Suicidio Parmaliana: inizia il processo per diffamazione a carico del procuratore Franco Cassata

Suicidio Parmaliana: inizia il processo per diffamazione a carico del procuratore Franco Cassata

Suicidio Parmaliana: inizia il processo per diffamazione a carico del procuratore Franco Cassata

Franco Cassata

di Fabio Repici – 6 febbraio 2012
Stamattina, davanti al Giudice di pace di Reggio Calabra, si è aperto il processo sicuramente più stupefacente d’Italia. Imputato è un alto magistrato, il Procuratore generale di Messina, dr. Antonio Franco Cassata, che è chiamato a rispondere di diffamazione pluriaggravata commessa con la diffusione di un dossier anonimo a mezzo del quale venne buttata una mole immonda di fango contro la memoria di Adolfo Parmaliana.

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Suicidio Parmaliana-Procuratore generale di Messina a processo

Suicidio Parmaliana-Procuratore generale di Messina a processo

Procuratore generale di Messina a processo. L’avv. Repici: “Adolfo, perdonami ma non mi fanno testimoniare”

Franco Cassata

Stamattina è ripreso innanzi al Giudice di pace di Reggio Calabria il processo a carico del Procuratore generale di Messina, Antonio Franco Cassata, imputato di diffamazione in danno della memoria di Adolfo Parmaliana, commessa nel settembre 2009 con la divulgazione di un infame dossier anonimo redatto al fine di tentare di scongiurare la pubblicazione del libro “Io che da morto vi parlo”, biografia di Adolfo realizzata da Alfio Caruso.
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LIBERA: “GIAN CARLO CASELLI, UNO DI NOI”


LIBERA: “GIAN CARLO CASELLI, UNO DI NOI”

Per evitare problemi di ordine pubblico, rinviata la presentazione

del libro del magistrato “Attacco alla giustizia” in programma oggi a Milano

Questo pomeriggio alle 18.00 era in programma presso la Feltrinelli di piazza Duomo a Milano la presentazione aperta al pubblico del libro scritto da Gian Carlo Caselli “Attacco alla giustizia” (Melampo 2011). Accanto all’autore sarebbero intervenuti il sostituto procuratore della Repubblica di Milano Armando Spataro e il presidente onorario di Libera Nando dalla Chiesa.

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8 marzo anti’ndrangheta: sfidiamo le cosche che odiano le donne

8 marzo anti’ndrangheta: sfidiamo le cosche che odiano le donne


8 marzo anti’ndrangheta: sfidiamo le cosche che odiano le donne

di Alessio Magro – Stopndrangheta.it


Stopndrangheta.it aderisce all’appello del direttore del Quotidiano della Calabria, Matteo Cosenza, perché il prossimo 8 marzo sia la festa delle donne che hanno sfidato la ‘ndrangheta, la festa di chi vuole sfidare le cosche che odiano le donne. Cetta Cacciola, insieme a Giuseppina Pesce e Lea Garofalo, insieme a Tita Buttafusca e alle altre donne che hanno detto basta alle cosche – ai loro padri, fratelli, mariti, figli, zii, cugini e nipoti – tutte loro sono un pugno nello stomaco della Calabria indifferente. Non eroine, si badi bene, ma un esempio da seguire per riacquistare la dignità perduta e il vero onore dei calabresi. Questa la nostra adesione pubblicata nell’edizione odierna de Il Quotidiano della Calabria.

 

LA CRONACA/1

Maria Concetta, testimone di giustizia e suicida in terra di ‘ndrangheta

 

di Francesca Chirico – Linkiesta (10/02/2012)

Rosarno, sono le sette di sera di un sabato di agosto e Maria Concetta si chiude in bagno, mandando giù a sorsate, come fosse acqua, l’acido muriatico. Madre di tre figli in terra di ‘ndrangheta, qualche mese prima aveva iniziato a collaborare con la giustizia. Da un luogo protetto diceva: «Non me li hanno mandati i figli e non me li mandano perché loro hanno capito che se mi mandano i figli è finita non torno più». Tornata per rivederli, aveva anche ritrattato la collaborazione, prima di riprenderla. Ora è arrivato l’arresto del padre e della madre, accusati di averla spinta al suicidio.

 

 

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Dunque tutto è perduto fuorché l’onore (delle onorate famiglie)?

Dunque tutto è perduto fuorché l’onore (delle onorate famiglie)?

Paola Bottero

A fine giugno dello scorso anno, la notizia passò pressoché inosservata: il Comune di Siderno, Locride, provincia di Reggio Calabria, aveva inserito nel proprio statuto la costituzione automatica di parte civile dell’ente nei processi di ’ndrangheta.

Una svolta storica, soprattutto in una cittadina che solo quattro anni prima non aveva ritenuto opportuno costituirsi parte civile nel processo sull’omicidio che l’ha resa famosa: quello del giovane commerciante Gianluca Congiusta. È stato Mario, il padre del ragazzo, a far accendere i riflettori su Siderno.

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La Commissione regionale contro la ‘ndrangheta incontra gli amministratori vittime di atti intimidatori

La Commissione regionale contro la ‘ndrangheta incontra gli
amministratori vittime di atti intimidatori


2012-02-13 17:02:54 nim
Reggio Calabria. E’ stato invitato anche il Sindaco di Siderno, Riccardo Ritorto, ultimo, in ordine di tempo, ad aver ricevuto minacce, alla riunione della Commissione contro la ‘ndrangheta, che si svolgerà mercoledì 15 febbraio alle ore 11.00, a Palazzo Campanella.

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'Ndrangheta, preso il boss Rocco Aquino era nascosto nel sottotetto della sua casa

‘Ndrangheta, preso il boss Rocco Aquino era nascosto nel sottotetto della sua casa

‘Ndrangheta, preso il boss Rocco Aquino
era nascosto nel sottotetto della sua casa

di MARIA ELENA VINCENZI

È STATO arrestato dai Carabineri del Ros e dal reparto speciale dei Cacciatori di Calabria Rocco Aquino – detto ‘u Colonnello – 51 anni, superlatitante, considerato dagli inquirenti uno dei principali esponenti dell’ndrangheta.

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