Il reportage. Elezioni nulle nel Comune già sciolto tre volte per ‘ndrangheta. Gli inquirenti: “Non potendo più scegliere uno dei loro, non hanno scelto”. E ora arriverà un nuovo commissario
di CONCHITA SANNINO
ROCCAFORTE DEL GRECO (Reggio Calabria)– Ci sono solo vecchi che salgono cauti e bambini che corrono troppo a Vunì, il paese che dorme, e che ha chiuso allo Stato.
Sono gli stessi abitanti, 545 cristiani in tutto, oltre a una cinquantina tra pecore, capre e maiali, che tra qualche giorno saluteranno a distanza il commissario che la Prefettura di Reggio Calabria avrà inviato quassù per la quinta volta in 17 anni. Elezioni nulle a Roccaforte del Greco, a mille metri sull’Aspromonte. Hanno votato solo in 54 su 522, alle recenti amministrative. Quorum bloccato sul 10 per cento. E il candidato sindaco era solo uno, un trentenne della Fiamma Tricolore, Giuseppe Minnella. Il commissario resterà in carica 18 mesi, poi si andrà di nuovo alle (odiate) urne. Comune vuoto, di nuovo, dopo tre scioglimenti per infiltrazioni di ‘ndrangheta. Stavolta, per astensione vendicativa.