Noi stiamo con i Magistrati e con le forze dell’ordine

Sito Ufficiale Associazione Gianluca Congiusta onlus

Noi stiamo con i Magistrati e con le forze dell’ordine


Bomba a Reggio. L’analisi di Vincenzo Macri’
di Lorenzo Baldo – 4 gennaio 2010
L’analisi del Pm Macrì tra “pressione politica” sulla magistratura e necessità di “compattezza” degli uffici reggini.
Roma. Il consigliere della Direzione Nazionale Antimafia Vincenzo Macrì, calabrese, in magistratura da oltre 30 anni – molti dei quali trascorsi alla procura di Reggio Calabria dove ha condotto importanti processi contro la ‘Ndrangheta – analizza a caldo le possibili motivazioni e i relativi risvolti della bomba scoppiata all’alba del 3 gennaio davanti alla porta della Procura generale di Reggio Calabria. Per Macrì “la pressione di una parte della politica sulla magistratura può aver incoraggiato atteggiamenti aggressivi”, ma il primo segnale dello Stato in risposta alla bomba “lo devono dare gli uffici giudiziari reggini che devono dimostrare grande compattezza”.

Una marcia per ricordare il giovane Francesco ucciso lo scorso 5 dicembre

29/12/2009 Saranno i ragazzi di Rizziconi, con un lungo lenzuolo bianco con la scritta «05.12.2009» ad aprire la tradizionale Marcia della Pace di Capodanno organizzata dall’associazione Il Samaritano, guidata da don Pino Demasi, e che giunge quest’anno alla sua 22^ edizione. A concluderla sarà invece un concerto di Nino Forestieri, anche lui di Rizziconi.
«Una scelta molto significativa degli organizzatori – è scritto in una nota – che hanno voluto con questo gesto dare voce ad una cittadina martoriata e ancora scossa dal barbaro assassinio del diciottenne Francesco Maria Inzitari (nella foto), avvenuto appunto, lo scorso 5 dicembre».

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e chi non cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.


Augura
BUON NATALE
Ai famigliari delle vittime innocenti della mafia.
A Tutti Coloro che soffrono.
Ai sacerdoti impegnati nella lotta alla mafia.
Alle Forze dell’Ordine che per noi rischiano la vita.
Ai Magistrati, in particolare a quelli schierati in prima linea nella lotta alla mafia
e che per noi si sono privati del bene più prezioso che un uomo possaavere: la Libertà.
A Don Luigi Ciotti il “Prete” che sa parlare al cuore della gente.
Ai Giovani che combattono la mafia.
Agli Italiani Onesti.
A Tutti Quelli che nel Mondo lottano per la Verità e la Giustizia.
Ed agli “altri”, ai corrotti,a coloro che seminano sangue, dolore, morte e violenza ,auguriamo di pentirsi e che a loro, siano d’aiuto gli “Auguri scomodi”di Don Tonino Bello.

Prima un incontro con Mario Congiusta, poi un premio ad Ardore
“Responsabilizzare i Partiti”

Francesco Forgione e Mario Congiusta
“La politica non può aspettare sempre la magistratura”. Sono le parole di Francesco Forgione a conclusione del suo incontro-premiazione ad Ardore dove gli è stato consegnato il riconoscimento dell’Associazione Sant’Uberto.
09 dicembre, 21:55
CATANZARO – ”Ho lasciato la Dda di Catanzaro non per paura ma perché ho notato che intorno al problema della mia sicurezza c’é stata una certa sottovalutazione e non da oggi”.
A dirlo è il pm della Dda catanzarese Gerardo Dominjanni, nei confronti del quale, secondo quanto ha riferito un pentito, c’era un progetto di attentato da parte delle cosche di Lamezia Terme, la zona di cui il magistrato si occupa dal 2000.
“Episodi gravi – aggiunge il magistrato – ce ne sono stati anche in passato e non ho mai pensato di abbandonare la Dda. Il progetto di attentato ai miei danni è solo l’ultimo episodio.


Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Un appello raccolto da tutte le forze politiche, che votarono all’unanimità le legge 109/96. Si coronava, così, il sogno di chi, a cominciare da Pio La Torre, aveva pagato con la propria vita l’impegno per sottrarre ai clan le ricchezze accumulate illegalmente.

Si intitola «Trasite, favorite. Grandi storie di piccoli paesi. Riace e gli altri» il nuovo libro di Chiara Sasso, edito da Carta e Intra Moenia, che sarà in edicola al costo di 10 euro per tre settimane a partire dall’11 dicembre 2009 con o senza il settimanale Carta.
Un estratto dal libro
TRASITE, FAVORITE
Grandi storie di piccoli paesi. Riace e gli altri
il nuovo libro di Chiara Sasso con interventi di Giovanni Maiolo