Bomba a Reggio. L’analisi di Vincenzo Macri’

Bomba a Reggio. L’analisi di Vincenzo Macri’

di Lorenzo Baldo – 4 gennaio 2010
L’analisi del Pm Macrì tra “pressione politica” sulla magistratura e necessità di  “compattezza” degli uffici reggini.

Roma. Il consigliere della Direzione Nazionale Antimafia Vincenzo Macrì, calabrese, in magistratura da oltre 30 anni – molti dei quali trascorsi alla procura di Reggio Calabria dove ha condotto importanti processi contro la ‘Ndrangheta – analizza a caldo le possibili motivazioni e i relativi risvolti della bomba scoppiata all’alba del 3 gennaio davanti alla porta della Procura generale di Reggio Calabria. Per Macrì “la pressione di una parte della politica sulla magistratura può aver incoraggiato atteggiamenti aggressivi”, ma  il primo segnale dello Stato in risposta alla bomba “lo devono dare gli uffici giudiziari reggini che devono dimostrare grande compattezza”.

 

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Nova Bovalino: “Operazione Letterina” incoraggi ribellione alla cultura della illegalita’

Nova Bovalino: “Operazione Letterina” incoraggi ribellione alla cultura della illegalita’

Bovalino (Reggio Calabria) 02 gennaio 2010. “L’arresto dei responsabili delle tentate estorsioni ai titolari di alcuni esercizi commerciali bovalinesi ha una grande valenza giuridica e simbolica.

L’operazione di polizia dimostra che, quando le vittime del racket si ribellano e denunciano i loro aguzzini, lo Stato è in grado di individuarli e colpirli con fermezza. Un dato che deve infondere agli imprenditori bovalinesi il coraggio di non piegarsi alle richieste degli estorsori e di smascherarli.

 

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Capodanno, a Polistena la 22^ marcia della pace in ricordo di Francesco Inzitari

Una marcia per ricordare il giovane Francesco ucciso lo scorso 5 dicembre


29/12/2009 Saranno i ragazzi di Rizziconi, con un lungo lenzuolo bianco con la scritta «05.12.2009» ad aprire la tradizionale Marcia della Pace di Capodanno organizzata dall’associazione Il Samaritano, guidata da don Pino Demasi, e che giunge quest’anno alla sua 22^ edizione. A concluderla sarà invece un concerto di Nino Forestieri, anche lui di Rizziconi.
«Una scelta molto significativa degli organizzatori – è scritto in una nota – che hanno voluto con questo gesto dare voce ad una cittadina martoriata e ancora scossa dal barbaro assassinio del diciottenne Francesco Maria Inzitari (nella foto), avvenuto appunto, lo scorso 5 dicembre».

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‘Ndrangheta, 26 arresti per il porto di Gioia Tauro

‘Ndrangheta, 26 arresti per il porto di Gioia Tauro

I boss garantivano ai cinesi il passaggio “tranquillo” delle merci contraffatte
In manette anche un ex direttore e un funzionario dell’ufficio dogana

‘Ndrangheta, 26 arresti per il porto di Gioia Tauro

di GIUSEPPE BALDESSARRO

REGGIO CALABRIA – Stavano trasformando Gioia Tauro nella porta per l’Europa di tutte le merci contraffatte d’oriente.

Ai cinesi garantivano prezzi competitivi e controlli praticamente nulli. Alle ‘ndrine andavano guadagni favolosi. Quando arrivavano le navi sapevano come ungere i meccanismi della dogana.

Come far chiudere un occhio, o anche tutti e due, a funzionari “amici”. I boss della ‘ndrangheta avevano messo le mano sui moli di uno dei più grandi porti del Mediterraneo.

E facevano affari d’oro. Si occupavano di tutto. Attraverso la “Cargoservice srl” fornivano la loro “attività di rappresentanza doganale”.

Ai cinesi stava bene.

Da una parte infatti risparmiavano sulle tasse dichiarando merce di valore inferiore a quello reale. Dall’altra riempivano i container di capi d’abbigliamento contraffatti. Nike, Kappa, Puma, oppure Crocs. Passava tutto da Gioia. Bastava pagare. La tangente delle ‘ndrine si chiamava “assistenza”, una conveniente voce di bilancio.

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Buon natale a…

Buon natale a…

Augura

BUON NATALE

Ai famigliari delle vittime innocenti della mafia.

A Tutti Coloro che soffrono.

Ai sacerdoti impegnati nella lotta alla mafia.

Alle Forze dell’Ordine che per noi rischiano la vita.

Ai Magistrati,  in particolare a quelli schierati in prima linea nella lotta alla mafia

e che per noi si sono privati del bene più prezioso che un uomo possaavere: la Libertà.

A Don Luigi Ciotti il “Prete” che sa parlare al cuore della gente.

Ai  Giovani che combattono la mafia.

Agli Italiani Onesti.

A Tutti Quelli che nel Mondo lottano per la Verità e la Giustizia.

Ed agli “altri”, ai corrotti,a coloro che  seminano  sangue, dolore, morte e violenza ,auguriamo di pentirsi e che a loro, siano d’aiuto gli “Auguri scomodi”di Don Tonino Bello.

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‘NDRANGHETA, A SAN LUCA SEQUESTRATI BENI PER 200 MILIONI

‘NDRANGHETA, A SAN LUCA
SEQUESTRATI BENI PER 200 MILIONI

SAN LUCA (RC) – Ci sono anche fabbricati abusivi e ville con bunker tra i beni sequestrati dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Ros alle cosche di San Luca.

Sono 13 le persone colpite dal provvedimento del Tribunale reggino, che ha disposto il sequestro di beni per 200 milioni di euro.

A Giovanni Manglaviti (45 anni) sono stati sequestrati un fabricato abusivo ad Ardore, due terreni a Bovalino e quatto polizze vita.

A Sebastiano Pelle (31 anni) un immobile abusivo di tre piani a Bovalino.

A Leo Morabito (59 anni) un complesso immobiliare costituito da tre abitazioni ad Africo con un bunker, un fabbricato abusivo di tre piani ad Africo, un’abitazione a Brancaleone, la societa’ Eurocar di Africo, un negozio di abbigliamento a Bianco e due automobili

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Al Processo Congiusta dichiarazione spontanea di Curciarello che precisa la sua estraneità all’assassinio

Al Processo Congiusta dichiarazione spontanea di Curciarello che precisa la sua estraneità all’assassinio

 

Al Processo Congiusta dichiarazione spontanea di Curciarello che precisa la sua estraneità all’assassinio

Condanno quell’omicidio

In aula sfilano alcuni testi che hanno avuto rapporti con la vittima


“Condanno l’omicidio di Gianluca Congiusta. Io lo conoscevo. Dopo il suo assassinio, anche in paese, ho detto, con chi mi sono trovato a parlare, che qualsiasi cosa avesse potuto fare Congiusta assolutamente non meritava quello che gli è successo”.

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