Calabria ribelle: lettera aperta al Ministro per la coesione territoriale

Calabria ribelle: lettera aperta al Ministro per la coesione territoriale

Calabria ribelle: lettera aperta al Ministro per la coesione territoriale

Egregio prof. Carlo Trigilia, so bene quanto lei tenga ai temi del Mezzogiorno: la sua origine, il suo curriculum e i titoli stessi della sue principali pubblicazioni lo dicono chiaro. Potrà sembrarle allora presuntuoso da parte mia consigliare a lei – e magari a qualche suo collega di governo – la lettura di un libro […]

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Il Vescovo vs Gratteri: infanghi la Chiesa per l’applauso, non per lottare la malapianta

Il Vescovo vs Gratteri: infanghi la Chiesa per l’applauso, non per lottare la malapianta

Il Vescovo vs Gratteri: infanghi la Chiesa per l’applauso, non per lottare la malapianta

Gratteri-Morosini    

di GIUSEPPE FIORINI MOROSINI* – Signor procuratore, ho letto il suo ennesimo intervento a proposito dei rapporti chiesa-mafia sui quali ama ritornare nei suoi interventi e pubblicazioni, offrendo all’opinione pubblica l’immagine di una Chiesa unica responsabile della ‘ndrangheta in Calabria.

Nell’intervista a Il Fatto Quotidiano è andato al di là di ogni limite immaginabile: «’Ndrangheta e chiesa camminano per mano; il mafioso vero, che investe, che ricicla denaro, che dunque ha potere vero, è proprio quello che per anni si è nutrito delle connivenze con la Chiesa». Tutto questo senza un benché minimo accenno all’azione positiva di lotta da parte di vescovi, sacerdoti e dell’intera comunità cristiana. L’aver liquidato, poi, tutta l’azione pastorale contro la ‘ndrangheta da parte di monsignor Bregantini con quella riflessione riportata dall’intervista è veramente sconfortante.

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Calcio. Salviamo insieme il campo di Gioiosa Jonica: servono 185mila euro

Calcio. Salviamo insieme il campo di Gioiosa Jonica: servono 185mila euro

Calcio. Salviamo insieme il campo di Gioiosa Jonica: servono 185mila euro

Milano, 14 novembre 2013

La scuola di calcio ed etica minacciata dalla ‘ndrangheta è a rischio chiusura: la fondazione Candido Cannavò aprirà la sottoscrizione con 5 mila euro. Aspettando la risposta di tutto il mondo dello sport

la consegna degli zaini

Indignarsi non basta, ha scritto don Luigi Ciotti sulla Gazzetta. Occorre agire nel concreto e con l’esempio. E allora facciamolo subito. Salviamo tutti insieme – intendo tutto il mondo dello sport – la scuola di calcio ed etica di Gioiosa Ionica, minacciata non solo dall’ndrangheta (ieri l’impianto è stato devastato dai soliti ignoti) ma anche dall’intollerabile insipienza dello Stato e della regione Calabria. E’ una priorità nazionale, tanto e più di molte leggi in discussione al Parlamento. Affrontarla e risolverla costa meno di una pensione d’oro:185 mila euro per l’esattezza è il prezzo della dignità collettiva e del principio di legalità che in questa vicenda sono la vera posta in gioco.

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In evidenza Federica Monteleone: sette condanne definitive per la morte della sedicenne di Vibo

In evidenza Federica Monteleone: sette condanne definitive per la morte della sedicenne di Vibo

In evidenza

Federica Monteleone: sette condanne definitive per la morte della sedicenne di Vibo

La Corte di Cassazione ha confermato le condanne, tranne una, per la morte di Federica Monteleone, la sedicenne deceduta nel 2007 dopo un intervento di appendicectomia effettuato nell’ospedale di Vibo Valentia durante il quale si verificò un black out in sala operatoria. Annullata con rinvio la condanna per l’ex direttore sanitario dell’ospedale di Vibo Valentia, Alfonso Luciano, al quale in appello erano stati comminati un anno e quattro mesi (due anni in primo grado).

Federica Monteleone

Alla pronuncia della Cassazione si è arrivati dopo che la Corte d’appello di Catanzaro, nel maggio del 2012, aveva confermato la sentenza di primo grado per la morte della giovane.

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Lettera aperta ai Sindaci e agli Amministratori dei Comuni della Locride: si prenda in considerazione la rimozione delle cause del disagio minorile

Lettera aperta ai Sindaci e agli Amministratori dei Comuni della Locride: si prenda in considerazione la rimozione delle cause del disagio minorile

Lettera aperta ai Sindaci e agli Amministratori dei Comuni della Locride: si prenda in considerazione la rimozione delle cause del disagio minorile

Gentilissimi Amministratori, da 32 anni presto la mia attività di psicologa in un consultorio familiare pubblico della locride e, in ragione del servizio che svolgo e dell’esperienza maturata, intendo segnalare un inammissibile vuoto nell’organizzazione della rete dei servizi socio-sanitari per minori e famiglie problematiche.

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‘Ndrangheta, 17 arresti in una maxi-operazione in varie regioni: fondamentali le dichiarazioni di Lea Garofalo

‘Ndrangheta, 17 arresti in una maxi-operazione in varie regioni: fondamentali le dichiarazioni di Lea Garofalo

‘Ndrangheta, 17 arresti in una maxi-operazione in varie regioni: fondamentali le dichiarazioni di Lea Garofalo

Associazione mafiosa, omicidi, estorsioni e spaccio di droga: di questi reati sono accusate le 17 persone che sono state arrestate dai carabinieri del Comando provinciale di Crotone, anche grazie alle testimonianze rilasciate da Lea Garofalo, la testimone di giustizia uccisa a Milano dal marito.

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Lea Garofalo, piazza gremita e bandiere gialle Funerali civili per il simbolo antimafia

la testimone di giustizia fu uccisa a milano nel 2009

Lea Garofalo, piazza gremita e bandiere gialle
Funerali civili per il simbolo antimafia

Durante la celebrazione letto un testo che la donna scrisse , ma non spedì, a Napolitano: «La prego, mi aiuti»

Funerali civili per Lea Garofalo, la testimone di giustizia che si ribellò alle cosche e che per questo motivo fu uccisa a Milano nel 2009. La piazza è gremita, piena delle bandiere gialle con il volto della donna realizzate dall’associazione antimafia Libera. Presenti il sindaco Pisapia e don Luigi Ciotti , leader di Libera. «E’ Denise che ci ha invitati qui per dire ciao alla sua mamma, e a lei vogliamo dare un forte abbraccio». Cosi ha esordito il sacerdote spiegando come le letture e le canzoni della cerimonia siano state scelte da Denise, la figlia di Lea, anche lei impegnata nella battaglia anti-mafia intrapresa dalla madre e per questo soggetta a un regime di protezione.

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