opportunita’ di sviluppo, dell’integrazione dei rifugiati a Riace, a Caulonia e Stigliano, della comunita’ dei curdi a Badolato, del senso di ospitalita’ rintracciabile in ogni paese della Calabria, che e’ stata a lungo terra d’emigrazione, dell’apprezzamento che la Regione ha ricevuto per la sua legge sull’accoglienza, indicata dall’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati come esempio da seguire per una normativa nazionale.

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Processo Congiusta, in aula la sofferenza di una mamma che ha perso il figlio

Processo Congiusta, in aula la sofferenza di una mamma che ha perso il figlio

Ucciso per una lettera

Catalano: “Le donne non c’entrano”

Donatella e Gianluca Congiusta

LOCRI – Lo sguardo mai rivolto verso chi la interrogava. L’accenno di un sorriso ogni volta che ricordava suo figlio Gianluca: “a Luca volevano tutti bene, solo chi lo ha ucciso non gli voleva bene”.

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Mosaico dei giorni Il muro di Berlino e gli altri muri 9 novembre 2009 – Tonio Dell’Olio

Mosaico dei giorni
Il muro di Berlino e gli altri muri
9 novembre 2009 – Tonio Dell’Olio



Lasciate che una volta tanto scriva di un argomento di cui oggi riferiscono tutti i giornali: il ventesimo anniversario della caduta del muro di Berlino.
Se oltre a celebrare giustamente il passato riuscissimo a riflettere sull’oggi, dovremmo pensare anche ai muri che resistono e si consolidano.

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