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“Un referendum per abbattere il Porcellum” Società civile e Web lanciano raccolta firme

“Un referendum per abbattere il Porcellum” Società civile e Web lanciano raccolta firme

di Il Fatto Quotidiano.it – 29 giugno 2011

Secondo Enrico De Mita, professore emerito di Giurisprudenza presso l’Università Cattolica di Milano, “di fronte all’inerzia del Parlamento non c’è niente di meglio che l’abrogazione popolare di una legge elettorale sconcia”. Il 30 giugno il Comitato referendario inizia l’iter per arrivare alla consultazione popolare. Su Internet le iniziative di Valigia blu e Libertà e giustizia

“Esiste nel nostro ordinamento una legge elettorale maggioritaria talmente sconcia che è stata battezzata ‘porcellum’” e che “è l’esempio classico di una vicenda irrazionale che sollecita un referendum abrogativo”. A proporre un’altra consultazione dopo il successo dei quesiti su acqua, nucleare e legittimo impedimento non è un comitato referendario, ma Enrico De Mita, professore emerito di Giurisprudenza presso l’Università Cattolica di Milano, che ieri ha lanciato l’appello dalla prima pagina del Sole 24 Ore. Un parere autorevole che si unisce alle voci che in Rete e nella società civile chiedono l’abrogazione della legge elettorale.

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Poliziotto in servizio al carcere di Parma si toglie la vita. Il sindacato: “Incidenza di suicidi molto alta”

Poliziotto in servizio al carcere di Parma si toglie la vita. Il sindacato: “Incidenza di suicidi molto alta”

Poliziotto in servizio al carcere di Parma si toglie la vita. Il sindacato: “Incidenza di suicidi molto alta”

Un poliziotto in servizio al carcere di via Burla si è tolto la vita l’altra notte.

Giuseppe P., 35 anni, era rientrato nella sua terra natale, la Calabria, a Cirò Marina in provincia di Crotone e ha commesso il folle atto.

L’uomo, assistente capo della polizia penitenziaria aveva perso la madre di recente e probabilmente, oltre allo stress del lavoro, non stava attraversando un periodo felice. “Profondo dolore e vivo sconcerto suscita in noi la funesta notizia del suicidio di un nostro collega in servizio a Parma ma di origine calabre. Intendo , anche a nome di tutto il LiSiAPP Libero Sindacato Appartenenti alla Polizia Penitenziaria, esprimere ai familiari ed ai colleghi di Parma tutta la nostra rispettosa vicinanza”.

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I COSTI DELLA POLITICA IN CALABRIA

I COSTI DELLA POLITICA IN CALABRIA


Un consigliere regionale in Calabria, senza nessun incarico superiore, percepisce uno stipendio da 11.316,8 euro, composto per 8.508,71 euro dall’indennità netta e per 2.808,07 euro dai rimborsi. Ma basta poco per vedere lievitare i compensi. È sufficiente essere un componente dell’ufficio di presidenza del Consiglio o delle Commissioni per vedere la cifra salire anche di ulteriori 1.500 euro. Oppure essere capogruppo che, seppure non si percepisce un euro in più rispetto al consigliere regionale semplice, si va a gestire i flussi di riferimento per ogni singolo partito che crescono al crescere della forza politica del singolo raggruppamento.

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Ventimiglia, si dimettono in quattro La Lega Nord vuole la commissione

Ventimiglia, si dimettono in quattro La Lega Nord vuole la commissione

Ventimiglia, si dimettono in quattro
La Lega Nord vuole la commissione

30 giugno 2011

Gaetano Scullino

Imperia – Ieri sera, al termine della lunga seduta del consiglio Comunale di Ventimiglia, chiuso poco prima delle 23.30 perché era venuto meno il numero legale, si sono dimessi quattro esponenti della maggioranza di centrodestra, tutti del Pdl, compreso il capogruppo, Franco Ventrella; non si sono verificate, però, le dimissioni di massa di cui si era ipotizzato in apertura di seduta.

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Siderno ripudia la ‘ndrangheta. ERA ORA!

Siderno ripudia la ‘ndrangheta. ERA ORA!

Siderno, Comune parte civile nei processi di ‘ndrangheta, soddisfatto Congiusta

Siderno (Reggio Calabria). Un fatto epocale per l’ente oggi guidato da Riccardo Ritorto. «L’inserimento nello Statuto Comunale della Costituzione di Parte Civile nei processi di ‘ndrangheta rappresenta un momento storico per la nostra città, un’inversione di rotta rispetto al passato». Saluta con soddisfazione il provvedimento del civico consesso licenziato nella ultima riunione, il presidente dell’Associazione “Gianluca Congiusta Onlus”, Mario Congiusta. Solo 4 anni fa, nel 2007, il Comune di Siderno non ritenne opportuno costituirsi parte civile nel processo contro la cosca Costa ed il suo capoclan, imputato di associazione di stampo mafioso oltre che dell’omicidio del giovane imprenditore Gianluca Congiusta, figlio dello stesso Mario.

«In una stanza a porte chiuse – scrive oggi il padre del giovane – si decise che il sangue di Gianluca per il Comune di Siderno non era un danno». Questa la falsa motivazione, ricorda ancora papà Mario: “Non c’è legittimazione ad agire in quanto non pare che l’omicidio, seppur deprecabile ed in danno di un cittadino onesto e laborioso, abbia provocato un qualsiasi tipo di danno all’immagine dell’ente”.

Di diverso avviso fu l’Associazione dei Comuni della Locride che si costituì parte Civile insieme alla Regione Calabria, alla Provincia, a Confindustria Calabria, ad Italia dei Valori, all’Associazione “Insieme si può” ed alla famiglia Congiusta. Di diverso avviso fu anche la Corte d’Assise di Locri, che il 18 dicembre 2010, ha condannato gli imputati Costa Tommaso e Curciarello Giuseppe al pagamento dei danni in favore delle costituite parti civili, compreso il Comune di Siderno che dell’Associazione dei Comuni della Locride, ne fa parte.

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Siderno, scoperto bunker nell’abitazione di Antonio Coluccio, cugino di Rocco Aquino

Siderno, scoperto bunker nell’abitazione di Antonio Coluccio, cugino di Rocco Aquino


I Carabinieri del Ragruppamento Operativo Speciale e del Gruppo di Locri, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, nel corso di predisposte attività di controllo del territorio, impartite dal Comandante Provinciale di Reggio Calabria, Colonnello Pasquale Angelo Santo, nell’ambito del cd. “Progetto Reggio Calabria”, hanno rinvenuto un bunker nell’abitazione di Coluccio Antonio cl. 1969, persona già nota alle Forze dell’Ordine, cugino del latitante Aquino Rocco cl. 1960.

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Mosaico dei giorni – Il buon politico secondo don Sturzo

Mosaico dei giorni
Il buon politico secondo don Sturzo
28 giugno 2011 – Tonio Dell’Olio

Tonio Dell’Olio

“C’è chi pensa che la politica sia un’arte che si apprende senza preparazione, si esercita senza competenza, si attua con furberia.

È anche opinione diffusa che alla politica non si applichi la morale comune, e si parla spesso di due morali, quella dei rapporti privati, e l’altra (che non sarebbe morale né moralizzabile) della vita pubblica. La mia esperienza lunga e penosa mi fa invece concepire la politica come saturata di eticità, ispirata all’amore per il prossimo, resa nobile dalla finalità del bene comune”.

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'Ndrangheta, in manette dodici affiliati Procura: "Decapitata l'organizzazione"

‘Ndrangheta, in manette dodici affiliati Procura: “Decapitata l’organizzazione”

‘Ndrangheta, in manette dodici affiliati
Procura: “Decapitata l’organizzazione”

carabinieri del Ros hanno scoperto l’esistenza e le attività dei “locali” liguri (cellule operative distaccate della ‘ndrangheta) di Genova, Lavagna, Ventimiglia e Sarzana che operavano in Liguria sotto il coordinamento criminale del capolocale di Genova Domenico Gangemi. Il capo della Procura Vincenzo Scolastico: “Abbiamo dimostrato che la ‘ndrangheta era molto forte anche nella nostra regione”

'Ndrangheta, in manette dodici affiliati Procura: "Decapitata l'organizzazione"

 

 

 

 

 

 

 

Domenico Gangemi

Blitz contro la ‘ndrangheta in Liguria: arrestati dodici affiliati all’organizzazione criminale a Genova, Imperia e La Spezia. Il capo della Procura Vincenzo Scolastico: “Abbiamo dimostrato che la ‘ndrangheta era molto forte anche in Liguria e possiamo affermare con altrettanta forza che la ‘ndrangheta in Liguria è stata decapitata”. Sono stati infatti arrestati 3 esponenti di spicco a Genova, uno a Lavanga, quattro a Ventimiglia e infine uno a Sarzana.

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Monasterace, incendiata la farmacia del sindaco Maria Carmela Lanzetta

Monasterace, incendiata la farmacia del sindaco Maria Carmela Lanzetta

Monasterace, incendiata la farmacia del sindaco Maria Carmela Lanzetta

Monasterace (Reggio Calabria) 26 giugno 2011 – Persone non identificate hanno incendiato la notte scorsa a Monasterace, nella locride, la farmacia di proprieta’ del sindaco Maria Carmela Lanzetta. L’incendio ha provocato ingenti danni all’esercizio che sorge al piano terra dello stabile che affaccia sulla strada statale 106 dove il sindaco vive con la sua famiglia ed e’ stato spento dopo due ore di lavoro dei vigili del fuoco. Secondo una prima ricostruzione i malviventi, dopo avere rotto i vetri di una finestra posta lateralmente all’ingresso, hanno versato del liquido infiammabile e dando fuoco con una pezza imbevuta. Le fiamme si sono propagate distruggendo molta della merce all’interno del locale. Fortunatamente le fiamme non hanno raggiunto le bombole di ossigeno. Nessun danno e’ stato arrecato alle strutture dell’edificio.

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