Processo ‘ndrangheta, 172 chiedono di spostare il processo in Calabria

cronaca
27/04/2012 – inchiesta minotauro

Processo ‘ndrangheta, 172 chiedono di spostare il processo in Calabria

ieri la prima udienza nell’aula bunker delle Vallette

Gli indagati presentano eccezione di competenza territoriale. I pm:
“Infiltrazioni anche nel Torinese”

Torino

Hanno chiesto di essere giudicati a Reggio Calabria i 172 accusati di concorso in associazione mafiosa a Torino. Di loro 117 sono detenuti dal giugno 2010 quando vennero arrestati nel corso della maxi-operazione Minotauro contro le infiltrazioni dell’ ’ndrangheta in Torino e provincia.

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Mafia: confische beni, passi avanti in Europa

Mafia: confische beni, passi avanti in Europa

Severino, anche preventive. Malmstrom, colpire dove fa piu’ male

la Commissaria europei per gli affari interni Cecilia Malmstrom

LUSSEMBURGO – Comincia a farsi strada anche tra i governi europei l’idea che la via italiana di lotta alla mafia, fondata sulle confische dei beni, sia da applicare a livello dei 27. Il Consiglio dei ministri europei della giustizia a Lussemburgo “ha dato un forte supporto alla mia proposta”, ha detto la Commissaria europei per gli affari interni Cecilia Malmstrom che nel marzo scorso ha presentato la proposta di direttiva finita oggi sul tavolo dei ministri.

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La ‘ndrangheta “riapre” l’aula bunker delle Vallette

La ‘ndrangheta “riapre”
l’aula bunker delle Vallette

Al via stamattina la maxiudienza per le infiltrazioni delle cosche calabre in Piemonte. Alla sbarra 172 imputati venticinque anni dopo i “catanesi”. Sotto accusa politici come l’ex sindaco di Leinì Nevio Coral, boss e superlatitanti. Un tunnel porterà nell’attiguo carcere

di FEDERICA CRAVERO

Si prevede che l’appello in ordine alfabetico degli indagati durerà un’ora e mezzo. Basta questo per dare l’idea dell’entità del processo “Agostino Nicodemo + 171”, divenuto ormai noto come “Minotauro”, del quale stamattina si apre alle 9 nell’aula bunker A delle Vallette la gigantesca udienza preliminare. Un kolossal giudiziario: era dai tempi del maxiprocesso al clan dei catanesi, che tra il 1987 e il 1988 aveva giudicato 198 imputati, che l’aula (una delle due costruite nel 1980 a ridosso del carcere Lorusso e Cutugno per ospitare i primi grandi processi a Prima Linea e alle Brigate Rosse) non vedeva tanta partecipazione e un servizio delle forze dell’ordine così massiccio.

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Sbarco di migranti a Locri in Calabria, un morto

Sbarco di migranti a Locri in Calabria, un morto

Un migrante è morto stamattina a Locri, in uno sbarco di clandestini afgani sulla spiaggia della cittadina calabrese. Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia, avvertiti da telefonate al 112 e al 113, ed hanno trovato sulla battigia il cadavere di un uomo dall’apparente età di 40/45 anni. Soccorso in acqua anche un altro clandestino, rimasto ferito, le cui condizioni non sono state giudicate gravi.

Redazione – 26 aprile 2012 –Sono quattro i migranti facenti parte del gruppo sbarcato stamattina a Locri che sono stati ricoverati in ospedale.

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Catturato in Calabria il latitante Rocco Trimboli, il pentito: “E’ lui il killer di Milano”

Catturato in Calabria il latitante Rocco Trimboli, il pentito: “E’ lui il killer di Milano”

Il boss della Locride è finito in manette. Implicato nell’inchiesta Minotauro della procura di Torino, viene indicato da un collaboratore di giustizia come l’assassino di Pasquale De Marco, ammazzato a colpi di 7,65 il 28 ottobre 1991 a Corsico

di Davide Milosa

Un latitante catturato e un vecchio omicidio irrisolto. Dalla Calabria a Milano. Dal 2012 indietro fino ai primi anni Novanta. Tutto si tiene nella storia di Rocco Trimboli, boss della ‘ndrangheta catturato ieri a Casignana.

Vent’anni fa, dunque, quando Milano si riscopre città corrotta e mafiosa. La Fiat uno fa segno di accostare. La Peugeot 205 rallenta. Iniziano gli spari. Diversi proiettili di calibro 7,65 piombano in rapida successione. Quattro colpiscono il conducente sul lato sinistro, al braccio e al torace. La morte è quasi istantanea. Solo il tempo di accompagnare l’auto per oltre cento metri davanti al cimitero. Pasquale De Marco, classe ’68, originario di Platì (Reggio Calabria) viene ucciso così. Sulla macchina c’è anche Saverio Pangallo, 21 anni, pure lui originario della Locride. Da quell’auto riesce a uscire. I killer sparano e lo colpiscono alla spalla destra. Corre fino a quando incontra due vigili e lancia l’allarme. Gli assassini si dileguano.

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“RiaceInFestival” al via la terza edizione del festival delle migrazioni.

“RiaceInFestival” al via la terza edizione del festival delle migrazioni.
Fino al 30 maggio è possibile inviare le opere per le tre sezioni del Festival nato sull’onda della politica di accoglienza dei rifugiati dell’amministrazione comunale reggina.

Al via il bando per la selezione delle opere per la terza edizione del Festival delle migrazioni e delle culture locali di Riace, manifestazione nata sull’onda della politica di accoglienza e reinsediamento dei rifugiati e richiedenti asilo politico del Comune.

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Ora la mafia è questione europea

Ora la mafia è questione europea

di Umberto Lucentini

Studiare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia e nella finanza della Ue. Trovando gli strumenti politici per combatterla in tutto il continente. Bruxelles ha dato questo compito a un’italiana, Sonia Alfano. E non è una bazzecola

(18 aprile 2012)

Sonia Alfano
Sonia Alfano

Un carico di cocaina arrivato a Rotterdam su una nave cargo, l’indagine su un clan di narcotrafficanti che va in fumo perché la legge olandese non consente di ritardare l’arresto di uno spacciatore per risalire ai capi delle organizzazioni. L’estorsione al titolare di un ristorante in Germania, compiuta da due calabresi affiliati alla ‘ndrangheta, che viene denunciata ma che non risolve il problema: finiti in cella i due esattori, due mesi dopo si presentano i sostituti che tornano a chiedere allo stupefatto tedesco il pagamento del “pizzo”, mentre i capobastone restano sconosciuti agli inquirenti. E poi i tempi delle perquisizioni nelle case di esponenti dei clan che non possono scattare tutte nello stesso momento, a Palermo come a Lanzarote, perché la legge spagnola non prevede che questo tipo di attività investigativa si svolga di notte. O il traffico di armi in partenza dal Kosovo, dove per pochi spiccioli i clan criminali possono acquistare bazooka o esplosivo.

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Il Grande Imbianchino della Lega

Roma, 16.04.2012 | di Saverio Lodato

Il commento

Il Grande Imbianchino
della Lega

Via Bellerio, Lega Nord

Via Bellerio, Lega Nord

Pulizia fatta capo ha. Il Grande Imbianchino della Lega ha finito il suo lavoro. Ha risolto i problemi. Tutto finito. Colate di verde sullo scandalo, scope riposte in camerino, un paio di teste schizzate via, cori e inni, il nuovo gruppo dirigente, il nuovo congresso, il nuovo patto con le popolazioni del Nord, la Lega che è forte e vincerà.  Il Grande Imbianchino della Lega è in prima fila che sorride beato.  Il Grande Imbianchino fa l’occhiolino ai fotografi.  Ha minacciato ultimatum,  e di chiamarsi fuori, se non gli avessero dato il bastone del comando. Ora è appagato. Si tratta solo di coprire questi mesi sino alla fine di giugno,  che lo porteranno a incoronazione certa.

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