‘Ndrangheta; Gratteri, abbiamo bucato qualche gomma, non ancora colpito il motore.

‘Ndrangheta; Gratteri, abbiamo bucato qualche gomma, non ancora colpito il motore.
Reggio Calabria 14 luglio 2010. – «Abbiamo bucato qualche gomma, non ancora colpito il motore. Il problema è molto più serio. Dobbiamo creare un sistema giudiziario forte, nel rispetto della Costituzione, dobbiamo modificare il codice penale e l’ordinamento penitenziario, in modo tale che non sia conveniente». Lo ha detto Nicola Gratteri, sostituto procuratore antimafia di Reggio Calabria, intervenendo alla trasmissione ‘Radio Anch’io”.
«Tantissime di queste persone, anche i capimafia arrestati ieri, al netto faranno 5-6 anni di carcere – ha sottolineato Gratteri – Dobbiamo cambiare le regole del gioco. Quando i ragazzini di 15 anni non vedranno tonare più dopo soli 5 anni i loro padri, zii, nonni, cugini, allora capiranno che si sta facendo sul serio». Secondo Gratteri inoltre «bisogna riaprire le isole chiuse nel ’94, e cioè Pianosa, Gorgona, Asinara».

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Il 3 Maggio a Reggio il corteo “Gerbera Gialla 2010”

‘Ndrangheta/ Il 3 maggio a Reggio il corteo ‘Gerbera Gialla 2010’

L’indomani farà tappa a Vibo Valentia. Ci sarà anche Piero Grasso

Prenderà il via da Reggio Calabria il 3 maggio il percorso della “Gerbera Gialla 2010”. Un lungo corteo si muoverà da Piazza Italia per fare tappa nei luoghi simbolo della lotta alla ‘ndrangheta: Via Apollo, la Procura, la Questura, e raggiungerà poi l’Arena dello Stretto. In Via Apollo saranno apposte targhe a ricordo del sacrificio di Gennaro Musella, mentre a Piazza Castello il corteo si fermerà per consegnare la gerbera del riscatto al procuratore generale Di Landro. Sotto la Questura infine un lungo applauso sarà dedicato al lavoro delle forze dell’ordine in contrapposizione e condanna all’episodio che ha visto osannare un mafioso.

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…una storia di tanti anni fa.

 

…una storia di tanti anni fa.

Pochi giorni orsono, ho sentito, dopo 16 anni, una persona con la quale avevamo condiviso una bella esperienza di solidarietà.

Si chiama Elena, insegna all’università di Minsk in Bielorussia.

Conobbi Elena, nell’ambito di un progetto di accoglienza di bambini stranieri, che venivano in Italia a trascorrere un periodo di vacanze terapeutiche, in quanto colpite dalle radiazioni nucleari di Cernobyl.Il nostro clima e lo iodio del nostro mare ionio, aiuta questi bambini sfortunati.

Negli anni 94/95 ero responsabile, per il progetto Chernobyl in Calabria, dell’OSA- ADRA ITALIA, un’organizzazione non governativa, dell’Opera Sociale Avventista.

In quegli anni, facemmo arrivare in Calabria, circa 400 bambini bisognosi di cure.

All’epoca, Gianluca aveva 21 anni ed il bambino di cui parla la madre Elena, solo 6 anni.

Ho preferito lasciare il racconto di Elena, così come mi è pervenuto, con quei piccoli errori di traduzione, classici di chi in Italia non viene da tanti anni.

Sono grato ad Elena per avermi ricordato un bellissimo periodo della mia vita, dedicato alla solidarietà verso i  bambini bisognosi.

Mario Congiusta

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Catanzaro -Da venerdì la Settimana della Cultura con la presentazione di IUS SANGUINIS

CATANZARO -Da venerdì la Settimana della Cultura con la presentazione di

IUS SANGUINIS

Dieci e 17 sono i numeri della prossima ”Settimana della Cultura’ organizzata dal Comune di Catanzaro. Dieci si riferisce al numero di giorni, dal 16 al 25 aprile, 17 a quello degli appuntamenti previsti. Il programma di questa iniziativa, che tocca il capoluogo calabrese come tante altre città d’Italia visto che a volerla è il Ministero per i beni e le Attività Culturali, è stato presentato nella Biblioteca ”De Nobili’ dal sindaco Rosario Olivo e dall’assessore alla Cultura Antonio Argirò. A fare gli onori di casa la direttrice della Biblioteca, Maria Teresa Stranieri.

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Mons. Luigi Renzo risvegli la coscienza di tutti i cittadini onesti di Sant’Onofrio

Mons. Luigi Renzo risvegli la coscienza di tutti i cittadini onesti di Sant’Onofrio

E’ stato necessario l’intervento decisionista di mons. Luigi Renzo, vescovo di Mileto – Nicotera – Tropea, al quale va il mio plauso, per rendere pubblica la capacità della ‘ndrangheta nel riuscire ad invadere persino le rappresentazioni religiose in Calabria.

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