Calabria, Acquaformosa si “deleghizza” di Enrico Fierro

Calabria, Acquaformosa si “deleghizza”

di Enrico Fierro


“Volete cambiare il Tricolore. Volete le gabbie salariali, e poi presidi, magistrati, poliziotti e carabinieri, impiegati dell’Inps e del catasto, tutti con il “passaporto” della Padania in tasca e il dialetto bergamasco sulla lingua. Insomma: volete sfasciare l’Italia. E noi ci deleghistizziamo». Incespica sull’ultima parola – un neologismo brutto ma necessario – ma riesce a dirla Giovanni Manoccio. Un sindaco che ha già sollevato un vespaio di polemiche. Perché il suo Comune (per sadico gusto della suspense vi diremo dopo come si chiama e dove si trova) è il primo d’Italia ad essersi «deleghistizzato».

 

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STRAGE BOLOGNA: GIUSVA FIORAVANTI LIBERO: “NON HO PROCLAMI DA FARE”

STRAGE BOLOGNA: GIUSVA
FIORAVANTI LIBERO: “NON HO PROCLAMI DA FARE”

 

«Non ho proclami da fare». Lo afferma, ironicamente, Valerio Fioravanti, parlando della riacquistata libertà dopo i 5 anni di condizionale. L’ex terrorista dei Nar rivela di essere tornato libero dallo scorso aprile. Niente altro da dire nè commentare se non che – aggiunge all’ANSA – il tempo che «ho lo uso al meglio».

Se vuoi che chi commette stragi faccia un ergastolo vero clicca sulla foto del terrorista

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Democrazia Chilometro Zero

Democrazia Chilometro Zero

Incontro per l’autogoverno: 10 e 11 ottobre, presso la Comunità della Piagge, Firenze. L’appello e i primi firmatari. Per associarsi scrivete a carta@carta.org [nome e cognome, qualifica e città].

Come i nostri affezionati sanno, Carta è portatrice di un [buon] virus. Quello della democrazia diretta, dal basso, insomma l’autogoverno. Che presuppone, e propone, un altro genere di economia, diversa da quella che ci ha fatto precipitare nella crisi e, va da sé, un nuovo sistema di diritti sociali.
Perciò da ora, e fino al 10 ottobre, veicoleremo la proposta di un incontro tra quelle che abbiamo chiamato «comunità insorgenti» e che hanno preso la forma di presidi, movimenti e liste di cittadinanza, associazioni, comitati e reti, fuori e oltre la politica dei partiti e la crisi della rappresentanza.
Questo incontro, che viene proposto dalle persone il cui elenco è nelle pagine successive, e che si sono radunate con il solo passaparola [chiunque si associerà sarà allo stesso titolo «promotore»], si intitolerà «Democrazia chilometro zero. Incontro per l’autogoverno», si terrà sabato 10 e domenica 11 ottobre alla comunità delle Piagge di Firenze, che offre una preziosa e premeditata ospitalità, e sarà organizzato in modo tale che tutti possano dire la loro, proporre e discutere.
Tutti coloro che si sentono in sintonia con questa proposta possono scrivere, per commentare o annunciare adesione e partecipazione. A fine agosto, quando Carta uscirà di nuovo [il 28], rilanceremo la proposta insieme a coloro che si saranno nel frattempo associati.

Democrazia chilometro zero
Incontro per l’autogoverno 10 e 11 ottobre 2009, comunità delle Piagge, Firenze

Una nuova democrazia si diffonde nel paese al di sotto dei radar dei media e vista con diffidenza dai partiti. Chi la promuove si propone anche di aprire qualche breccia nelle istituzioni della rappresentanza a livello locale, ma il centro di gravità della sua azione è fuori, nella società, dove si creano alleanze basate su progetti concreti e sulle relazioni tra persone.
L’obiettivo è costruire una società solidale e conviviale che parta dalla salvaguardia e difesa dei beni comuni dall’invadenza del mercato e dal riconoscimento dei diritti di cittadinanza, distanziandosi dalla ormai evidente subordinazione al mercato dei rappresentanti politici. Per fare questo si creano organizzazioni orizzontali, che decidono per consenso e promuovono dal basso progettualità ancorate ai territori locali ma nello stesso tempo universali, nell’epoca della grande crisi sociale e finanziaria,
ambientale e democratica.
Si tratta di esperienze a volte molto diverse tra loro, ma allo stesso tempo simili. Questa neo-democrazia, che chiamiamo «insorgente», è un’uscita necessaria e «altra» dalla gabbia autoreferenziale dei partiti e della rappresentanza. Ed è soprattutto un modo di creare in pratica, nella vita delle comunità, laboratori di una civiltà diversa: le reti dell’economia sociale e la gestione pubblica delle risorse essenziali, una concezione del territorio diversa da quella di un vuoto da riempire di cemento, una moltiplicazione di esperienze di auto-aiuto e di autogestione e di nuova interazione con i migranti, di resistenza alla militarizzazione del territorio.
A noi parrebbe utile che presidi e comitati territoriali, reti, associazioni e liste di cittadinanza si riconoscano e si sostengano tra loro, nella loro pluralità, e divengano più consapevoli di essere la sola alternativa, molto diffusa e per niente marginale, che può ostacolare la politica della paura, degli affari e della distruzione ambientale, e proporre un’altra via ragionevole e ambiziosa: la società del buon vivere e della armonia tra uomo a natura, della democrazia di tutti e della convivialità delle differenze.
Perciò proponiamo un incontro, un dialogo: è un invito rivolto a chiunque senta l’urgenza di cercare, insieme ad altri cittadini «insorgenti», un’altra possibilità: la nascita di una cittadinanza attiva e responsabile capace di confrontarsi con le istituzioni a partire dai beni comuni e non per interessi privati e che si opponga al sistema politico clientelare.

Camminata in Aspromonte La forza della memoria

Camminata in Aspromonte La forza della memoria

 

Lollò Cartisano, Gianluca Congiusta e tutte le altre vittime ricordate nella tradizionale camminata alle pendici dell massiccio montuoso

 

di Francesca Chirico

La freccia rossa che indica dove trovare Lollò punta costantemente in basso, verso la valle di querce, torrenti e sentieri franosi ai piedi di Pietra Cappa. Dal fazzoletto d’Aspromonte che per dieci anni ne ha custodito il corpo, la grande roccia che incombe su San Luca, però, non si vede, nascosta allo sguardo dal bosco fitto che circonda una croce e una lapide scarna. Di Lollò Cartisano – il fotografo di Bovalino rapito il 22 luglio 1993 e ucciso nel corso della prigionia con un colpo alla testa – c’è solo la data di nascita. “Quella della morte non la conosciamo”, fa notare Deborah, tenendo in mano una pietra dipinta di fiori gialli. A terra, colorate di azzurro, verde e rosso, ce ne sono altre, portate in dono nel corso degli anni. “Dieci anni dopo il rapimento abbiamo ricevuto la lettera di uno dei sequestratori che ci chiedeva perdono e ci indicava il luogo in cui mio padre era stato sepolto. Il cuore della ‘ndrangheta, duro come una pietra, si era sciolto nel pentimento. Tutto il nostro inferno era almeno servito a convertire un uomo delle cosche. Per questo abbiamo chiesto agli amici di portare queste pietre colorate, simbolo del miracolo realizzato da papà”. E per questo il cammino-pellegrinaggio con cui la famiglia ha deciso di ricordare ogni 22 luglio Lollò, si è trasformato nel corso degli anni da riservatissima questione privata in intenso momento comunitario, proprio come la messa officiata nella villetta di Bovalino marina dove il fotografo fu rapito insieme con la moglie Mimma Brancatisano (poi rilasciata). Quella casa oggi ospita minori a rischio. Nel segno della speranza e della condivisione di un percorso che, simile al paesaggio dell’Aspromonte, mescola asprezza e bellezza.

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r cuntra

i miei colori e la mia memoria

r cuntraI miei colori e la mia memoria

Emozioni in parole e scatti dalla settimana riacese

di Paola Bottero

Meno di cinque minuti di tornanti in una terra brulla e affascinante. Si lasciano i profumi del mare e l’immensità delle distese di spiagge della costa jonica e si inizia a salire.

Destinazione Riace superiore.
Quarantadue gradi, dice il termometro esterno. Eppure abbassi il finestrino, e lasci che quel magma di aria calda vinca il fresco del condizionatore. L’afa si materializza e porta con sé profumi che avevi dimenticato. Inizia il tuo percorso della memoria.

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Per non dimenticare – Riace paese dell’accoglienza e della memoria

“i colori della memoria”: dal 18 al 26 luglio a Riace superiore

il centro storico del paese reggino ospiterà da sabato pomeriggio un evento di arte, musica e dibattiti dedicato alle vittime innocenti della ‘ndrangheta

Otto giorni per colorare la memoria e il centro storico di Riace superiore (RC): inizierà nel pomeriggio di sabato 18 luglio 2008, con l’arrivo degli artisti che realizzeranno sei dei sette murales, l’evento “i colori della memoria”, che si concluderà nella serata di domenica 26 luglio.

Organizzato dal Comune di Riace e dalla Gianluca Congiusta onlus, l’evento è patrocinato da Regione Calabria, Provincia di Reggio Calabria (Assessorati alla Difesa della Legalità e alle Politiche Sociali e Tavola della legalità), ReCoSol (Rete Comuni Solidali), Associazione Città Futura, Gruppo Abele, da Sud, Stop ‘ndrangheta, Libera Locride.

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Solidarietà all’avvocato Giuseppe Femia dalla Camera Penale di Locri

Solidarietà all’avvocato Giuseppe Femia dalla Camera Penale di Locri

 

In ordine a quanto accaduto dinnanzi alla Corte d’Assise di Locri all’udienza del 6 luglio 2009,relativa all’omicidio di Gianluca Congiusta,la Camera Penale rappresenta nuovamente la necessità che siano garantite condizioni di libertà e di serenità all’Avvocatura nello svolgimento delle sue funzioni.

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Siderno, a “battesimo” l’associazione “Oltre &…non oltre”, modello di integrazione sociale

Siderno, a “battesimo” l’associazione “Oltre &…non oltre”, modello di integrazione sociale

 Oltre la diversità, la discriminazione.. non oltre l’emarginazione sociale. Questi i motivi che sottintendono alla nascita di “Oltre &…non oltre”, un’associazione di volontariato senza scopo di lucro, presentata lunedì nella sala consiliare del comune della città di Siderno. Una associazione che, come ha sottolineato il presidente Francesca Maria Romeo, nasce “dalla necessità di tutelare le fasce più deboli della popolazione, sia essi extra comunitari che comunitari, minori e non”. Nell’associazione hanno confluito diverse figure professionali che andranno a garantire un supporto qualificato su un territorio, quale la Locride, che è divenuto negli anni “multietnico”. Nei confronti delle persone meno abbienti ecco nascere una “rete sociale” che si pone come obiettivo la costituzione di un modello di solidarietà e sussidiarietà per abbattere ogni forma di “etichetta-mento” sociale, al fine di abbattere il muro dell’indifferenza attraverso l’integrazione, concreta, valorizzando la peculiarità insite in ogni persona, senza distinzione di razza o quant’altro possa indurre a creare barriere sociali. Contro queste barriere, in particolare per quanto riguarda la promozione dell’attività di consulenza e assistenza di qualsiasi genere a livello gratuito a persone i cui diritti fondamentali vengono esclusi o talvolta negati nasce e sviluppa l’idea dell’associazione “Oltre &…non oltre”. L’associazione è stata fondata da Antonio Riccio, (Segretario); Natalya Hutsko; Francesca Maria Romeo, (Presidente); Alessandra Diano, (Consigliere); Vincenzo Saccà, (Tesoriere); Domenico Vestito, (Vice – Presidente); Giuseppe Ursino (Consigliere). Oltre ai soci fondatori l’associazione è aperta ad altri professionisti che intendono perseguire gli scopi sociali. Lo stesso dicasi per quanto riguarda la possibilità di fare rete insieme ad altre associazioni o enti con i quali creare e sviluppare progetti di integrazione sociale e culturale, attraverso la promozione di qualsiasi tipo di programma che mira all’integrazione nella comunità. Una comunità che non si ferma alla sola città di Siderno ma, in un’ottica di territorio, punta a divenire fulcro per progetti concreti da compiere in tutta la Locride.

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